L’evoluzione artistica di Kandinsky in mostra ad Amsterdam

A quasi ottant'anni dalla sua morte, <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-kandinskij-venezia" target="_blank">Wassily Kandinsky</a> è universalmente considerato uno dei grandi geni dell’arte del Novecento e pioniere dell’astrattismo. Una mostra ad <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-van-gogh-kiefer-amsterdam-2025" target="_blank">Amsterdam</a>, intitolata Kandinsky e visitabile fino al 10 novembre, ne ripercorre il complesso percorso artistico, segnato dal continuo peregrinare in giro per l’Europa e dallo straordinario e immediato impatto che ebbe sull’arte contemporanea. Evento culturale di assoluto rilievo, la retrospettiva allestita presso l'H'ART Museum inaugura un’eccezionale collaborazione con il <a href="https://arte.sky.it/news/centre-pompidou-parigi-ristrutturazione" target="_blank">Centre Pompidou</a> di Parigi, che ha concesso in prestito per l’occasione oltre sessanta capolavori realizzati dal grande artista russo-francese, spaziando dai primi lavori figurativi alle sue celebri composizioni astratte, il cui impatto rivoluzionario avrebbe cambiato per sempre la storia dell’arte.<h2>60 CAPOLAVORI DI KANDINSKY IN MOSTRA AD AMSTERDAM</h2>La retrospettiva nella capitale olandese si articola lungo un tragitto espositivo in grado di rappresentare fedelmente l'evoluzione artistica di Wassily Kandinsky. Partendo dai suoi primi paesaggi, realizzati all’inizio del XX secolo e ancora fortemente legati al gusto post-impressionista, e passando per le sperimentazioni condotte con il gruppo artistico <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/03/mostra-franz-marc-august-macke-musee-orangerie-parigi " target="_blank">Der Blaue Reiter</a>, la retrospettiva guida i visitatori alla scoperta di un percorso che culmina con Mit dem Schwarzen Bogen, una delle prime tele astratte dipinte da Kandinsky, punto di svolta nella ricerca di un’arte quasi totalmente priva di riferimenti figurativi espliciti. A testimonianza della successiva associazione del pittore nato a Mosca alla scuola tedesca del <a href="https://arte.sky.it/news/romanzo-alfredo-accatino-bauhaus" target="_blank">Bauhaus</a>, l’esposizione presenta uno dei suoi grandi capolavori, Auf Weiss II, celebre olio su tela che documenta come nel 1923 Kandinsky avesse ormai abbracciato con convinzione un’arte contraddistinta dall’uso ripetuto di forme geometriche e colori primari.<h2>L’INFLUENZA DELLA MUSICA SULL’ARTE DI KANDINSKY</h2>Due progetti paralleli rendono l’esposizione all'H'ART Museum un'esperienza educativa coinvolgente: nel primo di questi, ideato per indagare l'intima connessione di Kandinsky con la musica e le arti performative, il tappeto sonoro immersivo dell'artista multidisciplinare Søren Siebel accompagna i visitatori lungo le sezioni della mostra. L’altro doppio progetto degno di nota è quello curato da Bink van Vollenhoven, 41enne artista olandese che introduce la figura del maestro dell’<a href="https://arte.sky.it/news/libro-vasilij-kandinskij" target="_blank">astrattismo</a> al pubblico di ogni età attraverso una serie di animazioni interattive. Grazie al ricco corpus di opere in esposizione, corredato da una serie di interessanti progetti multimediali, la mostra Kandinsky consente di ammirare i capolavori realizzati da uno dei più grandi pittori del XX secolo, riflettendo al contempo sul suo impatto culturale e artistico.[Immagine in apertura: Wassily Kandinsky, Auf Weiss II, 1923. Collectie Centre Pompidou. MNAM- CCI/Hélène Mauri/Dist. RMN- GP]

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Viaggio onirico fra miti, leggende e realtà del capoluogo campano, Napoli Magica è l’omaggio del regista e attore <a href="https://arte.sky.it/news/luce-social-club-programmi-tv-1-marzo">Marco D’Amore</a> a una città ricca di fascino e mistero come poche altre al mondo. Il documentario, in onda venerdì 5 luglio su Sky Arte, porta gli spettatori alla scoperta dei luoghi più noti di Napoli – dalla Cappella del Cristo Velato a Castel dell’Ovo – e di quelli meno celebrati. Un itinerario tra le misteriose leggende che circondano i vicoli del capoluogo campano e animano i suoi affascinanti spazi sotterranei. Attraverso il racconto intimo e personale delle molte figure iconiche del mito di <a href="https://arte.sky.it/news/guida-illustrata-24-ore-Napoli ">Napoli</a>, come la sirena Parthenope, il munaciello e Pulcinella, D’Amore svela il lato oscuro di una città da sempre molto attenta a celare i suoi segreti. Il documentario riannoda così il filo invisibile che lega il lato più oscuro di Napoli ai volti che popolano le sue strade, rievocando la persistenza degli antichi miti partenopei che sopravvivono nella vita quotidiana della moderna metropoli.

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