L'arte contemporanea approda nel Parco Archeologico delle Eolie

<p>L’arte contemporanea si rivela spesso uno strumento efficace per riscoprire il patrimonio storico del territorio, consentendo di indagarlo attraverso le lenti creative degli artisti del nostro tempo. Con questo obiettivo nasce il progetto <em>La Materia delle Isole.</em> Ideato da Giulia Restifo e promosso da That’s Contemporary, mira a esplorare il legame tra cultura materiale e immateriale delle Eolie attraverso un programma di residenze artistiche.</p><h2>LE ISOLE EOLIE E L’ARTE CONTEMPORANEA</h2><p>Interagendo con il territorio delle isole siciliane e con le sue stratificazioni, l'iniziativa invita gli artisti a misurarsi con le testimonianze dell'epoca preistorica della collezione del Museo Archeologico Luigi Bernabò Brea e con le Aree Archeologiche della Contrada Diana a Lipari e le Saline di Lingua sull’isola di Salina. Le prime voci di questo confronto creativo – selezionate da un comitato d’eccellenza, composto, tra gli altri, da Rosario Vilardo, Direttore del Parco Archeologico delle Isole Eolie e dall’ideatrice del progetto – sono quelle di <a href="https://arte.sky.it/archivio/2015/04/rachele-maistrello-beyond-reasonable-evidence-fotografia-mostra-galleria-upp-venezia" target="_blank">Rachele Maistrello </a>e <a href="https://arte.sky.it/news/progetto-itinerante-arte-costiera-puglia" target="_blank">Virginia Zanetti</a>. Due artiste che, con sensibilità e approcci diversi, mettono in luce il legame profondo tra il passato e il presente, tra il paesaggio e le comunità. La residenza de <em>La Materia delle Isole</em> si svolge nel mese di dicembre, un periodo in cui è possibile osservare la vita autoctona delle Eolie, non influenzata dai ritmi serrati del turismo estivo.</p><h2>LA RESIDENZA DELLE ARTISTE RACHELE MAISTRELLO E VIRGINIA ZANETTI</h2><p>Chi sono dunque le prime due protagoniste del progetto? Con la sua pratica artistica, Rachele Maistrello indaga le memorie nascoste, gli archetipi dimenticati che abitano la quotidianità, intrecciando il tempo storico con la contemporaneità. La sua ricerca non si limita a riscoprire il passato, ma lo rende vivo, intrecciandolo con i ritmi del presente in un dialogo fluido e poetico. Le sue opere sembrano emergere come tracce visibili di una memoria collettiva, custodite nel paesaggio e nelle persone. Dal canto suo, Virginia Zanetti punta il suo sguardo sulla dimensione relazionale, sul potenziale trasformativo dell’arte nel coinvolgere le comunità. Le sue azioni collettive non sono solo opere, ma processi capaci di creare connessioni profonde, rinnovando il senso di appartenenza e di esistenza condivisa. Attraverso il suo lavoro, il territorio diventa il luogo di un’esperienza partecipata, dove l’ambiente naturale e il patrimonio umano si fondono in un unico respiro.<br /><br />[Immagine in apertura: Saline di Lingua nell'isola di Salina. Courtesy That’s Contemporary © Miriam Ziino]</p>

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<p>Tra i molti eventi politici, culturali e sociali che hanno segnato il 1968, quell’anno è anche ricordato come un momento di svolta nella carriera di un’icona della musica rock, <a href="https://arte.sky.it/archivio/2015/08/mostra-permanente-elvis-presley-las-vegas" target="_blank">Elvis Presley</a>, che a partire da allora visse un periodo di assoluta rinascita artistica. Da qui prende le mosse il libro <em>Elvis on stage. Dal comeback special del ’68 all’ultimo concerto del ’77</em>, scritto da Francesco Bertelli, romanziere e saggista toscano. </p><p>Pubblicato recentemente da <a href="https://arte.sky.it/news/artisti-maledetti-musica-libro-arcana" target="_blank">Arcana Edizioni</a>, il volume analizza l'evoluzione artistica di Presley, dal suo ritorno sulle scene dopo un periodo di inattività musicale fino all'ultima esibizione live, alla Market Square Arena di Indianapolis il 26 giugno del 1977. </p><p>Ripercorrendo gli eventi di un decennio di grande importanza, tanto per il cantante quanto per la scena musicale e culturale internazionale, animata dal vento del cambiamento della fine degli anni Sessanta, il volume si sofferma anche sui momenti chiave di questa fase della carriera del <a href="https://arte.sky.it/news/mystery-train-jim-jarmusch-programmi-tv-22-gennaio" target="_blank">"re" del rock'n'roll</a>, come il ritorno a Las Vegas, le nuove sperimentazioni musicali e l'incontro con altri importanti musicisti di quell’epoca.</p><h2>LA STORIA DEL GRANDE RITORNO IN SCENA DI ELVIS</h2><p>Dopo anni dedicati al cinema, il plateale successo del concerto trasmesso in tv il 3 dicembre 1968, anche noto come <em>Comeback Special</em>, spinse Elvis Presley a tornare a cantare dal vivo, dando il via a una lunga serie di concerti all'International Hotel di Las Vegas. Grazie alla ritrovata energia e all’immancabile carisma sul palco, Elvis raggiunse proprio durante gli anni Settanta l’apice del suo successo: i concerti, sempre più spettacolari e impreziositi da ricche scenografie, gli permettevano di esibirsi in totale libertà creativa, indossando le sue iconiche “tute” e portando in scena sia i grandi classici del suo repertorio che le cover di altre band e cantanti di successo, come i <a href="https://arte.sky.it/news/libro-fine-beatles-rizzoli" target="_blank">Beatles</a> e <a href="https://arte.sky.it/news/libro-frank-sinatra-musica" target="_blank">Frank Sinatra</a>.</p><h2>GLI ULTIMI FOLGORANTI ANNI DEL RE DEL ROCK'N'ROLL</h2><p>Nonostante il successo ormai planetario raggiunto in quegli anni, Elvis Presley non smise mai di cercare nuovi stimoli e di sperimentare: la biografia di Bertelli dà conto, ad esempio, delle numerose collaborazioni di grande prestigio con alcuni dei più grandi musicisti soul e R&amp;B, che si recarono a Memphis per partecipare alle registrazioni di alcuni brani di Elvis nel 1974. </p><p>In quello stesso anno, l’incontro con la rock band dei <a href="https://arte.sky.it/news/libro-storia-led-zeppelin" target="_blank">Led Zeppelin</a> dietro le quinte di uno dei suoi concerti, spinse Presley a reinterpretare in chiave più moderna alcuni dei suoi grandi classici. La lunga carrellata offerta da <em>Elvis on Stage</em> si chiude con una panoramica sugli ultimi anni dell’artista, segnati da crescenti problemi di salute fisica e mentale: nonostante la difficile situazione, l'artista continuò incessantemente a esibirsi, tanto che il suo ultimo, storico concerto si tenne appena due mesi prima della sua morte.</p><p>[Immagine in apertura: foto di emrecan arık su Unsplash]</p>

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