A Roma torna il festival dedicato alla musica jazz

La Capitale è pronta ad animarsi con la musica della 48esima edizione del Roma Jazz Festival, in programma dal 1° al 23 novembre con 23 concerti disseminati in tre location: l’<a href="https://arte.sky.it/news/progetto-auditorium-parco-musica-renzo-piano-roma" target="_blank">Auditorium Parco della Musica “Ennio Morricone”</a>, la <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/06/lestate-a-roma-e-anche-casa-del-jazz" target="_blank">Casa del jazz</a> e il Monk. Con il tema Hybrid, la manifestazione si apre sotto il segno delle ibridazioni musicali, culturali e stilistiche presentate da artisti di caratura internazionale provenienti da tutto il mondo. Questo perché, come sottolinea il direttore artistico Mario Ciampà, “il jazz di oggi, e ancor più quello di domani, è frutto della creatività post-globale”.<h2>IL PROGRAMMA DEL "ROMA JAZZ FESTIVAL" 2024</h2>Il Roma Jazz Festival 2024 apre le sue porte il 1° novembre, con l'esibizione della sassofonista americana Lakecia Benjamin, che fonde jazz, R'n'B e funk dal suo ultimo album, Phoenix (un omaggio alla sua città natale, New York, e che racconta di una personale rinascita dopo un drammatico incidente stradale). La continuità fra tradizione e innovazione è garantita dalla partecipazione di artisti di fama mondiale come <a href="https://arte.sky.it/news/bologna-jazz-festival" target="_blank">Pat Metheny</a>, che il 4 novembre delizierà gli ascoltatori con un concerto solista, spaziando tra i brani del suo ultimo lavoro MoonDial e i classici per chitarra acustica.<h2>LA “CULTURA SONORA GLOBALE” AL ROMA JAZZ FESTIVAL</h2>La ricca scaletta del festival include, l'11 novembre, il leggendario sassofonista <a href="https://arte.sky.it/news/libro-jazz-fotografia" target="_blank">Bill Evans</a> con la sua formazione The VansBand All Stars, arricchita da musicisti di calibro come Gary Husband e Felix Pastorius. Nel programma sono inoltre imprescindibili i frammenti di cultura sonora globale: il 19 novembre, il contrabbassista Dave Holland torna, accompagnato dal Crosscurrents Trio, per unire i ritmi del jazz alla musica indiana con Zakir Hussain e Chris Potter. E ancora Famoudou Don Moye, famoso per la sua dedizione al panafricanismo musicale, incanterà il pubblico il 16 novembre insieme al suo Odissey&amp;Legacy Trio. Spazio anche ai giovani, tra cui spicca il sassofonista James Brandon Lewis che, ispirandosi alla leggendaria Mahalia Jackson, si distingue per la sua intensa vocalità e la grande capacità di improvvisazione.<h2>IL TRIBUTO A PINO DANIELE E LA MOSTRA FOTOGRAFICA</h2>Protagoniste di questa edizione anche le artiste donne, tra cui la pianista greca Tania Giannouli, che il 21 novembre, con il suo trio, proporrà un approccio musicale aperto che fonde stili diversi, evocando una realtà globale sempre in evoluzione; la compositrice Rita Marcotulli, che il 20 novembre presenterà Caraviaggianti, un progetto multimediale che intreccia jazz, letteratura e arti visive ispirandosi a <a href="https://arte.sky.it/news/caravaggio-programmi-tv-26-ottobre" target="_blank">Caravaggio</a>; e infine la coinvolgente Nubya Garcia, che il 10 novembre incanterà il pubblico con un'esibizione solista tra jazz, R'n'B, dub e ska. Il festival culminerà il 23 novembre con un emozionante tributo a <a href="https://arte.sky.it/news/programmi-tv-30-dicembre-pino-daniele" target="_blank">Pino Daniele</a>, portato in scena dai musicisti che hanno collaborato con lui (Gigi De Rienzo, Ernesto Vitolo e Agostino Marangolo), offrendo una serata tra nostalgia e celebrazione. Infine una mostra collettiva, intitolata Il jazz e l’energia del sorriso (allestita dal 9 al 24 novembre nello spazio Arte dell’Auditorium), racconterà il mondo della musica attraverso la fotografia.[Immagine in apertura: Tania Giannouli. Foto di Pinelopi Gerasimou]

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Il rapporto tra l’arte e i suoi fruitori è spesso animato da un sentimento contrastante, fatto di attrazione e timore, laddove la paura di non comprendere fino in fondo un’opera può privare l’osservatore di un'esperienza estetica appagante. Il primo libro di Raffaella Arpiani, intitolato Notte di luna con Van Gogh e altri incontri intimi nella storia dell'arte, invita i lettori a superare questo scoglio psicologico, ponendo in risalto il maggior valore di un’esperienza diretta dell’arte rispetto alla sua semplice conoscenza accademica. Il volume, pubblicato di recente da <a href="https://arte.sky.it/foto/tarocchi-leo-ortolani" target="_blank">Feltrinelli </a>nella collana Scintille, impiega un linguaggio semplice e coinvolgente per raccontare i segreti e le <a href="https://arte.sky.it/news/concorso-museo-emozioni" target="_blank">emozioni </a>suscitate da sedici capolavori, da <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/07/la-venere-e-il-david-contemporanei-di-blu-in-uno-spettacolare-murale-a-roma" target="_blank">La Venere di Milo</a> alle tele di <a href="https://arte.sky.it/news/monografia-caravaggio-ecce-homo" target="_blank">Caravaggio </a>e <a href="https://arte.sky.it/news/libro-vincent-van-gogh-arte-ippocampo" target="_blank">Vincent van Gogh</a>, che l’autrice, fin dalla prefazione, vuole mostrare in modo diverso, invitando i lettori “a rallentare e permettere loro, mentre li osserviamo, di raccontarci qualcosa di noi”.<h2>UN VIAGGIO INTROSPETTIVO ATTRAVERSO I CAPOLAVORI DELL'ARTE</h2>Grazie al suo tono espositivo diretto e conciso, Arpiani spiega come osservare un'opera d'arte significhi entrare empaticamente in contatto con la sensibilità dell’artista che l’ha creata, con la sua storia personale e il suo modo di guardare il mondo. Ciò implica andare oltre la mera erudizione o le analisi tecniche ed estetiche, per soffermarsi su quei dettagli e su quelle storie che si celano dietro ogni opera, così da comprendere come i grandi maestri della storia dell’arte siano riusciti a realizzare capolavori apprezzati in epoche e luoghi diversi. Per cogliere i messaggi che un’opera ci trasmette, il saggio invita inoltre i lettori a considerare l'arte come strumento di crescita personale, come uno specchio in grado di riflettere le nostre emozioni. Ripercorrendo le esperienze, i successi e i fallimenti di alcuni dei più grandi artisti della storia, Arpiani descrive come i capolavori possano svolgere un ruolo prezioso, accompagnando il lettore nelle sue sfide quotidiane.<h2>DA YOUTUBE AL LIBRO, L’AMORE DI ARPIANI PER L'ARTE</h2>Nata a Parma cinquantatré anni fa, Raffaella Arpiani è una docente di storia dell’arte, il cui progetto divulgativo online, Arte essenziale, è seguito da migliaia di persone. La sua prima fatica editoriale condivide lo stesso approccio intimo e originale delle sue clip su YouTube, nonché la stessa finalità: avvicinare il pubblico all'arte rendendola un'esperienza realmente accessibile a tutti. Notte di luna con Van Gogh invita dunque i lettori a riscoprire la bellezza e la profondità dell’espressione artistica, per arrivare a "dialogare con l'arte" e permetterle di aiutarci a scoprire nuove sensazioni ed emozioni.[Immagine in apertura: da © Bridgeman Images e © Getty Images. Getty Images: 132702428. Bridgeman: 4620648]

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