Il progetto immersivo che dà vita ai ritratti della National Portrait Gallery di Londra

Fondata nel 2022, l’agenzia londinese <a href="https://arte.sky.it/news/pink-floyd-musica-arte-frameless-londra" target="_blank">Frameless Creative</a>, specializzata nella creazione di esperienze immersive, ha annunciato una storica collaborazione con la National Portrait Gallery. Da questo sodalizio nasce il progetto a lungo termine National Portrait Gallery Unframed, che debutterà con l'esperienza Stories – Brought to Life nel 2025. La mostra immersiva – che sarà presentata al pubblico in anteprima al MediaCity di Salford, il prossimo maggio, per poi andare in tour in tutto il mondo – esplorerà le vite delle persone ritratte nelle opere incluse nella collezione della celebre istituzione; si tratta di personaggi iconici della storia inglese, vissuti dal periodo Tudor fino a oggi.<h2>LA NATIONAL PORTRAIT GALLERY DI LONDRA LANCIA UN PROGETTO DI STORYTELLING DIGITALE</h2>Grazie alla collaborazione con lo studio di produzione digitale Cinesite, le storie dietro i famosi volti ritratti nella galleria prenderanno vita come mai prima d'ora, attraverso proiezioni digitali di alta qualità, effetti visivi in stile hollywoodiano e tecnologia audio all’avanguardia. L'obiettivo è sfruttare il potere della narrazione digitale per avvicinare l'arte a un nuovo pubblico, rispondendo alla richiesta crescente di esperienze innovative e multisensoriali.“Viviamo in un mondo in cambiamento”, ha dichiarato Rich Storton, direttore generale di Frameless Creative; “c'è un reale bisogno di nuove esperienze che contribuiscano a rendere l'arte e la cultura accessibili a nuovi pubblici e, soprattutto, a garantire che istituzioni nazionali come la National Portrait Gallery e le loro incredibili collezioni continuino a essere accessibili e culturalmente significative per le prossime generazioni”.<h2>LA COLLEZIONE DELLA NATIONAL PORTAIT GALLERY DI LONDRA IN VERSIONE IMMERSIVA</h2>L’iniziativa segue la <a href="https://arte.sky.it/news/londra-riapertura-national-portrait-gallery" target="_blank">riapertura della National Portrait Gallery</a>, tornata ad accogliere i visitatori nel 2023 dopo circa tre anni di chiusura per lavori di restauro. Come dimostrato da questa virtuosa collaborazione, il percorso di rinnovamento del celebre museo non si arresta, e anzi prosegue anche attraverso le nuove modalità di storytelling immersivo. "La National Portrait Gallery”, ha dichiarato Rosie Wilson, direttrice del dipartimento Programmes and Partnerships del museo, “si propone di condividere la nostra collezione unica di ritratti con un pubblico il più ampio possibile, e di esplorare le storie umane che modellano la nostra storia e cultura. Questa nuova ed entusiasmante collaborazione con Frameless ci permetterà di portare queste storie fuori dalle mura della galleria".[Immagine in apertura: © National Portrait Gallery, London. Credit: FRAMELESS]

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Il progetto immersivo che dà vita ai ritratti della National Portrait Gallery di Londra | Sky Arte

I maestri della street art si danno appuntamento a Parma

Un’installazione immersiva, sonora e visiva di Gerhard Richter a Roma

Nel corso della sua carriera, <a href="https://arte.sky.it/news/germania-gerhard-richter-mostre" target="_blank">Gerhard Richter</a> ha costantemente ridefinito la pittura, mescolando tecniche e stili, in un dialogo continuo con la modernità. Dagli anni Sessanta utilizzando immagini dei mass media, e negli anni Settanta ingrandendo dettagli dei suoi stessi dipinti, l'artista ha esplorato come il caso possa guidare la creazione artistica. La sua ricerca torna a essere protagonista di una mostra alla <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-gagosian-londra-douglas-gordon" target="_blank">Gagosian Gallery </a>di Roma, nell'ambito della prima esposizione a lui dedicata da una galleria in Italia dal 1983.<h2>LA NUOVA INSTALLAZIONE IMMERSIVA DI GERHARD RICHTER</h2>Al centro della retrospettiva troviamo Tim X b Moving Picture (946-3) Kyoto Version, un’installazione ultimata nel 2024 che offre un’immersione totale nell'universo visivo e sonoro dell’artista. Uno schermo di oltre 7 metri trasmette un film co-creato da Richter e Corinna Belz, accompagnato da una partitura per tromba di Rebecca Saunders, eseguita da Marco Blaauw e Sebastian Schottke. Non è la prima volta che Richter collabora con compositori e musicisti di spicco (tra cui si annoverano anche Arvo Pärt e Steve Reich): spesso, infatti, l’artista ha indagato l’immersività e la multisensorialità trattando il suono come un elemento fisico. Nel caso della mostra romana, nello specifico, troviamo dieci amplificatori ad avvolgere il pubblico in un’atmosfera suggestiva e coinvolgente.<h2>LA MOSTRA DI GERHARD RICHTER IN ITALIA IN DOPO 40 ANNI</h2>L’opera rappresenta il culmine del progetto Strip iniziato da Richter nel 2010. Utilizzando strumenti digitali, l'artista ha scomposto pittoricamente immagini fotografiche, frammentandole in porzioni piccole, poi raddoppiate e specchiate su superfici estese. Questo metodo ha scatenato un turbine di nuove possibilità creative, portando alla creazione degli Strip Paintings, ma anche 	di libri, stampe e persino della Strip-Tower: una scultura monumentale attualmente allestita alla <a href="https://arte.sky.it/news/serpentine-pavilion-2024-londra-minsuk-cho" target="_blank">Serpentine di Londra</a>. La variazione di Kyoto Version espande ulteriormente l'eredità tecnica di Richter, invitando lo spettatore a riflettere sulla relazione tra frammentazione e totalità. La ricerca pluridecennale di Richter apre così le porte a trame visive e narrative inedite, confermando l’artista come un pioniere della multidimensionalità creativa.[Immagine in apertura: Gerhard Richter, Moving Picture (946-3) Kyoto Version, 2019-24 (still). Digital projection (color, sound, 36 min.) © Gerhard Richter 2024 (28102024). Courtesy the artist and Gagosian]

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