5 mostre da vedere nelle Marche questa estate

<p>Con l’estate alle porte musei e gallerie diventano un <em>escamotage</em> ingegnoso per resistere alle alte temperature cittadine, restando al fresco e circondati dalla cultura. Per passare i mesi più caldi all'insegna dell'arte contemporanea ci corre in aiuto il cartellone di mostre estive, ricco in tutta Italia: ma quali sono le cinque rassegne da non perdere nelle Marche?</p><h2>MARINA ABRAMOVIĆ A PESARO</h2><p>Nell’anno di <a href="https://arte.sky.it/news/programma-pesaro-capitale-italiana-cultura-2024" target="_blank">Pesaro Capitale italiana della Cultura</a>, la celeberrima performer <a href="https://arte.sky.it/news/77-anni-marina-abramovic-programmi-tv-30-novembre" target="_blank">Marina Abramović</a> è protagonista di un’esperienza immersiva e cinematografica presentata in prima nazionale al Teatro Rossini. <a href="https://arte.sky.it/news/asta-performance-digitale-marina-abramovic" target="_blank"><em>The Life </em></a>è un’installazione di mixed reality che consiste in una performance virtuale, fruibile attraverso appositi visori, in grado di “trasportare” l’osservatore in un'altra dimensione. Il 18 giugno, ultimo giorno per visitare la rassegna, l’artista sarà presente per partecipare al dibattito con il regista Todd Eckert.</p><h2>I DISEGNI DI GIORGIA MASCITTI NELLA TORRE DI MORESCO</h2><p>Fino al 23 giugno la giovane artista Giorgia Mascitti (classe 1995) presenta una serie di lavori inediti – sculture colorate e disegni di piccolo e medio formato – al TOMAV di Moresco, piccolo borgo in provincia di Fermo. Il progetto espositivo, intitolato <em>Una serpe nello stivale </em>(a cura di Miral Rivalta), si articola attorno alla complementarietà delle due tecniche utilizzate dall’artista, sviluppandosi su tutti i piani della torre ottagonale: uno spazio che, <span>in quanto estremamente caratteristico e originale,</span> rappresenta una sfida espositiva e curatoriale.</p><h2>SENIGALLIA CELEBRA IL REALISMO MAGICO DI MARIO GIACOMELLI</h2><p>Nato nel 1925 a Senigallia, il fotografo <a href="https://arte.sky.it/news/mario-giacomelli-libro-fotografia" target="_blank">Mario Giacomelli</a> è stato uno dei più illustri maestri del Novecento. Attraverso il suo obiettivo ha raccontato la Penisola con un bianco e nero dai forti contrasti, quasi privo di grigi. Potremmo definire <span>quello di Giacomelli un </span>“realismo magico”, perché “<em>parte dalla realtà non per documentarla con pretesa oggettività, ma per innalzare il particolare all’universale, per dirigere il tempo verso l’infinito circolare dell’eterno ritorno</em>”, come scrive Katiuscia Biondi. Nel ventennale della scomparsa, la “sua” città gli rende omaggio con un’esposizione permanente delle sue opere (donate negli anni Novanta dall’artista stesso al Comune) in un’ala di Palazzo del Duca.</p><h2>LE ARCHITETTURE METAFISICHE DI ALFREDO PIRRI AD ASCOLI PICENO</h2><p>Ad Ascoli Piceno, invece, troviamo la rassegna dedicata al pittore <a href="https://arte.sky.it/news/documentario-installazione-alfredo-pirri-castello-maniace-siracusa" target="_blank">Alfredo Pirri</a>, i cui lavori si situano all’incontro tra più discipline, dalle arti visive all'installazione all'architettura. Non a caso, la mostra <em>Fare Spazio: Progetti e Disegni di Alfredo Pirri</em>, allestita fino al 7 luglio presso lo Spazio Premio Licini, è una riflessione sulla matrice che si trova alla base di ogni creazione artistica: il disegno. In mostra troviamo un'accurata selezione di bozzetti, acquerelli e appunti nei quaderni, in cui l’artista configura luoghi che sono sia architettonici che metafisici.</p><h2>LE METAMORFOSI DI PAOLA TASSETTI A RIPATRANSONE</h2><p>A Ripatransone, in provincia di Ascoli Piceno, <a href="https://arte.sky.it/foto/illustrazioni-virginia-mori" target="_blank">FIUTO Art Space </a>presenta <em>La coscienza dell’occhio venne chiamata due cuori</em>, mostra personale di Paola Tassetti. A cura di <a href="https://arte.sky.it/foto/mostra-montalto-marche-alex-urso" target="_blank">Alex Urso</a>, la retrospettiva è un viaggio nella visione olistica e metamorfica dell’artista, attraverso una selezione di lavori – allestiti con una modalità site-specific, e alcuni dei quali inediti – tra cui collage, pagine di diario e bozzetti, dipinti su carta, disegni e serigrafie, elementi tassonomici e sculture. L’obiettivo di Tassetti è quello di “<em>cercare ciò che non si può comprendere, vedere nel non vedere</em>”. Protagonista della rassegna (visitabile fino al 30 giugno) è il corpo, sezionato e ricomposto, ma soprattutto ibridato con gli elementi della natura.</p><p>[Immagine in apertura: courtesy Paola Tassetti, FIUTO Art Space]</p>

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5 mostre da vedere nelle Marche questa estate | Sky Arte

Bologna ospita l'arte sovversiva di Ai Weiwei

Il docufilm sul rapporto conflittuale fra Picasso e Parigi

A Firenze ultimato il restauro della Cappella Brancacci

<p>Firenze, novembre 2020: un piccolo frammento dell’affresco raffigurante la <em>Disputa di Simon Mago</em>, dipinta da <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-roma-filippo-lippi-filippino-rinascimento" target="_blank">Filippino Lippi</a> <span>gli inizi degli anni Ottanta del Quattrocento</span> nella Cappella Brancacci di Firenze, si distacca. Un episodio che fa emergere la necessità di analizzare lo stato di conservazione generale del ciclo pittorico e, successivamente, di avviare un’<a href="https://arte.sky.it/news/cappella-brancacci-firenze-restauro" target="_blank">operazione di restauro</a>. Dopo un lungo intervento, portato avanti scrupolosamente dall’<a href="https://arte.sky.it/news/stanza-segreta-michelangelo-visita-firenze-cappelle-medicee" target="_blank">Opificio delle Pietre Dure</a> e sostenuto dalla Fondazione Friends of Florence e da Jay Pritzker Foundation, l’intera superficie pittorica del bene oggi torna finalmente a splendere.</p><h2>STORIA E RESTAURO DELLA CAPPELLA BRANCACCI DI FIRENZE</h2><p>Capolavoro assoluto del Rinascimento, la Cappella Brancacci si trova all'interno della chiesa di Santa Maria del Carmine, a Firenze. Come noto, conserva un prezioso ciclo pittorico avviato da Masolino e <a href="https://arte.sky.it/news/programmi-tv-26-marzo-masaccio" target="_blank">Masaccio</a> e poi completato da <a href="https://arte.sky.it/mostre-eventi/filippo-filippino-lippi-musei-capitolini-roma" target="_blank">Filippino Lippi</a>, la cui realizzazione a partire dal 1423 si deve al ricco mercante Felice Brancacci. Nonostante i rischi corsi nei secoli – dal tentativo di trasformazione della cappella in stile barocco nel 1680 fino all'incendiò che nel 1771 devastò l’interno della chiesa – gli affreschi sono giunti fino a noi. Il recente intervento, completato nell'aprile 2024, è stato condotto a termine dopo un approfondito studio delle superfici e un accertamento delle condizioni conservative dell’intera opera, che presentava numerosi distacchi dell'intonaco. Sulle superfici murarie si è proceduto attraverso la sperimentazione di nuovi sistemi di pulitura superficiale e controllata a base di gel viscoelastici. Altro punto saliente dell'operazione è stato la progettazione delle strategie per il monitoraggio da adottare nel futuro, con l’obiettivo di mantenere l'integrità dell’opera negli anni a venire.<br /></p><h2>COME VISITARE LA CAPPELLA BRANCACCI</h2><p>L'impiego di tali tecniche di indagine innovative ha inoltre consentito di riportare alla luce dei caratteri materici del contesto figurativo che, fino a questo momento, erano rimasti nascosti. La scoperta ha permesso di avanzare nuove e più dettagliate ipotesi circa la ricostruzione dell’immagine originaria dei dipinti, che potrebbero riscrivere la storia dell’intero ciclo pittorico. I risultati emersi saranno svelati al pubblico durante una conferenza annunciata per la primavera del prossimo anno. Nel frattempo, così com'è stato durante il restauro, la Cappella Brancacci è aperta al pubblico tutti i giorni (eccetto il martedì).</p><p>[Immagine in apertura: Firenze, il restauro della Cappella Brancacci. Foto a cura del CNR - ISPC]</p>

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