A Firenze riapre Orsanmichele con i suoi tesori artistici

Dopo più di un anno di lavori e un investimento di oltre un milione di euro, dal 19 gennaio il Museo e la Chiesa di Orsanmichele, inclusi nel gruppo statale dei <a href="https://arte.sky.it/news/museo-bargello-firenze-allestimento-costanza-bonarelli-bernini" target="_blank">Musei del Bargello</a>, riaprono finalmente le porte al pubblico. Il progetto – che ha previsto la messa in sicurezza della struttura, il riallestimento del museo, la riorganizzazione degli accessi e vari interventi di pulitura e restauro – è stato affidato, tramite gara, agli studi Map Architetti e Natalini architetti. “Un intervento di restauro e riallestimento davvero sorprendente”, ha dichiarato il sindaco di Firenze Dario Nardella, “che consentirà allo spettatore di ritrovare all’interno del museo la collocazione originaria delle statue così come erano all’esterno, aumentando in questo modo l’efficacia e la suggestione della visita”.<h2>RIAPRE IL COMPLESSO DI ORSANMICHELE A FIRENZE</h2> In occasione dell'imminente riapertura, “il pubblico potrà ammirare anche gli esiti di numerosi interventi conservativi e allestitivi, su dipinti murali, statue e paramenti lapidei, che restauratori e tecnici hanno condotto durante i mesi di chiusura, in un clima di fattiva collaborazione, idealmente paragonabile a quella che un tempo dovette animare le molte maestranze coinvolte nei lavori di edificazione del cantiere trecentesco, e con un comune sentimento di rispetto verso i capolavori di Orsanmichele”, ha spiegato Benedetta Matucci, curatrice del Museo di Orsanmichele. Per quanto riguarda, in particolare, la chiesa, sono stati condotti lavori di spolveratura del Tabernacolo dell'Orcagna, oltre al restauro di gran parte delle pareti, e al ripristino degli affreschi raffiguranti San Domenico e San Francesco. Si è inoltre proseguito con il recupero del ciclo pittorico dei pilastri delle campate, raffiguranti San Giovanni Evangelista, San Barnaba e San Pietro; sono state sottoposte a un’attenta manutenzione le volte affrescate. Gli architetti hanno inoltre lavorato sulle grandi bussole di accesso che incorniciano i portali in legno e sull’impianto di illuminazione. <h2>I RESTAURI E IL NUOVO ALLESTIMENTO DI ORSANMICHELE </h2> Per quanto riguarda il museo, il nuovo allestimento restituisce al pubblico le 13 statue originali, originariamente disposte all'esterno dell'edificio, su ciascuno dei suoi quattro lati. Si tratta di opere realizzate da alcuni dei più grandi scultori del Rinascimento fiorentino; <a href="https://arte.sky.it/news/restauro-fonte-battesimale-jacopo-della-quercia-siena" target="_blank">Lorenzo Ghiberti</a>, <a href="https://arte.sky.it/news/programmi-tv-12-aprile-documentario-donatello-mostra-firenze" target="_blank">Donatello</a>, Nanni di Banco,<a href="https://arte.sky.it/news/firenze-verrocchio-uffizi-mostra" target="_blank"> Andrea del Verrocchio</a>, Baccio da Montelupo, Giambologna. Non mancano, infine, le sculture trecentesche di Piero di Giovanni Tedesco e Niccolò di Pietro Lamberti. "Nel nuovo allestimento degli studi Map Architetti e Natalini Architetti", ha spiegato la Soprintendente Antonella Ranaldi, "le statue sono state rialzate, perché erano state concepite per essere viste dal basso. Si è ricercata la frontalità originaria ponendo dietro ognuna di esse fondali bianchi, creando un percorso che apre a scorci diagonali”. [Immagine in apertura: Complesso di Orsanmichele, Tabernacolo dell'Orcagna © Nicola Neri]

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Il bando di residenza artistica firmato da Artissima

<a href="https://arte.sky.it/news/artissima-2023-programmi-tv-5-dicembre" target="_blank">Artissima</a>, fiera torinese che da oltre trent'anni anima l’autunno cittadino richiamando le più importanti realtà del mondo dell’arte contemporanea, è senza dubbio tra gli eventi culturali più affermati e attesi d'Italia. Dopo il successo della <a href="https://arte.sky.it/news/artissima-fiera-torino-2023" target="_blank">30esima edizione</a> – che lo scorso anno, sotto la curatela di Luigi Fassi, ha riunito ben 181 gallerie nazionali e internazionali –, la fiera si proietta verso l’edizione 2024, e rinnova il progetto di residenza MADE IN, rivolto ai giovani artisti emergenti. <h2>IL BANDO DI RESIDENZA DI ARTISSIMA</h2> Con l’obiettivo di stimolare un dialogo tra l’arte contemporanea e il tessuto aziendale torinese, l’iniziativa (giunta alla sua seconda edizione) punta a selezionare quattro giovani artisti, per offrirgli un periodo di residenza presso quattro aziende del territorio. Il risultato sarà la realizzazione di un’opera inedita per ognuno dei vincitori, che verrà rivelata al pubblico durante Artissima 2024. Lavorando in sinergia con le aziende – che metteranno a disposizione il loro know-how e i processi produttivi specializzati – ogni artista sarà inoltre affiancato da una delle quattro prestigiose gallerie torinesi del circuito di Artissima: Luce Gallery, Mazzoleni, Franco Noero e Simòndi.<h2>COME PARTECIPARE AL BANDO</h2> La call si rivolge agli artisti residenti in Italia, che frequentano (o che hanno frequentato negli ultimi 24 mesi) l’Accademia di Belle Arti o l’Università, e che abbiano tra i 21 e i 35 anni. Per partecipare al <a href="https://www.artissima.art/made-in/" target="_blank">bando</a> basta inviare la propria candidatura entro il 26 gennaio, allegando il proprio curriculum e il portfolio, corredato da una lettera motivazionale e ovviamente da un’idea progettuale. Il comitato di MADE IN, presieduto dal direttore Luigi Fassi, valuterà le proposte in base alla pertinenza in relazione all’attività dell'azienda, il pensiero critico dell’artista, la qualità delle metodologie di ricerca e la motivazione del candidato. I vincitori saranno poi abbinati alle realtà aziendali, avviando la collaborazione a marzo, con l’obiettivo di terminare l’opera entro il 30 giugno. Nel percorso di produzione dell’opera, gli artisti saranno guidati dalla curatrice Sonia Belfiore e dal team di Artissima. Ciascun partecipante avrà a disposizione un budget di 3mila euro per l’alloggio, il viaggio e il vitto; a questi si aggiungono 2500 euro per la produzione dell’opera (sarà l'azienda a fornire materiale, manodopera o quanto concordato a monte del progetto).
[Immagine in apertura: foto di Khara Woods su Unsplash]

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