Sette <a href="https://arte.sky.it/news/art-of-museum-programmi-tv-18-gennaio" target="_blank">architetture museali internazionali,</a> da poco inaugurate o in procinto di essere inaugurate, sono state selezionate dal Prix Versailles e incluse nella lista 2024 dei musei più belli del mondo. Si tratta della prima volta che il prestigioso premio di architettura contemporanea – giunto quest’anno al suo 10mo anniversario e articolato in più categorie – presenta un’iniziativa di questo genere, intrapresa con l’obiettivo di “sottolineare l'importanza del meravigliarsi”, un’azione che “eleva lo sguardo umano e ci permette di farsi sorprendere”, ha spiegato Jérôme Gouadain, segretario generale del Prix Versailles.<h2>I 7 MUSEI PIÙ BELLI DEL MONDO SECONDO IL PRIX VERSAILLES</h2>L'A4 Art Museum in Cina è uno dei sette musei in lista. Ristrutturato dallo studio parigino Tektonn Architects (che dal 2018 ha sede nella città cinese), si trova a Luxehills, nella periferia della popolosa città di Chengdu, su una piccola collina urbanisticamente ispirata al tradizionale modello di una città toscana. In attesa di essere inaugurato entro la fine del 2024, anche l'attesissimo <a href="https://arte.sky.it/news/museo-egitto-giza" target="_blank">Grand Egyptian Museum di Giza</a> ha conquistato un posto nell'elenco. La struttura – progettata da Heneghan Peng Architects – ha richiesto ben 20 anni di lavori e punta a riflettere tutta l’imponenza e la maestosità delle piramidi. Una volta aperto diventerà il più grande museo egizio del mondo. Tappa quindi a Bhuj, in India, per attraversare lo Smritivan Earthqake Museum, il museo delle catastrofi naturali progettato dall’architetto Rajeev Kathpalia per commemorare le vittime del terremoto di Smritivan. Un tributo restituito con un articolato percorso tra quasi 13mila alberi piantati in 800mila metri quadrati, culminante in un memoriale. Si deve invece al pluripremiato architetto <a href="https://arte.sky.it/news/shigeru-ban-marocco-terremoto" target="_blank">Shigeru Ban</a>, vincitore del prestigioso <a href="https://arte.sky.it/news/pritzker-architecture-prize-riken-yamamoto" target="_blank">Pritzker Prize</a> nel 2014, il Simose Art Museum di Hiroshima, in Giappone. Questo complesso museale è composto da otto gallerie mobili, disposte al di sopra di uno specchio d'acqua, dotate di pareti in vetro colorato che di notte si illuminano.<h2>DALLA CINA ALL’OMAN, PASSANDO PER L'EUROPA</h2>Ispirata all’architettura barocca del suo edificio storico (costruito nel 1686 come palazzo reale e residenza di caccia), l'estensione di Paleis Het Loo ad Apeldoorn, nei Paesi Bassi, è stata affidata a <a href="https://arte.sky.it/news/anversa-fiandre-royal-museum-fine-arts-riapertura" target="_blank">KAAN Architecten</a>. Ricercando una forma di armonia tra presente e passato, lo studio ha progettato una struttura monumentale inondata di luce naturale. La lista dei musei più belli del mondo del 2024 comprende inoltre l’Oman Across Ages Museum: situato nella città <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/06/oman-muscat-nuova-piazza-porto-studio-acme" target="_blank">omanita</a> di Manah, racconta 800 milioni di anni di storia geologica. Si presenta come un edificio dalle linee essenziali ma maestose, sviluppato da Cox Architecture in armonia con le imponenti catene dei Monti Ḥajar che circondano il sito. In lista anche il Polish History Museum di <a href="https://arte.sky.it/foto/edificio-piu-alto-unione-europea-polonia" target="_blank">Varsavia</a>, progettato dallo studio di architettura WXCA, che ha rivestito le facciate con lastre di marmo disposte in strisce orizzontali, ottenendo una stratificazione simbolica grazie all'attenta diversificazione di textures e toni. [Immagine in apertura: Prix Versailles 2024 - Cox Architecture, Oman Across Ages Museum. Crédit photo © Phil Handforth]

Segui su Sky Arte Quali sono i musei più belli del mondo?

Quali sono i musei più belli del mondo? | Sky Arte

Un nuovo hub culturale alla Reggia di Caserta

Il nuovo allestimento del Museo Schifanoia a Ferrara

Le architetture italiane diventate iconiche grazie al cinema

8 maxi sculture di Fernando Botero disseminate per Roma

Scomparso il 15 settembre 2023 a Monaco, all’età di 91 anni, l’artista colombiano <a href="https://arte.sky.it/news/milano-mostra-fernando-botero" target="_blank">Fernando Botero</a> ha lasciato un segno indelebile nella storia dell’arte contemporanea attraverso i suoi dipinti e le sue sculture caratterizzati da figure dalle proporzioni ipertrofiche e gonfie, specchio di una fascinazione per le geometrie essenziali e i volumi pieni. A rendergli omaggio è una mostra diffusa che prende piede, fino al prossimo 1° ottobre, in sei luoghi iconici nel cuore di Roma, grazie a otto sculture monumentali disseminate per la città.<h2>LA MOSTRA DIFFUSA DEDICATA A FERNANDO BOTERO A ROMA</h2>Realizzata dalla <a href="https://arte.sky.it/news/fernando-botero-programmi-tv-19-ottobre" target="_blank">Fernando Botero Foundation</a> e curata dalla figlia dell’artista, Lina Botero, la retrospettiva Botero a Roma segna il primo passo nel lungo percorso di valorizzazione dell’eredità del pittore, che la famiglia e la fondazione si prefissano di portare avanti continuando "a promuovere il suo straordinario talento artistico”, come spiega la curatrice. “L’opera di Fernando Botero”, prosegue Lisa Botero, “è una celebrazione permanente della vita”. Infatti, secondo la visione del padre, “l’arte deve produrre soprattutto piacere”, diventando “un’oasi di gioia nelle difficoltà della vita. Per lui il più grande regalo era vedere il sorriso sul volto di chi apprezzava la sua opera”. E questa “magia” torna finalmente a rivivere grazie al progetto espositivo, che porta il lavoro di Botero nello spazio urbano e lo restituisce alla comunità.<h2>LE OPERE DI FERNANDO BOTERO IN DIALOGO CON LO SPAZIO URBANO</h2>La “passeggiata d’artista” accompagna passo dopo passo i turisti e gli abitanti della Capitale nei punti di interesse nevralgici della città. Disvelandosi gradualmente per le vie del centro storico, il percorso espositivo prende il via dalla scenografica e suggestiva terrazza del Pincio, che si affaccia su Piazza del Popolo, dove troviamo altre due sculture, Adamo ed Eva, poste ai fianchi dell’Obelisco Flaminio. La terza tappa è in via del Corso, dove s’incontra il celeberrimo cavallo, per poi procedere in Piazza San Lorenzo in Lucina, Piazza San Silvestro e Piazza Mignanelli. Dialogando con lo spazio urbano, la rassegna si pone l'obiettivo di “far sì che noi cittadini possiamo riprenderci il tempo per osservare sotto altre prospettive gli spazi meravigliosi di questa città”, unendo “la memoria culturale con le espressioni artistiche attuali”, ha dichiarato l’assessore alla Cultura di Roma, Giulia Silvia Ghia.[Immagine in apertura: crediti Il Cigno GG Edizioni]

Segui su Sky Arte 8 maxi sculture di Fernando Botero disseminate per Roma

8 maxi sculture di Fernando Botero disseminate per Roma | Sky Arte

Bologna ospita l'arte sovversiva di Ai Weiwei

Il docufilm sul rapporto conflittuale fra Picasso e Parigi