Oltre 200 architetture aperte per Open House Roma

<p>Roma si prepara ad aprire nuovamente le porte dei suoi edifici meno noti e spesso inaccessibili nell’ambito di <em>Open House Roma</em> 2024. Giunta alla dodicesima edizione, la manifestazione si preannuncia come un evento imperdibile per tutti gli appassionati di architettura, storia e design: dal 6 al 14 aprile, sarà possibile visitare oltre duecento luoghi di rilevanza culturale, permettendo di scoprire edifici storici, spazi contemporanei e luoghi segreti tra le vie della città.</p><h2>ALLA SCOPERTA DEI TESORI NASCOSTI DELLA CAPITALE</h2><p>Promossa da Roma Capitale in collaborazione con Zètema Progetto Cultura, la manifestazione è parte del network internazionale <a href="https://arte.sky.it/news/open-house-torino" target="_blank">Open House Worldwide</a> e rappresenta da anni il maggiore evento dedicato al design e all’architettura degli edifici romani, il 70% dei quali sono aperti eccezionalmente solo in questa occasione.</p><p>Il programma dell’edizione 2024 si articolerà in numerose sezioni che permetteranno ai visitatori di scoprire alcuni importanti siti archeologici sotterranei o normalmente inaccessibili, come Porta del Popolo o il camminamento delle Mura Aureliane. Non mancano poi le visite speciali dedicate all’architettura contemporanea, come quelle alla “Nuvola”, il celebre centro congressi ideato da <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/11/roma-premia-massimiliano-fuksas-larchitetto-della-nuvola-alleur" target="_blank">Massimiliano Fuksas</a>, o al Rettorato dell’Università Roma Tre, progettato da <a href="https://arte.sky.it/news/mario-cucinella-architetti-ospedale-cremona-progetto" target="_blank">Mario Cucinella</a>. Sono inoltre in programma tour speciali dedicati a luoghi unici, come il quartiere EUR, con le sue architetture razionaliste, o i palazzi cinquecenteschi del quartiere Trieste.</p><h2>CULTURA ED EDUCAZIONE AL CENTRO DI OPEN HOUSE ROMA 2024</h2><p>Con iniziative dedicate anche ai più piccoli, il festival si impegna a promuovere la partecipazione attiva, l'educazione e il rispetto del patrimonio urbano da parte dei cittadini di tutte le età. Grande attenzione è poi dedicata a temi di assoluta rilevanza per la vita nello spazio urbano, come la sostenibilità ambientale e l’accessibilità: a tal riguardo, sono in programma una serie di visite multisensoriali accessibile a non vedenti o non udenti. Grazie al vasto numero di eventi proposti, <em>Open House Roma</em> 2024 rappresenta qualcosa di più di un semplice tour architettonico, ponendosi come un invito aperto a romani e turisti desiderosi di approfondire la conoscenza della città.</p><p>[Immagine in apertura: Labics + Topotek 1, Cubo - Campus Bio-Medico di Roma. Photo Aldo Amoretti courtesy of CBM S.p.a]</p>

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Vita, morte ed eternità nell'arte di Damien Hirst

<p>Fin dal lontano 1991, <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-damien-hirst-tokyo" target="_blank">Damien Hirst</a> è impegnato in una costante ricerca artistica attorno al concetto di eternità e all’umano tentativo di lasciare un segno indelebile nel tempo. Per conoscere meglio le tappe di questo percorso di indagine, ha recentemente inaugurato al Museo Jumex di Città del Messico la mostra <em>Damien Hirst: Vivir para siempre (por un momento)</em>: aperta fino al prossimo 25 agosto, l’importante monografica presenta 57 opere del noto artista britannico. Disponibile a partire dal prossimo 11 giugno, il catalogo dell’esposizione permetterà di conoscere meglio l’arte provocatoria di Hirst anche a chi non avrà la fortuna di recarsi fino in Messico.</p><h2>LA MOSTRA DI DAMIEN HIRST A CITTÀ DEL MESSICO</h2><p>Edito da <a href="https://www.rizzoliusa.com/book/9788891841438/" target="_blank">Rizzoli/Electa</a>, il catalogo riprende il titolo inglese della mostra, <em>To Live Forever (for a while)</em>, e offre nelle sue 208 pagine una panoramica completa del lavoro dell’artista, sottolineando l'impatto duraturo delle sue opere sulla scena culturale globale.</p><p>Arricchito dai testi a opera di Ann Gallagher (co-curatrice della mostra, insieme allo studio dello stesso Hirst), Alma Montero, <em>Christiane</em> Druml e Kit Hammonds, il volume (nell'immagine in apertura un dettaglio della copertina) raccoglie le immagini di tutti i lavori di Hirst esposti nella sede messicana: dall’iconica serie di animali imbalsamati, inclusa la celebre <em>Death Denied</em> che presenta ai visitatori uno squalo sotto formaldeide, ai mandala policromi realizzati con le farfalle, ogni opera esposta e presentata in catalogo evidenzia la capacità di Hirst di innovare e provocare un dibattito sempre vivo nel campo dell'arte contemporanea.</p><h2>IL NUOVO LIBRO SU DAMIEN HIRST</h2><p>Affermatosi a partire dai primi anni Novanta come figura centrale della scena artistica internazionale grazie a <em>The Physical Impossibility of Death in the Mind of Someone Living</em>, un'opera capace di sfidare le convenzioni e diventare rapidamente il simbolo dell’arte concettuale di fine millennio, Damien Hirst è riuscito a influenzare l’arte contemporanea con il suo approccio audace e la scelta di tematiche stimolanti. Continuando negli anni a investigare temi essenziali e dibattuti come la religione, la medicina e la morte, la sua opera continua a proporre una riflessione sulla caducità della vita e sull'ambizione umana di "vivere per sempre", seppur per un attimo.</p>

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Vita, morte ed eternità nell'arte di Damien Hirst | Sky Arte

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