In Abruzzo tre giorni dedicati alla performance, alla danza e al teatro

Danza, performance, musica e teatro sono protagonisti della quarta edizione di <a href="https://arte.sky.it/news/performative-festival-maxxi-aquila" target="_blank">Performative 04</a>, il festival internazionale che prende piede all’Aquila dal 12 al 14 settembre. Promossa dal <a href="https://arte.sky.it/news/maxxi-aquila-installazione-atelier-remoto" target="_blank">MAXXI L’Aquila</a>, in collaborazione con l’<a href="https://arte.sky.it/foto/festival-performative-2022-laquila" target="_blank">Accademia di Belle Arti della città</a>, la manifestazione anima il capoluogo abruzzese con oltre venti spettacoli di artisti, performer, danzatori e musicisti di fama internazionale. Sono numerosi gli spazi coinvolti nel progetto, disseminati su tutto il territorio: dalle sale di Palazzo Ardinghelli (sede del museo MAXXI), alla Fontana delle 99 Cannelle, dal Parco del Forte Spagnolo alla Sala lignea di Palazzetto dei Nobili, dagli spazi della sede dell’Accademia progettata da <a href="https://arte.sky.it/archivio/2016/05/paolo-portoghesi-dona-il-suo-archivio-al-maxxi-di-roma-architettura" target="_blank">Paolo Portoghesi </a>alla piazza dell’Auditorium del Parco firmato da<a href="https://arte.sky.it/news/renzo-piano-programmi-tv-14-settembre" target="_blank"> Renzo Piano</a>.<h2>IL PROGRAMMA DI "PERFORMATIVE 04" ALL’AQUILA</h2>Con la curatela di Chiara Bertini, Fanny Borel, Anne Palopoli e Donatella Saroli dell’ufficio curatoriale del MAXXI L’Aquila, ed Elena Bellantoni e Silvano Manganaro (docenti dell’Accademia di Belle Arti dell’Aquila), la programmazione si apre con lo spettacolo Wo-Man, Animale di Amala Dianor e Melting Pot di Marco Torrice, un laboratorio che coinvolgerà il pubblico in una sessione di improvvisazione collettiva. È un’azione collaborativa anche quella proposta da Le classique c’est chic! di Anna Basti, che offre una lezione di danza classica aperta a tutti (e a ogni livello di preparazione). Sono invece due i progetti espositivi visitabili durante i giorni della kermesse: nelle sale di Palazzo Ardinghelli trova spazio la mostra Architetture e città nel Corno d’Africa. Un patrimonio condiviso, una riflessione sul processo di decolonizzazione del patrimonio architettonico in Etiopia, Eritrea e Somalia a cura del MAXXI Architettura, con Andrea Mantovano. Nella project room dello stesso edificio, i visitatori potranno anche scoprire l’opera di Lorenzo Senni, dal titolo Windows to Look In.<h2>LA COLLABORAZIONE TRA IL MAXXI E L’ACCADEMIA DI BELLE ARTI DELL’AQUILA</h2>Gli studenti dell’Accademia di Belle Arti dell’Aquila, insieme ai colleghi dell’École Supérieure d’Art Annecy-Alpes, collaborano insieme a Lucia Bricco e Myriam Laplante a Collezione impermanente: a ogni partecipante sarà proposto di dare vita a un'immagine, una visione soggettiva per un futuro migliore. Spazio anche alla musica con L’Eternità, nuovo progetto di Alix Boillot. Infine non mancheranno i talk e le attesissime “conformance”, ovvero il fortunato format delle conferenze che coinvolgono gli autori in azioni performative (come nel caso di Profittevoli esempi di vizio e di virtù, lo spettacolo di stand up poetry dello scrittore <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/05/festival-dei-matti-venezia" target="_blank">Tiziano Scarpa</a>).[Immagine in apertura: Performative04. Wo-man, Amala Dianor. Ph Romain Tissot]

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Anche un omaggio a Rebecca Horn tra le novità di Luci d'Artista a Torino

Francesco Casorati, Luigi Mainolfi, <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/10/mostra-giulio-paolini-fondazione-carriero-milano" target="_blank">Giulio Paolini</a>, <a href="https://arte.sky.it/archivio/2017/12/allo-yorkshire-sculpture-park-con-alfredo-jaar-e-ai-weiwei" target="_blank">Alfredo Jaar</a>, <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-arte-numero-aosta" target="_blank">Joseph Kosuth</a>, <a href="https://arte.sky.it/archivio/2017/04/la-particolare-natura-di-piero-gilardi-protagonista-al-maxxi" target="_blank">Piero Gilardi</a>, <a href="https://arte.sky.it/news/arte-povera-programmi-tv-28-novembre" target="_blank">Gilberto Zorio</a>, <a href="https://arte.sky.it/news/mario-merz-mostra-torino" target="_blank">Mario Merz</a>, <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/04/mostra-daniel-buren-mirador-lago-iseo" target="_blank">Daniel Buren</a>: nel corso degli ultimi tre decenni, alcuni dei più grandi artisti della scena creativa italiana e internazionale hanno partecipato all’iniziativa<a href="https://arte.sky.it/news/torino-luci-artista-25-anni" target="_blank"> Luci d’Artista</a>, nata a Torino nel 1988 per volere dell’assessore Fiorenzo Alfieri. L’idea alla base della manifestazione, pioniera nel suo ambito e poi presa d’esempio in tutto il mondo, è quella di portare l’arte nelle strade, restituendola alla comunità: il risultato è un percorso espositivo “a cielo aperto”, che accende le vie della città con installazioni luminose capaci di arrivare al vasto pubblico.<h2>LE OPERE DI LUIGI ONTANI E ANDREAS ANGELIDAKIS PER "LUCI D'ARTISTA" A TORINO</h2>La 27esima edizione si prepara a inaugurare due nuove opere, selezionate da un comitato d’eccezione composto da Chiara Bertola, direttrice della <a href="https://arte.sky.it/news/riqualificazione-gam-torino-chiara-bertola" target="_blank">GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea </a>di Torino; Francesco Manacorda, direttore del <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-natura-mutual-aid-castello-rivoli" target="_blank">Castello di Rivoli – Museo d’Arte Contemporanea</a>; e Antonio Grulli, curatore della rassegna. Il primo dei due nuovi lavori che illumineranno le strade torinesi (dal 25 ottobre al 12 gennaio 2025) è firmato dal grande<a href="https://arte.sky.it/news/mostra-emotions-chiostro-del-bramante-roma" target="_blank"> Luigi Ontani</a>. L'artista si afferma negli anni Settanta grazie ai suoi tableaux vivants, fotografie o performance in cui allestisce delle scene surreali, dove lui stesso si presenta mascherato, interpretando personaggi allegorici (come <a href="https://arte.sky.it/news/libro-pinocchio-matteo-calanna" target="_blank">Pinocchio</a>, Dante, San Sebastiano o Bacco). Oggi ottantenne, Ontani presenta Scia’Mano: un’opera che fa riferimento al suo lavoro su figure, immagini e concetti universali, in un tributo alla dimensione magica della città. La seconda installazione, VR Man dell’artista greco Andreas Angelidakis, rimanda all’iconografia classica della scultura greca e romana, indagando la pratica atletica come disciplina indissolubile dall’attività intellettuale e spirituale.<h2>L’OMAGGIO A REBECCA HORN</h2>A pochi giorni dalla scomparsa di <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/06/mostra-rebecca-horn-metz-basilea" target="_blank">Rebecca Horn</a>, iconica artista tedesca che si è spenta a ottant'anni lo scorso 6 settembre, Luci d’Artista la ricorda accendendo, fino a domenica 15 settembre, la sua opera luminosa. È infatti nel 1999 che l’artista ha realizzato Piccoli Spiriti Blu, installata sul Monte dei Cappuccini: l’opera, restaurata nel 2022, è una delle più amate e rappresentative della manifestazione, e la sua "accensione" vuole essere un tributo da parte della città alla sua eredità artista, che continuerà a risplendere per sempre. Esponente della scena artistica femminista degli anni Sessanta nell’ambito della <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-body-art-orlan-tolosa" target="_blank">body art</a>, Rebecca Horn è stata una delle figure più influenti e visionarie del panorama artistico contemporaneo. Nel corso della sua prolifica carriera ha indagato il corpo e i suoi confini attraverso la performance, ma anche con sculture cinetiche e installazioni che hanno superato le sovrastrutture e le convenzioni del "fare artistico" contemporaneo.[Immagine in apertura: Rebecca Horn, Piccoli spiriti blu. Opera permanente -Monte dei Cappuccini. Photo Gianluca Minuto]

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