Non soltanto Oasis: ecco le reunion più famose della musica

<p>Sarà l’effetto nostalgia o la speranza di riaccendere l’antica fiamma del rock, ma negli ultimi anni diversi gruppi che hanno fatto la storia della musica hanno scelto di accantonare temporaneamente liti e divergenze per suonare di nuovo insieme. </p><p>Il recente caso della reunion degli <a href="https://arte.sky.it/news/oasis-programmi-tv-25-novembre" target="_blank">Oasis</a>, con relativo tour mondiale sold out in poche ore, è solo l’ultimo e più chiacchierato ritorno sulla scena, che va ad aggiungersi ai concerti di beneficienza o ai tour celebrativi organizzati negli ultimi anni da band storiche, ufficialmente sciolte, come <a href="https://arte.sky.it/news/pink-floyd-musica-arte-frameless-londra" target="_blank">Pink Floyd</a>, <a href="https://arte.sky.it/news/poster-colori-storia-rock" target="_blank">Beach Boys</a>, <a href="https://arte.sky.it/news/abba-programmi-tv-5-aprile " target="_blank">Abba </a>e molte altre.</p><h2>IL RITORNO DEI FRATELLI GALLAGHER</h2><p>Sono serviti ben quindici anni di tensioni e furiosi litigi prima di vedere i fratelli Noel e <a href="https://arte.sky.it/news/liam-gallagher-programmi-tv-27-dicembre" target="_blank">Liam Gallagher</a> mettere da parte le loro divergenze e impegnarsi nuovamente in un progetto comune. La chiacchieratissima reunion degli Oasis è finalmente realtà, per la gioia di milioni di fan entusiasti. </p><p>Il tour del 2025 prevede quattordici concerti, tutti sold out dopo appena poche ore, e toccherà Cardiff, Londra, Edimburgo, Dublino e Manchester, la città dove la "Oasis-mania" nacque oltre trent’anni fa. Proprio nel 1994 infatti usciva il primo album della rock-band inglese, <em>Definitely Maybe</em>: una ricorrenza che sarà celebrata nel corso degli attesissimi live del prossimo anno.</p><h2>IL "CELEBRATION DAY"DEI LED ZEPPELIN</h2><p>Risale invece al 2007 l’ultima reunion dei <a href="https://arte.sky.it/news/libro-led-zeppelin" target="_blank">Led Zeppelin</a>, un evento unico e indimenticabile, passato alla storia con il nome di <em>Celebration Day</em>. Il grande concerto alla O2 Arena di Londra vide la partecipazione dei membri originali della band: Robert Plant, Jimmy Page e John Paul Jones, accompagnati da Jason Bonham, figlio del defunto batterista John. Da allora i fan del gruppo rock inglese sperano in un nuovo progetto live comune, ma Plant ha sempre escluso ulteriori reunion, preferendo concentrarsi sulla sua attività da solista.</p><h2>L’ULTIMA REUNION DEI PINK FLOYD</h2><p>Il 2 luglio 2005 fu una data storica per tutti gli appassionati dei Pink Floyd: in quell’occasione, infatti, tutti i membri della line-up originale si riappacificarono per prendere parte a uno storico concerto di beneficienza: il <em>Live 8</em>, organizzato da Bob Geldof a Londra. La performance vide salire sul palco per la prima volta dal 1985 tutti insieme <a href="https://arte.sky.it/news/programmi-tv-10-aprile-roger-waters-the-wall" target="_blank">Roger Waters</a>, David Gilmour, Nick Mason e Richard Wright, che suonarono brani iconici come <em>Breathe </em>e <em>Wish You Were Here</em>, dedicata al compianto <a href="https://arte.sky.it/news/libro-musica-rock-padalino" target="_blank">Syd Barrett</a>. Purtroppo, la morte di Wright tre anni più tardi ha reso questa reunion l'ultima possibile per una delle band che hanno fatto la storia della musica.</p><h2>IL TOUR DEI BEACH BOYS PER FESTEGGIARE I 50 ANNI DEL GRUPPO</h2><p>Oltre alle tante band che sono tornate a suonare insieme per motivi di beneficienza, ce ne sono altre che hanno scelto di festeggiare una ricorrenza importante organizzando una storica reunion: è il caso dei Beach Boys, che nel 2012 ricomposero la formazione originale, con Brian Wilson, Mike Love, Al Jardine, David Marks e Bruce Johnston, per celebrare il 50esimo anniversario dalla fondazione del gruppo con un tour mondiale e un nuovo disco. Nonostante le tensioni interne, la band riuscì a regalare ai fan un'esperienza unica e nostalgica, facendo rivivere per un breve periodo l’epoca d'oro del surf rock.</p><h2>L’ATTESO RITORNO DELLE SPICE GIRLS</h2><p>Era il 1994 quando una pop-band composta da sole ragazze divenne in breve tempo uno dei gruppi più famosi del pianeta: da allora le <a href="https://arte.sky.it/news/spice-girls-francobolli-royal-mail " target="_blank">Spice Girls </a>si sono riunite più volte nel corso degli anni. L’ultima apparizione delle “ragazze terribili” della musica mondiale risale però ad oltre dodici anni fa, quando salirono insieme sul palco della cerimonia di chiusura delle Olimpiadi del 2012 a Londra. Da diversi anni però, gira ciclicamente voce di un possibile tour delle cinque Spice Girls di nuovo insieme, nella formazione originaria. Quanto durerà ancora l'attesa?</p><h2>DAI GENESIS AI THE SMITHS: LE VOCI SU ALTRE "POSSIBILI" REUNION</h2><p>La pressione dei fan sui social ha spinto nel recente passato molti altri gruppi a prendere in considerazione la possibilità di suonare nuovamente insieme, nonostante le mille divergenze maturate in passato e l’inesorabile scorrere del tempo. È il caso dei <a href="https://arte.sky.it/news/programmi-tv-11-agosto-genesis" target="_blank">Genesis</a>, storica band progressive rock, e degli alfieri del pop scandinavo, gli Abba. Ma c’è anche chi, a quanto pare, è pronto a rinunciare a incassi milionari pur di non riappacificarsi con gli “amici” di un tempo: è il caso di Johnny Marr, storico chitarrista del gruppo inglese The Smiths, che avrebbe rinunciato a un contratto da oltre 100 milioni di dollari pur di non impegnarsi in un tour mondiale con l’ex sodale, il cantante Morrissey.</p><p>[Immagine in apertura: foto di Nainoa Shizuru su Unsplash]</p>

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Oltre 100 opere di Henri de Toulouse-Lautrec in mostra a Parma

<p>Nel corso della sua breve esistenza, devastata da una serie di patologie congenite (in particolare dalla picnodisostosi, malattia che determina un’acuta fragilità ossea), oltre che dalla sifilide e dall’alcolismo, <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-toulouse-lautrec-torino-mastio-cittadella" target="_blank">Henri de Toulouse-Lautrec</a> ha prodotto alcuni dei più intensi capolavori dell’Ottocento. </p><p>Nato nel 1864 ad Albi, in Francia, l’artista si afferma rapidamente nell’ambiente parigino con uno stile originale, squisitamente grafico, influenzato da <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-edgar-degas-palazzo-parma" target="_blank">Edgar Degas</a> eppure quasi più affine all’Espressionismo che alla ricerca degli impressionisti.</p><h2>LA MOSTRA DI HENRI DE TOULOUSE-LAUTREC A PARMA</h2><p>Dando voce alle categorie più marginalizzate della società, il pittore trovava ispirazione nel pubblico dei locali di Montmartre e nel mondo del circo: non è un caso che la mostra allestita dal 7 settembre al 12 gennaio 2025 al <a href="https://arte.sky.it/mostre-eventi/mostra-edgar-degas-parma-palazzo-dalla-rosa-prati" target="_blank">Palazzo Dalla Rosa Prati di Parma</a>, perciò, sia dedicata proprio a questi temi nevralgici della sua produzione. </p><p>A cura di Joan Abelló, e inserita nel più ampio <a href="https://arte.sky.it/news/grandi-mostre-italia-autunno-2024">cartellone di mostre prodotte da Navigare</a>,<em> Henri de Toulouse-Lautrec – Il mondo del circo e di Montmartre </em>ripercorre le passioni dell’artista francese e le atmosfere della <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-belle-epoque-palazzo-bonocore-palermo" target="_blank">Belle Époque</a> parigina, attraverso oltre cento opere tra manifesti, illustrazioni e litografie provenienti da collezioni private spagnole.</p><h2>DAL CIRCO A MONTMARTRE, IL MONDO DI HENRI DE TOULOUSE-LAUTREC</h2><p>Il percorso espositivo si articola in quattro sezioni, a partire dai celebri manifesti e dalle illustrazioni che testimoniano l’attività dell’artista in campo pubblicitario, in cui si distinse al punto da influenzarne gli sviluppi successivi. </p><p>Si passa poi alla rappresentazione dei soggetti femminili e alla serie <em>Elles</em>: un insieme di litografie raffiguranti la vita quotidiana di alcune prostitute nelle case chiuse, di cui l'artista era assiduo frequentatore. Il tragitto di visita prosegue con il tema del circo, a cui la mostra dedica la terza e più ampia sezione, con ben trentanove litografie (opere stampate postume grazie a Maurice Joyant, fraterno amico di Toulouse-Lautrec e suo primo biografo ed esecutore testamentario). </p><p>L’ultima sezione, infine, si concentra sul ritratto, riunendo trentatré litografie realizzate con la tecnica della gomma bicromata (che permette di ottenere il colore ma anche di valorizzare le tracce dell’opera originale): i lavori inclusi in questo "capitolo" espositivo raffigurano uomini e donne della società borghese, artisti, intellettuali e personaggi bizzarri della vita notturna parigina.</p><p>[Immagine in apertura: <em>Donna che si lava</em>, dalla serie <em>Elles</em>, Litografia a cinque colori su papier vélin - Ed. André Sauret, 1952, 20,5x27 cm]</p>

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