Dal palco al museo: l'arte di Nick Cave debutta in Olanda

<p>Un viaggio affascinante tra le pieghe della natura umana, rileggendo i temi di bene, male, dolore e redenzione attraverso gli occhi di una figura simbolica di indiscutibile fascino: quella del diavolo. Si intitola infatti <em>The Devil – A Life</em> la mostra che nei Paesi Bassi presenterà, dal prossimo 14 dicembre, una serie di diciassette sculture in ceramica realizzate a mano da <a href="https://arte.sky.it/news/libro-nick-cave " target="_blank">Nick Cave</a>, il famoso cantante, cantautore, poeta, sceneggiatore e compositore australiano. Visitabile fino al 9 marzo 2025 presso il <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-pablo-picasso-alberto-giacometti-olanda-museum-voorlinden" target="_blank">Museum Voorlinden</a> di Wassenaar, la mostra olandese rappresenta la prima personale dell’artista australiano all’interno di un museo, dopo l’<a href="https://arte.sky.it/news/mostra-sculture-nick-cave-bruxelles" target="_blank">esposizione</a> allestita la scorsa primavera in un’importante galleria di Bruxelles.</p><h2>LA MOSTRA DELLE SCULTURE IN CERAMICA DI NICK CAVE</h2><p>Il racconto visivo immaginato da Cave si basa su un'interpretazione non convenzionale del diavolo, lontana dal ruolo tradizionale di antagonista spaventoso. L'artista, infatti, lo immagina come un “povero diavolo” molto umano nei suoi difetti e nelle sue contraddizioni. Le diciassette statuine in ceramica che lo ritraggono, realizzate in perfetto stile vittoriano, vanno a comporre una sorta di “Via Crucis”, con le relative stazioni, permeata in ogni caso da un forte senso religioso. Il percorso dalla nascita alla morte del protagonista viene restituito attraverso scene cariche di riferimenti simbolici come scimmie e cavalli rossi, neri e bianchi. I temi della spiritualità, tra dubbi e fede, sono d’altro canto ricorrenti anche nelle canzoni composte da Cave, che passando dalla musica alla scultura torna a misurarsi con un personaggio marginalizzato e incompreso per invitare l’osservatore a riflettere sulla natura umana.</p><h2>IN OLANDA L'ARTE DEL CANTANTE DEI BAD SEEDS</h2><p>Reduce dal successo di critica e pubblica riscosso dall’ultimo album dei suoi Bad Seeds, intitolato <a href="https://arte.sky.it/news/nuovo-disco-nick-cave-bad-seeds" target="_blank"><em>Wild God</em></a>, Nick Cave non rinuncia alla sperimentazione artistica per mostrare come il bene e il male possano coesistere in ogni individuo. È così che il protagonista rappresentato nelle diciassette sculture in mostra si rivela il perfetto compagno di viaggio per chiunque voglia, come l’artista, superare un momento difficile e conquistare la propria redenzione, appoggiandosi a un simbolo come quello del diavolo per indagare consapevolmente le zone d'ombra delle nostre esistenze.<br /><br />[Immagine in apertura: Nick Cave, <em>Devil as Child</em>, 2020-2024. Glazed ceramic, 30,5 x 11 x 8 cm. Photo: Tomas Merle. Courtesy of the Artist and Xavier Hufkens, Brussels]</p>

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I maestri della street art si danno appuntamento a Parma

Nel 2025 aprirà il nuovo museo di Tadao Ando sull'“isola dell'arte” in Giappone

<p>Unico architetto ad aver vinto i quattro premi più prestigiosi del settore (Pritzker Architecture Prize, Carlsberg Architectural Prize, Praemium Imperiale, Kyoto Prize), <a href="https://arte.sky.it/news/libro-architettura-tadao-ando">Tadao Ando</a> ha progettato un nuovo museo in Giappone, la cui apertura è prevista per la primavera 2025. Si tratta del Naoshima New Museum of Art, il decimo progetto concepito per l’isola di Naoshima, che così rafforza la sua reputazione di destinazione di riferimento per l'arte nel Sol Levante. Dagli anni Novanta, infatti, con la nascita del Benesse Art Site Naoshima è sorta sull'isola un'eccezionale rete museale, che include il Benesse House Museum (aperto nel 1992), il Chichu Art Museum (2004) e il Lee Ufan Museum del 2010, tutti disegnati da Ando. Il nuovo edificio museale avrà il compito di connettere organicamente le strutture disseminate sull’isola, unificandole in un monumentale centro culturale urbano.</p><h2>IL NUOVO MUSEO DI TADAO ANDO NELL'ISOLA GIAPPONESE DI NAOSHIMA</h2><p>Con la direzione di Miki Akiko, la collezione del nascente museo vanta un ampio nucleo di opere (tra cui alcune creazioni site-specific commissionate ad artisti provenienti dalla regione asiatica) distribuite in quattro spazi espositivi. Articolato su tre piani, di cui due sotterranei, l’edificio si presenta come una struttura essenziale, con pareti esterne in intonaco nero e un tetto spiovente che si armonizza con la pendenza della collina su cui è situato. Una scala, coperta da un lucernario che lascia filtrare all’interno la luce naturale, conduce dal piano terra fino ai livelli sotterranei, fornendo l’accesso alle gallerie. Nel complesso, la struttura e i percorsi che la attraversano sono stati progettati per connettere l'esperienza di fruizione artistica con il contesto paesaggistico di Naoshima e con la vita quotidiana dei suoi abitanti, in un'ottica di dialogo e condivisione.</p><h2>NEL 2025 APRIRÀ IL NAOSHIMA NEW MUSEUM OF ART</h2><p>Come la maggior parte delle istituzioni del Benesse Art Site Naoshima, il Naoshima New Museum of Art disporrà di un'esposizione permanente. Tuttavia, a differenza dei poli museali esistenti, al suo interno saranno ospitate anche mostre temporanee, con l’obiettivo di incoraggiare i visitatori a raggiungere più volte il sito. L'arte contemporanea del Giappone e degli altri stati dell'Asia saranno centrali nella programmazione del museo, come in occasione della mostra inaugurale riunirà undici tra artisti e collettivi. Tra loro spiccano <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-takashi-murakami-kyoto" target="_blank">Takashi Murakami</a> – noto al vasto pubblico per posto le basi, nel 2000, dell'estetica “Superflat”, contraddistinta da colori brillanti e da riferimenti alla cultura popolare giapponese – e <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/04/tokyo-olimpiadi-architettura-padiglioni-temporanei" target="_blank">Makoto Aida</a>, che nel 2021 aveva disegnato uno degli <a href="https://arte.sky.it/foto/tokyo-olimpiadi-architettura-padiglioni-temporanei" target="_blank">otto padiglioni d’autore per le Olimpiadi di Tokyo</a>. Oltre alle mostre, il museo ospiterà una serie di programmi pubblici, tra cui conferenze e laboratori aperti a tutti, pensati per incentivare lo scambio intellettuale e culturale e creare connessioni con la comunità locale.<br /><br />[Immagine in apertura: Rendered image of Naoshima New Museum of Art ©︎ Tadao Ando Architect &amp; Associates]</p>

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