Il 2023 è stato un anno da record per i musei in Italia

<p>A quattro anni dalla <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-regno-unito-finestre-pandemia" target="_blank">pandemia</a> e dal conseguente periodo di stallo che ha investito il settore della cultura, è oggi possibile affermare che i visitatori sono tornati a fruire la vasta offerta culturale dei musei italiani anche più di quanto non facessero in epoca pre-pandemica. A testimoniarlo sono i dati relativi agli ingressi nei musei e nei parchi archeologici nazionali resi noti dal <a href="https://arte.sky.it/news/capitale-italiana-arte-contemporanea-2026" target="_blank">Ministero della Cultura</a>: sono infatti cifre da capogiro quelle relative ai 25 musei più visitati in Italia nel 2023.</p><h2>UN 2023 DA RECORD PER I MUSEI ITALIANI</h2><p>Con ben 57,7 milioni di visitatori complessivi, un numero mai registrato nelle serie storiche, i<span>l 2023 è considerato un anno da record. Rispetto al 2022, si è infatti verificato un aumento di 10,7 milioni di visitatori, di quasi il 23%. Un risultato che supera il picco pre-pandemia registrato nel 2018, quando il numero complessivo dei visitatori si assestava sulla quota di 55,3 milioni. Al 2023 si associa inoltre il primato per gli incassi, che raggiungono i 313,9 milioni di euro – quasi 80 milioni in più rispetto al 2022 (con un incremento di quasi il 34%). R<span>ispetto al picco storico del 2019, l'</span>incremento è stato di 71,5 milioni di euro. Ma quali sono stati i musei più visitati in Italia nel corso del 2023?<br /></span></p><h2><span>I MUSEI ITALIANI PIÙ VISITATI NEL 2023</span></h2><p>Guida la classifica nazionale il <a href="https://arte.sky.it/news/visite-roma-depositi-parco-colosseo">Parco archeologico del Colosseo,</a> al primo posto con 12 milioni di ingressi. Sul podio ci sono poi il <a href="https://arte.sky.it/news/programmi-tv-1-settembre-pantheon-roma">Pantheon</a> – che lo scorso anno ha avviato il sistema di bigliettazione – e le <a href="https://arte.sky.it/news/uffizi-miglior-museo-italiano-mondo">Gallerie degli Uffizi</a> (entrambi con 5 milioni di accessi). Scorrendo la <a href="http://statistica.cultura.gov.it//Visitatori_e_introiti_musei.htm" target="_blank">lista,</a> seguono il <a href="https://arte.sky.it/foto/pompei-visite-insula-casti-amanti">Parco archeologico di Pompei</a>, la <a href="https://arte.sky.it/news/galleria-accademia-firenze-nuovi-spazi">Galleria dell'Accademia</a> di Firenze, <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-bilancia-spada-castel-sant-angelo-roma">Castel Sant'Angelo</a> di Roma e il <a href="https://arte.sky.it/news/uomini-dei-film-museo-egizio-torino">Museo Egizio di Torino</a>, tutti con almeno un milione di biglietti venduti.</p><h2>LANCIATA LA NUOVA APP DEI MUSEI ITALIANI</h2><p>Insieme ai dati, il <a href="https://arte.sky.it/news/donne-architettura-bando-ministero-cultura" target="_blank">Ministero della Cultura</a> ha presentato anche l'app ufficiale del Sistema Museale Nazionale: collegata alla <a href="https://www.museiitaliani.it/" target="_blank">relativa piattaforma</a>, permette di informarsi, esplorare e acquistare i biglietti d’ingresso per i luoghi della cultura statali in tutto il territorio nazionale. Sviluppata dalla <a href="https://arte.sky.it/news/giornate-europee-archeologia-2024" target="_blank">Direzione generale Musei</a> grazie ai fondi del PNRR dedicati al miglioramento dell'accessibilità fisica, cognitiva e senso-percettiva del patrimonio culturale nazionale, è stata rilasciata un anno fa; a oggi conta oltre 400 istituti statali presenti. "<em>Lo straordinario successo dei musei italiani dimostra che stiamo lavorando nella direzione giusta</em>”, ha dichiarato il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, che sottolinea inoltre come l'app rappresenti “<em>una ulteriore tappa verso la modernizzazione e la valorizzazione</em>”.<br /><br />[Immagine in apertura: Roma, Colosseo. Foto di Matthew Waring su Unsplash]</p>

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I maestri della street art si danno appuntamento a Parma

In Sardegna la mostra sul rapporto tra uomo e natura

<p>L’alterazione dell’ecosistema, la perdita di biodiversità e il verificarsi di fenomeni atmosferici sempre più estremi hanno inevitabilmente portato l’uomo a riflettere sul proprio ruolo nei confronti della natura. È infatti proprio a causa delle sue azioni che, a partire dalla rivoluzione industriale, sembra aver preso piede un processo di crisi ambientale apparentemente inarrestabile con cui oggi siamo costretti a fare i conti. Di risposta, sempre più artisti indagano il tema della natura attraverso nuove narrazioni, con lo scopo di immaginare nuove prospettive: allestita al <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-sensorama-man-nuoro" target="_blank">MAN di Nuoro </a>dal 5 luglio al 10 novembre, la mostra <em>Diorama – Generation Earth</em>, a cura di Chiara Gatti ed Elisabetta Masala, raccoglie alcune delle ricerche più attuali in questo campo.</p><h2>UOMO E NATURA IN MOSTRA AL MAN DI NUORO</h2><p>Presso il museo sardo, numerosi dipinti, sculture, installazioni e video compongono un percorso che, senza pretesa di essere esaustivo, tenta di attuare una ricognizione dello “stato dell’arte” del rapporto tra uomo e natura. Eterogenei per approcci e per tecniche, gli artisti selezionati – tra cui spiccano anche la portoghese Vanessa Barragão, la scultrice giapponese Mariko Kusumoto e l’illustratrice tedesca Sarah Illenberger – offrono allo spettatore una ricca gamma di spunti di riflessione, passando dal post-naturale alle ibridazioni tra specie diverse, fino alla tassidermia delle <a href="https://arte.sky.it/news/programmi-tv-3-settembre-wunderkammer" target="_blank">wunderkammer</a>. E poi ancora l’invenzione del paesaggio naturale, approdando alle più recenti collaborazioni creative tra uomo e <a href="https://arte.sky.it/news/refik-anadol-large-nature-model" target="_blank">intelligenza artificiale</a>. In tutti i casi, l’obiettivo è sempre lo stesso: stimolare un dialogo critico, richiamando alla necessità di un cambiamento di rotta radicale verso un futuro più sostenibile e inclusivo.</p><h2>UNA MOSTRA IMMERSIVA TRA IBRIDAZIONI, ECOSISTEMI ALIENI E ECO-DISTOPIE</h2><p>Trasformando tutte le sale del museo in uno spazio dinamico e interattivo, il percorso espositivo si snoda attraverso delle “fasi” progressive e concettuali: si prende il via con l'origine, che accende i riflettori sullo spettacolo della genesi dell’universo a partire da un’amalgama di energia. Si prosegue affrontando la dicotomia organico e inorganico, natura e arte, in tutte le sue trasformazioni. Alcuni artisti approcciano il tema della natura attraverso la mimesi, ovvero la sua imitazione, mentre altri preferiscono dare vita a un’altra realtà: è in questo caso che entrano in campo le ibridazioni (come quelle delle “creature” di Théo Massoulier e Thomas Grünfeld, che il visitatore incontra attraversando un suggestivo tunnel di luce), gli ecosistemi alieni, le contaminazioni e le eco-distopie. Infine, si arriva all’opera monumentale di Wangechi Mutu: una “madre Terra” che sovrasta un universo nel quale si fondono umani, animali e piante, alieni e terrestri, femminile e maschile.</p><p>[Immagine in apertura: <em>Origine</em>, installazione video, intelligenza artificiale © Storyville]</p>

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Bologna ospita l'arte sovversiva di Ai Weiwei

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