In Toscana un nuovo prototipo di borgo rurale

Conosciuto per gli interventi di arte e architettura contemporanea diffusi nel territorio – dalle opere di Alicja Kwade, David Tremlett e Patrick Tuttofuoco, concentrati nella frazione di <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/06/nel-borgo-di-ghizzano-larte-contemporanea-ha-trovato-casa" target="_blank">Ghizzano</a>, fino al <a href="https://arte.sky.it/news/peccioli-palazzo-senza-tempo-cucinella" target="_blank">Palazzo senza Tempo</a> progettato dallo studio MCA - Mario Cucinella Architects – il borgo appennino di <a href="https://arte.sky.it/foto/toscana-peccioli-patrick-tuttofuoco-endless-sunset" target="_blank">Peccioli</a> (Pisa) potrebbe prossimamente dotarsi di un innovativo complesso di case popolari. Su incarico dell'amministrazione comunale, il pluripremiato studio di architettura <a href="https://arte.sky.it/news/scuola-sostenibile-udine-cs-architects" target="_blank">C+S Architects</a> ha infatti elaborato il il masterplan land-CR.AF.T.ED (acronimo di Community Reinvent Affordable Food Through Ecologic Design), finalizzato alla rigenerazione dell'area di Santo Stefano. Si tratta di un lotto nel comune di Peccioli, di quasi 12 ettari, nel quale si prevede di realizzare un complesso di dodici case popolari, oltre a servizi per la collettività, capace di coniugare agricoltura e abitare sociale.<h2>A PECCIOLI UN NUOVO MODELLO DI BORGO RURALE </h2>Legno, terra cruda, stampa 3D, sistemi di prefabbricazione, rame ossidato o zinco (questi ultimi riservati alle coperture, concepite come foglie appoggiate alle murature) rientrano tra i materiali e le tecniche costruttive annunciate per la costruzione di land-CR.AF.T.ED. Situato a valle del borgo di Peccioli, secondo il piano presentato nei giorni scorsi il futuro quartiere disporrà di dodici nuove residenze sociali, con dimensioni variabili da 80 ai 130 mq. Alla base del progetto si colloca la volontà di rileggere, in chiave contemporanea, il sistema dei casali storici toscani. Da questa premessa teorica trae origine l'idea di una comunità di micro-fattorie, con unità abitativi dotate di una porzione di suolo coltivabile definita da un recinto in terra cruda. Così facendo, si renderebbero possibili le coltivazioni e le produzioni in loco, finalizzate in primis al consumo interno.<h2>VIVERE A CONTATTO CON LA NATURA IN TOSCANA</h2>"La sostenibilità a tutto tondo (economica, ambientale e sociale) della visione proposta ci mette al centro di un lavoro di squadra che guarda al futuro dei nostri paesaggi", ha commentato il sindaco di Peccioli, Renzo Macelloni, anticipando che "il confronto con la Regione su questo masterplan è imminente e con loro lavoreremo per realizzare questo prototipo di sviluppo sostenibile a cavallo tra costruito e natura, tra tradizione e innovazione". In attesa dunque dei possibili futuri step del progetto, l’architetta Maria Alessandra Segantini, CEO di <a href="https://arte.sky.it/news/bergamo-gamec-nuova-sede" target="_blank">C+S Architects</a>, ha spiegato che quella sviluppata è "una nuova visione per dare a tutti una casa sociale capace anche di generare cibo di qualità a prezzi accessibili, rigenerare paesaggi depauperati, costruire comunità multietniche e multiculturali coese, de-carbonizzare il settore delle costruzioni e innestare innovazione costruttiva e sistemi circolari in grado di rimettere in equilibrio costruito e natura”. Vincitore nel 2022 del premio <a href="https://arte.sky.it/news/premi-festa-architetto-2022" target="_self">Architetto italiano</a>, lo studio <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/05/bergamo-gamec-museo-palazzetto-dello-sport" target="_blank">C+S Architects</a> ha contribuito a riscrivere le Linee Guida del Ministero sulla progettazione delle scuole italiane; tra i progetti in corso, si sta occupando della <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/05/bergamo-gamec-museo-palazzetto-dello-sport" target="_self">nuova sede della GaMEC</a>, a Bergamo.[Immagine in apertura: Masterplan land-CR.AF.T.ED - Community Reinvent Affordable Food Through Ecologic Design. Render courtesy C+S Architects]

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Le architetture italiane diventate iconiche grazie al cinema

Addio a Roberto Herlitzka, gigante del cinema e del teatro

Una vita tra cinema e teatro; una carriera portata avanti coniugando l'amore per il palcoscenico e quello per la macchina da presa. Stiamo parlando di Roberto Herlitzka, uno dei volti più noti e stimati della recitazione italiana, scomparso oggi, 31 luglio, all'età di 86 anni.<h2>LA VITA DI ROBERTO HERLITZKA</h2>Nato a Torino il 2 ottobre 1937 da una famiglia di origini cecoslovacche, l'attore si era trasferito a Roma subito dopo aver ultimato gli studi universitari in Lettere. A spingerlo verso la Capitale, la passione per il teatro, affinata in giovane età nelle aule dell'Accademia nazionale d'arte drammatica come allievo di Orazio Costa.Le prime pièce che lo vedono protagonista risalgono agli anni Sessanta, e sono tutte nel segno dei grandi classici: Tre sorelle di Anton Čechov, La dodicesima notte di <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/03/scoperta-tomba-william-shakespeare" target="_blank">William Shakespeare</a>, Don Giovanni di Molière sono solo alcune delle opere teatrali a cui prende parte nei primi anni della sua carriera, “guidato” da registi d'eccezione quali Luca Ronconi, Antonio Calenda e <a href="https://arte.sky.it/news/lina-wertmuller-programmi-tv-9-dicembre" target="_blank">Lina Wertmüller</a>.<h2>ROBERTO HERLITZKA OLTRE IL TEATRO</h2>E proprio a Lina Wertmüller si deve l'esordio di Herlitzka nel mondo del cinema, disciplina nella quale debutta nel 1973 con Film d'amore e d'anarchia, seguito qualche anno dopo da Scherzo del destino in agguato dietro l'angolo come un brigante da strada.Ma il ruolo che lo consacra definitivamente agli occhi del grande pubblico, facendogli acquisire una popolarità senza precedenti, è quello indimenticabile di Aldo Moro in Buongiorno notte di <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/04/festival-cannes-film-marco-bellocchio" target="_blank">Marco Bellocchio</a> nel 2003. L'interpretazione dell'ex Presidente del Consiglio sequestrato dalle Brigate Rosse gli vale il David di Donatello e il Nastro d'argento come miglior attore protagonista. Risale invece al 2012 la conquista del Premio Vittorio Gassman per Il rosso e il blu di Giuseppe Piccioni, mentre l'anno seguente fa la sua comparsa nel film premio Oscar La Grande Bellezza di <a href="https://arte.sky.it/archivio/2015/08/paolo-sorrentino-serie-tv-papa-jude-law-diane-keaton" target="_blank">Paolo Sorrentino</a>.

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