"Pinocchio": in libreria l'irresistibile versione a fumetti del classico di Collodi

<p>Una delle versioni più iconiche del celebre libro di <a href="https://arte.sky.it/news/pinocchio-mostra-milano-adi-design-museum" target="_blank">Carlo Collodi</a>, capolavoro della letteratura per l’infanzia, approda finalmente in libreria: l'adattamento a fumetti di <a href="https://arte.sky.it/news/libro-pinocchio-matteo-calanna" target="_blank"><em>Pinocchio </em></a>realizzato da Luciano Bottaro nel 1981 per <em>Il Giornalino</em> è stato infatti pubblicato per la prima volta in una nuova edizione in volume con copertina rigida (nell'immagine in apertura un dettaglio della copertina). </p><p>La storia editoriale di quest’opera è piuttosto inusuale: nonostante il successo riscosso all'epoca, infatti, il fumetto non è mai stato stampato in volume in Italia, se non in un'edizione limitata per gli abbonati de <em>Il Giornalino</em> nel 1995, a cui fece seguito una “artist edition” creata per il mercato francese due anni fa. La pubblicazione, disponibile nelle librerie italiane da pochi giorni, presenta una nuova e accurata colorazione, ricreata in base alle istruzioni lasciate dallo stesso Bottaro, scomparso nel 2006 all’età di 75 anni.</p><h2>LA VERSIONE A FUMETTI DEL CAPOLAVORO DI COLLODI</h2><p>Realizzato dal celebre fumettista ligure nel pieno della sua maturità artistica, il <em>Pinocchio </em>di Bottaro è caratterizzato da un segno grafico che mescola con sapienza elementi geometrici e decorativi, attraverso cui l'autore reinterpreta il mondo del mitico burattino con grande creatività, senza legarsi troppo alla classica iconografia dell’opera di Collodi. Da tale rilettura emerge un fumetto vivido, caratterizzato da un'atmosfera onirica e fiabesca, ricco di paesaggi e creature fantastiche disegnate con tratti decisi, colori pastello e tinte prive di sfumature. L’adattamento pone chiaramente sotto i riflettori il burattino protagonista di mille avventure: un Pinocchio che la scrittrice e giornalista <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/04/pina-bausch-e-la-danza-la-sua-vita-un-libro-illustrato" target="_blank">Beatrice Masini</a>, autrice dell’introduzione all’opera, definisce “<em>spavaldo, chiassoso, burlone, pronto a gettarsi da un’avventura all’altra, a voltare pagina di continuo, mai fermo, mai domo</em>”.</p><h2>IL RITORNO DI UN CLASSICO: IL “PINOCCHIO” DI BOTTARO IN LIBRERIA</h2><p>La versione di <em>Pinocchio </em>pubblicata da <a href="https://arte.sky.it/news/fumetto-kurt-cobain-tuono-pettinato " target="_blank">Rizzoli Lizard</a> arriva in libreria in un momento di riscoperta e crescente attenzione, in Italia e all’estero, verso un maestro del fumetto umoristico italiano come Luciano Bottaro, confermato dalla recente pubblicazione di una preziosa antologia dedicata a uno dei suoi personaggi più celebri, il pirata Pepito, e dalle numerose ristampe delle avventure realizzate per Disney. Oltre alla storia a fumetti, la nuova edizione del capolavoro di Collodi è impreziosita da contenuti extra come tavole inedite, appunti e bozzetti che illustrano il processo creativo dell'autore.</p>

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L'inedito confronto tra Alberto Giacometti e Giorgio Morandi

<p>Pur rimanendo distanti, <a href="https://arte.sky.it/news/libro-lettere-alberto-giacometti" target="_blank">Alberto Giacometti</a> e <a href="https://arte.sky.it/news/giorgio-morandi-mostra-new-york" target="_blank">Giorgio Morandi</a> hanno entrambi esplorato nuove dimensioni artistiche senza mai abbandonare la loro identità. Nonostante non si siano mai incontrati, le loro opere condividono una profonda connessione, caratterizzata da un percorso e una sensibilità affini. Entrambi hanno fatto dei loro atelier luoghi di continua ricerca e riflessione: per Morandi, l’atelier di via Fondazza a Bologna rappresenta un rifugio creativo, mentre per Giacometti la rue Hippolyte-Maindron nella Ville Lumière diventa il palcoscenico per la sua espressione artistica. </p><p>Allestita fino al 2 marzo 2025 all’Institut Giacometti di Parigi, la mostra <em>Giacometti / Morandi. Moments immobiles</em> permette al visitatore di approfondire il confronto tra questi due grandi maestri del Novecento.</p><h2>A PARIGI IL CONFRONTO TRA MORANDI E GIACOMETTI</h2><p>La retrospettiva invita a riflettere sulle modalità attraverso cui le esperienze quotidiane e i legami con oggetti e figure familiari abbiano influenzato le opere dei due artisti e contribuito alla loro ricerca dell’essenziale. La vita contemplativa di Morandi a Bologna, ad esempio, insieme alle sue estati trascorse a Grizzana, alimentò la sua passione per la natura morta, in cui espresse una vivace interazione con gli oggetti.</p><p>Al contrario, Giacometti, sebbene profondamente radicato a Parigi, mantenne un legame profondo con le sue origini svizzere, ricorrendo a figure familiari come la moglie Annette e il fratello Diego quali soggetti principali della sua arte. Entrambi gli artisti, con una predilezione per i temi universali, trovarono nei loro lavori un modo per esprimere la condizione umana, dando vita a forme che superano le tensioni tra figurazione e astrazione, per abbracciare invece la complessità del reale.</p><h2>GIORGIO MORANDI E ALBERTO GIACOMETTI: IL PERCORSO ESPOSITIVO</h2><p>La mostra raccoglie opere dalla <a href="https://arte.sky.it/news/giacometti-museo-scuola-parigi" target="_blank">Fondazione Giacometti</a> e prestiti dal <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-bologna-fotografie-giorgio-morandi" target="_blank">Museo Morandi </a>di Bologna, creando un itinerario cronologico che attraversa le carriere di entrambi gli artisti, dal 1913 fino al 1965. Il percorso espositivo si articola in quattro capitoli: quello dedicato agli anni della pittura in atelier, un luogo nevralgico per la produzione artistica di entrambi; la sezione in cui si approfondisce il ruolo dei legami familiari, protagonisti di numerose opere; il capitolo che riunisce le esperienze dei due artisti sulla scia delle avanguardie (i dipinti "metafisici" di Giorgio Morandi, affini a <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/10/al-palazzo-reale-di-milano-e-protagonista-carlo-carra" target="_blank">Carlo Carrà</a> e <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-giorgio-de-chirico-metafisica-conegliano" target="_blank">Giorgio De Chirico</a>, e il periodo surrealista di Giacometti); e infine la rappresentazione del reale, affrontata nelle nature morte da Morandi e dalle sculture della produzione più matura di Giacometti.</p><p>[Immagine in apertura: Giorgio Morandi in his studio. Bologne, 1953 © photo Herbert List / Magnum Photos]</p>

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