Non solo Beatles: gli scatti inediti di Paul McCartney in mostra

L’ascesa formidabile dei <a href="https://arte.sky.it/news/dipinto-beatles-asta-christies " target="_blank">Beatles</a> vissuta da una prospettiva del tutto particolare, quella dell’obiettivo della macchina fotografica di <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-paul-mccartney-beatles-londra" target="_blank">Paul McCartney</a>: la mostra Paul McCartney Photographs 1963–64: Eyes of the Storm offre ai visitatori uno sguardo privilegiato sulla vita quotidiana dei quattro ragazzi di Liverpool più famosi di tutti i tempi durante il loro primo tour negli Stati Uniti. Recentemente inaugurata presso il Brooklyn Museum di New York, e aperta al pubblico fino al 18 agosto, la mostra presenta oltre 250 fotografie scattate da Paul ai <a href="https://arte.sky.it/news/canzone-inedita-beatles-intelligenza-artificiale" target="_blank">Fab Four</a>, e rappresenta un ritratto affettuoso di un momento che ha cambiato per sempre la storia della musica.<h2>I BEATLES IN AMERICA NEGLI SCATTI DI PAUL MCCARTNEY</h2>L’esposizione fotografica a Brooklyn evidenzia tutta la versatilità artistica di McCartney: oltre a essere un musicista di grande talento, infatti, Paul è riuscito a catturare l'energia e l'entusiasmo dei Beatles e dei loro fan, attraverso fotografie che restituiscono l’elettrizzante atmosfera della New York di inizio anni Sessanta. Armato della sua macchina fotografica Pentax, Paul riprende se stesso e gli altri membri della band durante i concerti, in hotel e in viaggio, accerchiati dai fan e dai paparazzi. Gli scatti in mostra non sono solo documenti storici, ma ritraggono anche i Beatles in momenti di intimità, con le loro risate e la loro complicità dietro le luci dei riflettori, costituendo in fin dei conti un particolarissimo album di famiglia.<h2>UNA PROSPETTIVA INEDITA SULLA VITA IN TOUR DEI FAB FOUR</h2>Offrendo uno sguardo nuovo e personale sui volti iconici di <a href="https://arte.sky.it/news/asta-mosaico-piscina-john-lennon-bonhams " target="_blank">John Lennon</a>, George Harrison, <a href="https://arte.sky.it/news/libro-ringo-starr-beatles" target="_blank">Ringo Starr</a> e dello stesso Paul, l’esposizione raffigura la fase più luminosa della cosiddetta "Beatlemania" attraverso gli "occhi della tempesta", così come McCartney l’ha descritta. Tributo alla musica e all'amicizia di quattro ragazzi inglesi, la mostra Paul McCartney Photographs 1963–64: Eyes of the Storm offre l’incredibile opportunità di osservare la definitiva affermazione della band più famosa del mondo da un punto di vista unico: quello della lente fotografica di Paul McCartney.[Immagine in apertura: Paul McCartney. John and George. Paris, January 1964. Pigmented inkjet print. © 1964 Paul McCartney under exclusive license to MPL Archive LLP]

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Addio al maestro della fotografia Oliviero Toscani

Il mondo dei bambini negli scatti di Steve McCurry

Alla scoperta del nuovo festival fotografico di Torino

A Bologna un progetto culturale affianca il recupero della Torre Garisenda

Monumento architettonico identitario di Bologna, la Torre Garisenda era stata <a href="https://arte.sky.it/news/torre-garisenda-rischio-crollo-bologna" target="_self">messa in sicurezza lo scorso ottobre</a> a causa di preoccupanti oscillazioni della struttura. Mentre proseguono gli interventi di recupero e restauro, in città prende il via il programma culturale promosso dai <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-diffusa-pittura-ottocento-bologna" target="_blank">Musei Civici </a>Operazione Garisenda. Storie narrate, sognate e vissute. Ospitato nella sede del <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/02/mostra-emilia-romagna-archeologia-museo-civico-medievale-bologna" target="_blank">Museo Civico Medievale</a>, chiama adulti e bambini a riscoprire le torri medievali bolognesi.<h2>TORRE GARISENDA TRA RECUPERO E CULTURA</h2>Il cantiere della Torre Garisenda diventa così un pretesto e un’occasione preziosa per approfondire la storia della Bologna medievale, parallelamente al processo di recupero della storica struttura. Sono due le tipologie di attività in programma, tutte gratuite: per il pubblico adulto, fino all’11 giugno, un primo ciclo di cinque conferenze, La Garisenda e Bologna: storia, arte e letteratura, riunirà i maggiori esperti e conoscitori del monumento. Si rivolge poi ai più piccoli il progetto che si svolge ogni mercoledì (alle ore 17:30), includendo i due laboratori Assalto alla torre (un coinvolgente itinerario a tappe rivolto ai bambini dai 5 a 10 anni) e Bologna turrita (un'avventura per le vie del centro storico, dai 6 a 12 anni).<h2>RISCOPRIRE LA BOLOGNA MEDIEVALE</h2>“‘Operazione Garisenda. Storie narrate, sognate e vissute’, che rientra nella nuova progettualità di Via Manzoni Culturale” ha sottolineato Eva Degl’Innocenti, direttrice Settore Musei Civici Bologna, “rappresenta un’occasione importante per valorizzare il cantiere della Torre Garisenda, promuovere la manutenzione e il recupero del monumento, ma soprattutto per raccontare e condividere con la comunità e i vari pubblici la grande storia di Bologna medievale, tra passato, presente e futuro”. Dopo il debutto il 9 maggio, il ciclo di conferenze prosegue il 14 maggio con un focus dal titolo La torre minore di una famiglia scomparsa: la Garisenda.[Immagine in apertura: una veduta del cortile interno del Museo Civico Medievale di Bologna. Courtesy Settore Musei Civici Bologna | Musei Civici d'Arte Antica]

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Le architetture italiane diventate iconiche grazie al cinema