A Firenze si restaura San Miniato al Monte (e il cantiere è aperto)

<p>In posizione panoramica, il complesso abbaziale di<a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/09/firenze-per-i-mille-anni-della-basilica-di-san-miniato-uno-spettacolo-deccezione" target="_blank"> San Miniato al Monte</a> a Firenze si appresta a intraprendere un importante processo di valorizzazione. L’intervento di restauro, promosso dall’Agenzia del Demanio e finanziato con oltre 3,6 milioni di euro dal Ministero della Cultura tramite i fondi PNRR, ha come obiettivo la messa in sicurezza e il recupero di uno dei più preziosi esempi di architettura medievale del capoluogo toscano. I lavori, che dureranno meno di un anno, includono la messa in sicurezza sismica, il consolidamento delle coperture, la riparazione delle murature lesionate e il restauro dei marmi policromi della facciata.</p><h2>A FIRENZE IL CANTIERE DI RESTAURO DI SAN MINIATO AL MONTE SARÀ APERTO</h2><p>Per il restauro di San Miniato è stata scelta la formula del “cantiere aperto”, che privilegia la trasparenza e l’accessibilità. Di conseguenza, attraverso i percorsi guidati che verranno predisposti, fedeli e visitatori potranno continuare ad accedere alla basilica: così facendo, potranno seguire in prima persona le operazioni di restauro. Coperture trasparenti sui ponteggi garantiranno la visibilità delle splendide decorazioni della facciata, mentre video-mapping proiettati sui teli offriranno spettacoli di luci. In parallelo, un <a href="www.sanminiatocantiereaperto.it" target="_blank">sito web dedicato</a> offrirà aggiornamenti costanti sull'avanzamento dei lavori, consentendo a studiosi e appassionati di approfondire le tecniche di restauro e di prenotare le visite guidate. Nel suo complesso, l'iniziativa rispecchia un approccio contemporaneo al restauro.</p><h2>IL RESTAURO DI SAN MINIATO AL MONTE</h2><p>Il restauro di San Miniato va infatti oltre la semplice conservazione delle strutture: rappresenta infatti un'opportunità per estendere e consolidare la conoscenza storica, artistica e architettonica del sito. "<em>L’intervento strutturale antisismico sull’Abbazia di San Miniato, volto alla salvaguardia dei suoi elementi architettonici e decorativi di grande valore storico e artistico, preserverà la continuità della sua vita nella città</em>", spiega Alessandra dal Verme, che dirige l'Agenzia del Demanio, sottolineando il rilievo delle risorse tecnologiche, finalizzate anche alla realizzazione del modello digitale della basilica. La Soprintendenza, sotto la guida di Antonella Ranaldi, sottolinea l'importanza del principio del "minimo intervento", che garantisce azioni mirate nonché basate su approfondite analisi delle vulnerabilità esistenti. Il restauro di San Miniato al Monte si preannuncia quindi come un'operazione di recupero, che consentirà parallelamente di esplorare, preservare e diffondere la conoscenza del patrimonio culturale, celebrando la storia del luogo intitolato al martire cristiano del III secolo (che fu il primo martire della città di Firenze).<br /><br />[Immagine in apertura: crediti Agenzia del Demanio]</p>

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Un nuovo hub culturale alla Reggia di Caserta

Il nuovo allestimento del Museo Schifanoia a Ferrara

Le architetture italiane diventate iconiche grazie al cinema

La grande (e discussa) mostra sul Futurismo apre oggi a Roma

<p>Per celebrare l’ottantesimo anniversario dalla morte del poeta <a href="https://arte.sky.it/news/editoria-marinetti-tattilismo" target="_blank">Filippo Tommaso Marinetti</a>, avvenuta il 2 dicembre 1944, la <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-pablo-picasso-galleria-nazionale-roma" target="_blank">Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea</a> di Roma inaugura oggi (3 dicembre) la mostra <em>Il Tempo del Futurismo</em>. Curata da Gabriele Simongini e visitabile fino al 28 febbraio 2025, la retrospettiva indaga la ricerca del celebre autore del <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-futurismo-matera-treviso"><em>Manifesto Futurista</em></a> attraverso una nuova luce: quella del legame tra arte, scienza e tecnologia, oggi più attuale che mai.</p><h2>A ROMA LA MOSTRA CHE CELEBRA IL FUTURISMO</h2><p>Evitando di focalizzarsi esclusivamente sull’impatto estetico e formale del Futurismo, il progetto espositivo esplora come il movimento di Marinetti abbia anticipato le trasformazioni sociali e culturali derivanti dalle scoperte scientifiche e tecnologiche del tempo. Le previsioni futuriste riguardo alla “macchinizzazione dell’umano” e alla “umanizzazione della macchina” – concetti cari a Marinetti e ai suoi seguaci – sembrano infatti porsi come una profezia dell’epoca contemporanea.</p><p>Con circa 350 opere tra quadri, sculture, progetti, disegni, oggetti d’arredo, film e strumenti scientifici d’epoca, il percorso offre una panoramica complessa sull'Avanguardia del primo Novecento, mettendo in luce soprattutto la sua dimensione letteraria attraverso i lavori di Marinetti, ma anche quelli di colleghi quali <a href="https://arte.sky.it/news/giacomo-balla-programmi-tv-12-marzo" target="_blank">Giacomo Balla</a>, Enrico Prampolini e <a href="https://arte.sky.it/news/libro-dipinti-inediti-umberto-boccioni" target="_blank">Umberto Boccioni</a>. Ad arricchire l’esperienza di visita, anche due installazioni site-specific e immersive concepite da Magister Art e Lorenzo Marini.</p><h2>LA RIAPERTURA DI CASA BALLA A ROMA</h2><p>In occasione della retrospettiva, a partire dal 5 dicembre riprendono anche le visite alla <a href="https://arte.sky.it/news/apertura-casa-balla-2022-roma" target="_blank">casa futurista di Giacomo Balla</a>. A cura del <a href="https://arte.sky.it/news/grande-maxxi-roma-rigenerazione-urbana" target="_blank">MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo</a> in collaborazione con la Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Roma, l’iniziativa offre ai visitatori l'opportunità di immergersi nell'universo creativo di Balla, entrando in contatto con il suo spazio intimo e creativo. </p><p>Punto di riferimento per la creatività del primo Novecento, nonché vibrante laboratorio di sperimentazione e riflessione sul futuro dell'arte, la casa, situata in via Oslavia, nel cuore di Roma, non è solo un'abitazione, ma una vera e propria opera d'arte totale dove ogni elemento, dagli arredi agli oggetti, è frutto del genio innovativo del maestro futurista. Per l’occasione sarà esposta anche l'opera <em>Espansione Fiore n.17</em>, che – recentemente entrata a far parte della collezione permanente del MAXXI – tornerà così alla sua collocazione originale, arricchendo ulteriormente l'esperienza dei visitatori.</p><p>[Immagine in apertura: Umberto Boccioni,<em> Cavallo+cavaliere+caseggiato</em>, 1913, olio su tela courtesy Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea, ph. Studio Idini]</p>

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