Con due nuovi musei Rotterdam sarà una delle mete culturali del 2025

<p>Nell'arco del prossimo decennio, Rotterdam punta ad affermarsi come polo culturale di respiro internazionale grazie a un piano strategico di lunga durata sviluppato dalla Fondazione Droom en Daad, con il sostegno della municipalità locale. Musei, <a href="https://arte.sky.it/news/rotterdam-centro-danza-mad-architects" target="_blank">un centro per la danza</a>, spazi per la musica e la lettura, parchi pubblici rinnovati e opere d'arte appositamente commissionate sono tra gli interventi previsti la città, destinata ad arricchirsi con nuovi spazi culturali. La prima tappa di questa "rivoluzione" è prevista nel 2025 con l'apertura di due musei di grande rilevanza: il Museo Nazionale della Fotografia e il <a href="https://arte.sky.it/news/rotterdam-museo-mad-architects" target="_blank">Fenix Museum of Migration</a>, dedicato al fenomeno della migrazione .</p><h2>NEL 2025 APRE IL MUSEO NAZIONALE DELLA FOTOGRAFIA A ROTTERDAM</h2><p>Un magazzino rinnovato nel centro storico di Rotterdam sarà la “casa” del Museo Nazionale della Fotografia. La nuova sede accoglierà oltre 6,5 milioni di immagini fotografiche, una delle più grandi collezioni al mondo. A partire dalla seconda metà del 2025, la sede museale offrirà al visitatore ampi spazi espositivi, una libreria specializzata, un centro educativo, spazi comunitari, una caffetteria, una camera oscura e un ristorante panoramico. L'edificio sarà inoltre dotato di strutture avanzate per la conservazione della collezione, osservabili attraverso pareti di vetro, permettendo ai visitatori di ammirare i restauratori in azione. Questa acquisizione rappresenta la realizzazione di un sogno per l'istituzione, impegnata da anni a creare uno spazio dinamico e accessibile sotto la guida di Birgit Donker. I visitatori potranno esplorare la storia della fotografia olandese attraverso opere di artisti come Dana Lixenberg ed <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/02/mostra-fotografia-erwin-olaf-olanda" target="_blank">Erwin Olaf</a>, in un contesto che promette di celebrare le storie visive e connettere le persone.</p><h2>FENIX, IL MUSEO SULL’IMMIGRAZIONE DI MAD ARCHITECTS</h2><p>È fissata al 16 maggio 2025 l’inaugurazione del <a href="https://arte.sky.it/news/rotterdam-museo-mad-architects" target="_blank">Fenix</a>, il primo museo al mondo dedicato all'approfondimento dei temi legati alla migrazione attraverso l'arte. Situato in un magazzino storico restaurato nel porto cittadino, Fenix sarà il fulcro della riqualificazione del quartiere di Katendrecht. Progettato dall'architetto Ma Yansong dello studio <a href="https://arte.sky.it/news/installazione-mad-architects-triennale-giappone" target="_blank">MAD Architects</a>, l'edificio museale è contraddistinto all'esterno da una scala a doppia elica che culmina in una piattaforma panoramica, regalando viste spettacolari sul fiume Maas. Il museo ospiterà una collezione d'arte in costante aggiornamento, esponendo opere storiche e contemporanee di artisti internazionali come <a href="https://arte.sky.it/news/straperetana-2024-supernaturale" target="_blank">Francis Alÿs</a> e <a href="https://arte.sky.it/news/steve-mcqueen-programmi-tv-7-novembre" target="_blank">Steve McQueen</a>. Con l'apertura al pubblico, l'esposizione <em>All Directions: Art That Moves You</em> e la mostra <em>The Family of Migrants </em>uniranno arte, documenti storici e racconti personali di migrazione, offrendo nuovi punti di vista su questo fenomeno globale. Tuttavia, la vera forza del progetto risiede nell’aspetto comunitario: il piano terra fungerà infatti da hub per eventi, incontri e attività culinarie, con il proposito di diventare un ambiente aperto e inclusivo.<br /><br />[Immagine in apertura: National Museum of Photography, Rotterdam–Santos Building – front view © Photo Studio Hans Wilschut]</p>

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Un nuovo hub culturale alla Reggia di Caserta

Il nuovo allestimento del Museo Schifanoia a Ferrara

Le architetture italiane diventate iconiche grazie al cinema

Le vicende amorose di Amedeo Modigliani al centro di uno spettacolo teatrale

<p>Intorno alla metà del 1910, il pittore livornese <a href="https://arte.sky.it/foto/amedeo-modigliani-ricerca-segreti-dipinti" target="_blank">Amedeo Modigliani</a> incontra a Parigi <a href="https://arte.sky.it/news/libro-modigliani-biografia" target="_blank">Anna Andréevna Achmátova</a>, giovane donna russa che sarebbe presto diventata una delle più importanti poetesse del Novecento. La loro storia d’amore, passionale e clandestina, si interromperà appena un anno più tardi, ma a tracciarne l’evoluzione e l’impatto artistico sulle vite di entrambi pensa ora una pièce teatrale, dal titolo <em>Tu mi sognavi, io non dormivo</em>. </p><p>Scritto e diretto dal poeta Antonio Nobili, lo spettacolo esordirà il prossimo 25 gennaio sul palco della Sala Teatrale Fabretti di Prato, per poi essere portato in tournée fino alla primavera, con otto date in programma tra Casalgrande, in provincia di Reggio Emilia, Verona, Ascoli Piceno, Forlì e Brescia, dove il 12 aprile è in programma l’ultima replica al Teatro Colonna.</p><h2>LA STORIA D’AMORE TRA DUE ARTISTI NELLA PARIGI DI INIZIO NOVECENTO</h2><p>Ambientato tra i caffè bohémien e gli atelier d'arte parigini dei primi anni Dieci del secolo scorso, lo spettacolo ha per protagonisti due giovani e talentuosi artisti, travolti da un'attrazione irresistibile che li spinge l'uno tra le braccia dell'altra, benché la loro relazione debba restare segreta dal momento che Achmatova è sposata. Un anno dopo il loro primo, fugace incontro, Anna torna nuovamente a Parigi: qui ritrova Modigliani profondamente cambiato, consumato dalla povertà e dalla dipendenza dall’alcol. Sul loro rinnovato legame, apparentemente indissolubile, incombono però le precarie condizioni di salute di <a href="https://arte.sky.it/news/amedeo-modigliani-programmi-tv-30-maggio" target="_blank">Modì </a>che metteranno fine alla loro storia, allontanandoli definitivamente ma lasciando un segno profondo nelle vite di entrambi.</p><h2>LO SPETTACOLO TEATRALE SU MODIGLIANI E ACHMATOVA</h2><p>Le vibranti atmosfere della Parigi della <a href="https://arte.sky.it/news/alphonse-mucha-giovanni-boldini-mostre-2025-ferrara" target="_blank">Belle Époque</a> fanno da sfondo a una liaison tra due giovani artisti, innamorati e inconsapevoli di ciò che il futuro avrebbe loro riservato. Ricreando sul palco il fermento creativo di un luogo e di un momento tanto speciale, lo spettacolo <em>Tu mi sognavi, io non dormivo</em> offre al pubblico un viaggio emozionante tra arte e poesia, esplorando l'amore vissuto da Modigliani e Achamatova tra libertà e trasgressione, povertà e incertezza. La pièce (che vede protagonisti Andrea Carpiceci nel ruolo di Amedeo Modigliani e Virginia Menendez in quello di Anna Achmatova) rende così omaggio alla forza della creatività alimentata dalla passione, invitando gli spettatori a riflettere sull’incredibile capacità dell'amore di superare i confini del tempo per lasciare un segno nella storia dell’arte e della poesia.</p><p>[Immagine in apertura: foto di Art Institute of Chicago su Unsplash]</p>

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La storica Biennale Teatro diretta da Luca Ronconi nel 1975
