Anche Niki de Saint Phalle nel programma autunnale del Mudec di Milano

<p>Dalla rassegna su <a href="https://arte.sky.it/news/libro-niki-de-saint-phalle">Niki de Saint Phalle</a> alla retrospettiva dedicata a <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-jean-dubuffet-guggenheim-bilbao">Dubuffet</a> e all’<a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/02/mostra-donne-art-brut-kunstforum-vienna">Art Brut</a>, passando per l'a<span>rtista, performer e attivista per i diritti LGBTQ+ argentina</span> La Chola Poblete e la fotografia: il <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-martin-parr-mudec-milano" target="_blank"><span>Mudec – Museo delle Culture </span></a>di Milano si prepara a un autunno denso di progetti espositivi. La programmazione dell'ultimo quadrimestre del 2024, in partenza da settembre, sarà incentrata sul potere terapeutico, sociale e politico della pratica artistica.</p><h2>L'ARTE DI NIKI DE SAINT PHALLE IN MOSTRA A MILANO</h2><p>Dal prossimo 5 ottobre al 16 febbraio 2025, l’istituzione milanese porta in città oltre 100 opere dell’artista franco-americana <a href="https://arte.sky.it/news/graphic-novel-niki-de-saint-phalle" target="_blank">Niki de Saint Phalle</a>, autrice dell’originale e suggestivo <a href="https://arte.sky.it/foto/niki-de-saint-phalle-mostra-capalbio" target="_blank">Giardino dei tarocchi,</a> in Toscana. Pittrice e scultrice, regista e performer, l’autrice delle Nanas è stata una figura poliedrica, portavoce delle battaglie femministe della sua epoca; la sua produzione ha incarnato il fermento politico e artistico degli anni Sessanta e Settanta del Novecento. Curato dalla critica d’arte Lucia Pesapane, il progetto espositivo – realizzato in collaborazione con la Niki Charitable Art Foundation – omaggia la sua ecletticità con una selezione eterogenea che comprende, tra le altre, una scultura allestita nel cortile esterno, alcune opere di grandi dimensioni, scatti e vestiti della Maison Dior per la quale l’artista è stata modella.</p><h2>IL MUDEC CELEBRA L'ART BRUT E DUBUFFET</h2><p>Quasi parallelamente, dal 12 ottobre al 16 febbraio 2025, al Mudec apre i battenti <em>Dubuffet e l’Art Brut. L’arte degli outsider</em>. Celebrando la visione rivoluzionaria della corrente artistica parigina e del suo ideatore <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/11/mostra-jean-dubuffet-palazzo-magnani-reggio-emilia" target="_blank">Jean Dubuffet</a>, la mostra riunisce opere oltre 70 opere provenienti dalla Collection de l’Art Brut di Losanna, tra cui spiccano anche le magnifiche composizioni di Aloïse Corbaz e Adolf Wölfli, le sculture di Émile Ratier e i dipinti di Carlo Zinelli. A cura di Sarah Lombardi e Anic Zanzi, il percorso espositivo si suddivide in quattro sezioni, che indagano il linguaggio crudo e fuori dagli schemi di questa tendenza espressiva. Nel primo spazio un corpus di opere e di documenti delinea il contesto storico dell'Art Brut, mentre nel secondo una selezione di lavori esplora l'ampia ricerca intellettuale di Dubuffet, che fu<span><span></span> quale artista, ma anche scrittore e collezionista.</span> Il terzo e quarto capitolo, infine, approfondiscono le tematiche del corpo e delle credenze ricorrenti nel filone artistico, attivando una specifica connessione <span>con le collezioni del Mudec.</span></p><h2>FOTOGRAFIA E ARTE CONTEMPORANEA NELL'AUTUNNO DEL MUDEC</h2><p>La programmazione prosegue con l’appuntamento del Premio Deutsche Bank Artist of the Year: la vincitrice di quest’anno, La Chola Poblete, presenta la personale <em>Guaymallén</em>, una riflessione sull’eredità della colonizzazione e sulle pratiche di resistenza. Dal 13 settembre al 20 ottobre l’artista e attivista argentina trasforma il museo in uno spazio religioso ed erotico, espressione di lotte femministe, indigene e queer. Dal 7 novembre al 15 dicembre, infine, torna la mostra fotografica del Deloitte Photo Grant, dedicata ad artisti affermati ed emergenti. Bisognerà attendere invece marzo 2025 per visitare <em>Travelogue</em>: l’esposizione che promette di rileggere le collezioni etnografiche del Mudec attraverso gli oggetti legati al viaggio, sia esso materiale, rituale, mitico o diasporico.<br /><br />[Immagine in apertura: Niki de Saint Phalle à Soisy-sur-École, avril 1983. ©️ Photo Leonardo Bezzola]</p>

Segui su Sky Arte Anche Niki de Saint Phalle nel programma autunnale del Mudec di Milano

Anche Niki de Saint Phalle nel programma autunnale del Mudec di Milano | Sky Arte

Bologna ospita l'arte sovversiva di Ai Weiwei

Il docufilm sul rapporto conflittuale fra Picasso e Parigi

Il genio di Jacovitti in mostra a Pordenone

<p>Storie popolate da personaggi surreali come il pistolero Cocco Bill o la fortissima Signora Carlomagno, sempre disegnate in modo spontaneo, senza tracce di sceneggiatura e con un tratto a china diretto e ricco di dettagli bizzarri, considerati ancora oggi un marchio distintivo unico: tutto questo ha reso grande l’opera di Benito Franco Giuseppe <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/10/ad-aosta-arriva-il-mondo-di-jacovitti " target="_blank">Jacovitti</a>, fumettista italiano fra i più amati. </p><p>Inaugurata lo scorso 6 giugno al <a href="https://arte.sky.it/news/international-museum-of-comic-art-pordenone" target="_blank">PAFF! – Palazzo del Fumetto</a> di Pordenone, la mostra <em>Jacovitttti come non lo avete mai visto</em> gli rende omaggio nel <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-jacovitti-macte-maxxi " target="_blank">centenario della nascita</a>, esaltando la genialità e l'immediatezza del suo stile grafico ed evidenziando fin dal nome nel titolo (volutamente scritto con quattro “t”) la sua originalità e influenza sul mondo del fumetto italiano.</p><h2>170 OPERE PER CELEBRARE LO STILE DI JACOVITTI</h2><p>Curata da Valerio Bindi e <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-pistoia-altan " target="_blank">Luca Raffaelli</a>, e visitabile fino al prossimo 13 ottobre, l'esposizione al PAFF! si articola in un percorso espositivo composto da 170 opere, che consentono ai visitatori di apprezzare da vicino lo stile inimitabile di Jacovitti, evidenziando come abbia influenzato la narrazione grafica nel fumetto italiano. </p><p>Le tavole esposte sono caratterizzate dal costante riempimento degli spazi vuoti con oggetti come salami, dadi, vermi e altri dettagli, piccoli elementi distintivi che hanno contribuito a definire la sua estetica. Un’altra delle tecniche innovative impiegate dal celebre fumettista era la rottura della "quarta parete", con i personaggi che si rivolgono direttamente al pubblico o all'autore. Questo elemento teatrale, trasposto nel fumetto, crea un dialogo diretto con il lettore, rendendo le storie di Jacovitti particolarmente coinvolgenti e vivaci.</p><h2>LA GRANDE MOSTRA AL PAFF! NEL CENTENARIO DELLA NASCITA DI “JAC”</h2><p>Oltre alle tavole e alle strisce in esposizione, la mostra dedica ampio spazio ai personaggi grotteschi del mondo di Jacovitti, nonché alle sue celebri onomatopee, ai giochi di parole e ai <em>calembour</em> che rendono le storie di “Jac” allegre, rumorose e dinamiche. </p><p>Dopo le <a href="https://arte.sky.it/news/mostre-italia-autunno-2023" target="_blank">mostre allestite</a> negli ultimi mesi a Termoli, dove il fumettista nacque nel 1924, e a Roma, la retrospettiva <em>Jacovitttti come non lo avete mai visto</em> si pone come “<em>un’indagine approfondita sul metodo di lavoro, sulle caratteristiche peculiari, sui tratti distintivi dell’opera del grande disegnatore dopo un secolo dalla sua nascita</em>”, come ha evidenziato Marco Dabbà, presidente del PAFF! e co-curatore del catalogo.</p><p>[Immagine in apertura: crediti Elia Falaschi]</p>

Segui su Sky Arte Il genio di Jacovitti in mostra a Pordenone

Il genio di Jacovitti in mostra a Pordenone | Sky Arte

I maestri della street art si danno appuntamento a Parma

Anche Niki de Saint Phalle nel programma autunnale del Mudec di Milano

Anche Niki de Saint Phalle nel programma autunnale del Mudec di Milano

Banksy e la ribellione

Bologna ospita l'arte sovversiva di Ai Weiwei

Il docufilm sul rapporto conflittuale fra Picasso e Parigi

Banksy e la ribellione

Bologna ospita l'arte sovversiva di Ai Weiwei

Il docufilm sul rapporto conflittuale fra Picasso e Parigi