Il Museo Egizio di Torino apre le porte del suo giardino

Quale frutta e verdura coltivavano gli antichi Egizi? E quali fiori ornavano i loro giardini? Oggi possiamo scoprirlo in prima persona, tuffandoci negli odori e nei profumi di quattromila anni fa, grazie al progetto Giardini egizi: l’orto e il giardino funerario, il nuovo allestimento permanente del <a href="https://arte.sky.it/news/uomini-dei-film-museo-egizio-torino" target="_blank">Museo Egizio di Torino</a> a cura degli egittologi Cedric Gobeil e Divina Centore.<h2>L’ORTO E IL GIARDINO FUNERARIO SULLA TERRAZZA DEL MUSEO EGIZIO</h2>Situato sulla terrazza del museo sabaudo, alla quale si accede dalla Sala della vita al primo piano, il nuovo intervento si articola in un orto, ispirato a quelli posseduti dall’élite dell’Antico Egitto, e in un giardino funerario. Quest’ultimo, in particolare, è la riproduzione di un piccolo vivaio scoperto davanti a una tomba: si tratta di una struttura composta da quadrati di circa 35 centimetri, che formano una griglia. In ognuno dei riquadri si trovava una pianta diversa (con una predilezione per i fiordalisi, fiori dall’importante valore simbolico per la popolazione situata lungo la valle del Nilo).Il nuovo allestimento, che segna la riapertura del "Roof Garden" dopo circa un mese di chiusura, crea una continuità tra lo spazio esterno e le collezioni conservate all’interno dell'edificio, che includono manufatti con piante tipiche di questi antichi giardini.<h2>IL PROGETTO DI RIALLESTIMENTO PER IL BICENTENARIO</h2>Nel frattempo, in occasione delle celebrazioni per il bicentenario del museo, nel corso del 2024 è in programma anche l’<a href="https://arte.sky.it/news/progetto-oma-museo-egizio-torino" target="_blank">ambizioso intervento di ampliamento e riallestimento</a> dell’intero edificio. Gli spazi interni del palazzo barocco del Collegio dei Nobili, sede del museo dal 1824, saranno riorganizzati da David Gianotten e Andreas Karavanas dello studio<a href="https://arte.sky.it/news/torino-museo-egizio-concorso-studio-oma" target="_blank"> OMA – Office for Metropolitan Architecture </a>di Rotterdam, vincitori del concorso internazionale bandito nel 2022.Il progetto, per cui è previsto un finanziamento di 23 milioni di euro, vedrà come centro nevralgico il rinnovo della corte del palazzo, costruita su due livelli e coperta da un'imponente struttura trasparente in vetro e acciaio che lascerà filtrare la luce naturale all’interno.[Immagine in apertura: crediti Museo Egizio]

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Un viaggio fra le eccellenze d’Italia, attraverso sette tappe obbligate dedicate a persone e luoghi che hanno fatto la storia dell’arte e della cultura del Belpaese: è questa l’esperienza emozionante offerta da Italian Season, la docu-serie che conduce gli spettatori alla scoperta dell'Italia attraverso sette storie speciali. I tre episodi in onda su Sky Arte martedì 7 maggio tracceranno una prima parte del percorso, passando dalle vivide rappresentazioni dell’Inferno dantesco alla bellezza iconica del <a href="https://arte.sky.it/news/light-art-teatro-alla-scala-milano">Teatro alla Scala</a>, uno dei grandi templi della musica mondiale, senza dimenticare le mille sfaccettature di una figura complessa come quella di Giacomo Casanova.L’esplorazione prende il via alle 21:15 con Casanova – Le maschere del seduttore, una prima puntata dedicata a un intellettuale raffinato e poliedrico, Giacomo Casanova. Anche avventuriero e letterato, la sua importanza viene esaminata attraverso l’aiuto di professori e saggisti esperti della sua vita e delle sue opere.Dalle calli veneziane i riflettori si spostano a Milano, con il secondo episodio, intitolato La Scala – La storia segreta, in onda alle ore 22:15. Il celebre teatro milanese è al centro di un intreccio appassionante, in cui la voce dell’attrice Laura Morante accompagna gli spettatori alla scoperta di uno dei palcoscenici più importanti del mondo, rappresentato come una figura femminile in carne e ossa.L’ultimo documentario della serata, in onda alle 23:05, è Dante e l'invenzione dell'inferno. In questo episodio, professori e critici d’arte di fama mondiale analizzano il retaggio di un luogo dell’immaginario potente come quello dell’Inferno descritto da <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-roma-dante-alighieri-vita-nova">Dante Alighieri</a> nella Divina Commedia, utilizzando le parole dello stesso poeta per evidenziarne l’incredibile attualità.

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