L'architettura “in movimento” di Santiago Calatrava

Riconosciuto a livello internazionale per la sua abilità nel dare forma a opere architettoniche e infrastrutturali di notevole complessità tecnica, <a href="https://arte.sky.it/foto/santiago-calatrava-chiesa-napoli-capodimonte" target="_blank">Santiago Calatrava</a> ha firmato alcuni dei progetti considerati iconici per la storia dell’architettura contemporanea: dal Complesso sportivo olimpico di Atene al World Trade Center Transportation Hub di New York. Il libro Calatrava. Complete Works 1979–Today ne celebra la straordinaria carriera, raccogliendo in oltre 600 pagine una ricca documentazione fotografica e testuale delle opere più importanti realizzate nel corso di quasi mezzo secolo. Proprio in questi giorni, l’imponente monografia torna nuovamente disponibile in un’edizione aggiornata rispetto alla versione originale del 2018 e include anche i progetti più recenti dell'architetto e ingegnere, così da offrire una panoramica completa dei suoi lavori principali. Il volume sarà presto affiancato da un’edizione da collezione, a tiratura limitata e autografata dallo stesso architetto spagnolo naturalizzato svizzero.<h2>LA MAXI MONOGRAFIA SU SANTIAGO CALATRAVA</h2>Dal <a href="https://arte.sky.it/archivio/2015/12/santiago-calatrava-museo-del-domani-rio-de-janeiro">Museo del Domani</a> di Rio de Janeiro alla Stazione Mediopadana di Reggio Emilia, il volume pubblicato da <a href="https://arte.sky.it/news/libro-case">Taschen </a>documenta mette in luce la forte carica innovatrice delle soluzioni architettoniche e ingegneristiche adottate dall'autore nella sua eclettica produzione. Ogni scheda è accompagnata da un ricco comparto fotografico, nonché da accurate descrizioni che evidenziano tanto le sfide quanto le soluzioni adottate di volta in volta. Muovendosi spesso contro le convenzioni tradizionali, Calatrava progetta le sue opere adottando forme organiche che traggono ispirazione dalla natura, sempre in equilibrio tra stabilità e dinamismo. Un approccio evidenziato dagli schizzi originali ad acquerello raccolti nella monografia, dal quale scaturiscono strutture ed edifici fedeli a uno dei principi più cari al progettista, ossia che “gli edifici devono servire alle persone, non a chi li ha progettati” .<h2>L'ARCHITETTURA SECONDO CALATRAVA</h2>Il libro, curato da <a href="https://arte.sky.it/news/norman-foster-libro-architettura" target="_blank">Philip Jodidio</a>, analizza in maniera approfondita il lavoro di Calatrava, esplorando le influenze artistiche e culturali che hanno plasmato la sua carriera, dal design aerospaziale alle tavole di <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-leonardo-autoritratto-torino" target="_blank">Leonardo da Vinci</a>. Le fotografie e gli schizzi ad acquerello inclusi nella pubblicazione offrono uno sguardo ravvicinato sul processo creativo dell'architetto. Evidenziando il contributo di Calatrava nei campi dell’architettura, dell'ingegneria, della scultura e all'arte, con esiti anche di carattere multidisciplinare, Calatrava. Complete Works 1979–Today rende omaggio alla creatività e alla visione di un maestro della nostra epoca, che ha saputo ridefinire i confini della disciplina architettonica. [Immagine in apertura: courtesy Taschen]

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Una “antibiografia” di Leonardo da Vinci

Il libro della giungla: il grande classico in una nuova versione illustrata

Al via a Roma il festival internazionale di performing arts

Il teatro, la danza e le arti performative sono sempre più protagoniste a Roma, dove <a href="https://arte.sky.it/news/short-theatre-roma-2024" target="_blank">Short Theatre</a>, il festival internazionale dedicato alla creazione contemporanea, torna dal 5 al 15 settembre per la sua 19esima edizione. Con la direzione artistica di Piersandra Di Matteo, che quest’anno giunge alla sua conclusione, la stagione in arrivo riunisce ben cinquanta progetti di quaranta compagnie provenienti da tutto il mondo, che si esibiranno in spettacoli diffusi in tredici diverse location della Capitale (prima fra tutte <a href="https://arte.sky.it/news/arf-festival-2024-roma" target="_blank">La Pelanda – Mattatoio di Roma</a>, e ancora il Teatro India e lo Spazio Rossellini, passando per l’Angelo Mai e il Teatro Cometa Off, con alcune scenografie inaspettate allestite al Cimitero Monumentale Verano e sulle sponde del fiume Tevere).<h2>LA 19ESIMA EDIZIONE DI “SHORT THEATRE” PRENDE IL VIA A ROMA</h2>Con il titolo Viscous Porosity, questa edizione vuole indagare l’interconnessione tra le relazioni umane, naturali e sociali, tematica sempre più emergente nelle teorie e nelle arti contemporanee. Inevitabilmente, la parola chiave è "multidisciplinarietà": la ritroviamo ad esempio nell’approccio della compagnia catalana El Conde de Torrefiel, protagonista di Prisma, focus che ogni anno offre al pubblico l’opportunità di approfondire la produzione artistica di un gruppo internazionale. Con il titolo Twilight Zones, il progetto prevede due lavori site-specific: la soundwalk Cuerpos Celestes al Cimitero del Verano (il 12 e 13 settembre) e l’installazione cinematografica Ultraficción n. 1, sulle sponde del Tevere (il 13 e 14 settembre). E ancora, la compagnia si esibirà nello spettacolo Se respira en el jardín como en un bosque, pensato per essere fruito una persona alla volta al Teatro Cometa Off (dal 5 all’8 settembre). Per concludere, gli artisti saranno coinvolti in una masterclass presso i laboratori di scenografia del Teatro dell’Opera di Roma e in un incontro pubblico alla Real Academia de España en Roma.<h2>LE PERFORMANCE DI “SHORT THEATRE” 2024</h2>Grande attesa anche per Rimini Protokoll, che partecipa alla rassegna con due lavori (il 7 e 8 settembre): negli spazi del Mattatoio prende piede The Walks, una “passeggiata audio” che interpreta il camminare come scenario teatrale, mentre alla Pelanda va in scena Uncanny Valley, in collaborazione con Stefan Kaegi: una performance che vede protagonista un robot umanoide prendere il posto dell'autore, riflettendo sul tema del rapporto tra la copia e l’originale. Il 10 e 11 settembre è il turno della canadese Dana Michel (vincitrice del Leone d'Argento alla Biennale di Venezia 2017), che presenterà in prima nazionale Mike, una performance “long durational” che racconta il ruolo del corpo nella macchina alienante del lavoro contemporaneo.<h2>IL CORPO DIVENTA PROTAGONISTA A LA PELANDA</h2>Nelle sale de La Pelanda, quartier generale della kermesse, andranno in scena il cabaret performativo Cavaliers impurs (Troubled Riders) del duo Antonia Baehr &amp; Latifa Laâbissi (il 5 e 6 settembre) e il primo lavoro corale della giovane Katerina Andreou Bless This Mess, che si interroga sulla confusione come strumento di affermazione, godimento e creatività (il 6 e 7 settembre). È sempre il corpo il protagonista di The Second Body della coreografa franco-polacca Ola Maciejewska che, attraverso l'interazione con una scultura in ghiaccio, riflette sulle modalità con cui essere umano e ambiente si formano reciprocamente (il 7 e 8 settembre). A seguire, l’11 e 12 settembre, va in scena RUSH, una coreografia pensata appositamente per la performer Manon Santkin dalla danese Mette Ingvartsen, che approfondisce le relazioni tra i corpi, gli affetti e le memorie. Per scoprire il programma completo della manifestazione si invita a consultare il <a href="https://www.shorttheatre.org/festival/" target="_blank">sito ufficiale</a>.[Immagine in apertura: Agnese Banti, Speaking cables © Monia Pavoni]

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