
Un nuovo romanzo per conoscere la vita e l’arte di Timo Bortolotti
Letteratura
11 dicembre 2024

Un nuovo romanzo per conoscere la vita e l’arte di Timo Bortolotti
Letteratura
11 dicembre 2024
I tratti biografici salienti e l’opera dello scultore Timo Bortolotti sono al centro di un nuovo volume che ripercorre le tappe fondamentali della sua carriera artistica, inquadrandole nel contesto storico e sociale dell'epoca, tra le due guerre mondiali, il fascismo e l'avvento della modernità.
Dalle cave di porfido della Val Camonica, in Lombardia, ai riconoscimenti internazionali conquistati con le sue opere, frutto di un ingegno creativo che ha scritto un capitolo importante della storia dell’arte italiana del Novecento: è il percorso seguito dallo scultore Timo Bortolotti, la cui vita è ora al centro di un libro intitolato Uno splendido avvenire (nell'immagine in apertura un dettaglio della copertina).
Disponibile a partire dal 13 dicembre, il libro pubblicato dalla casa editrice La Nave di Teseo è stato scritto da Eletta Flocchini, giornalista, scrittrice, docente di Comunicazione Visiva e direttrice artistica della rassegna di arti contemporanee d’ADA - Arte Design Architettura. Il volume, oltre a descrivere sotto forma di romanzo biografico la vita dell’artista, è corredato da un ricco inserto fotografico che testimonia la grande varietà di opere realizzate con diversi materiali, tra cui gesso, terracotta, bronzo e marmo, a riprova della versatilità e della maestria tecnica di Bortolotti.
LO “SPLENDIDO AVVENIRE” DI UNO SCULTORE DEL NOVECENTO
Per dare conto del tortuoso processo di formazione di Bortolotti, l’autrice ne segue la parabola artistica dalla giovinezza, trascorsa tra le cave della Val Camonica gestite dalla sua famiglia, fino allo “splendido avvenire” del titolo, corrispondente ai riconoscimenti e alle importanti committenze ricevute in tutta Europa durante la maturità.
Grazie alle conoscenze tecniche maturate durante i primi anni di esperienza artistica, lo scultore entra in contatto con la tumultuosa scena artistica italiana nel periodo tra le due guerre mondiali, adottando un approccio maggiormente orientato allo stile classico austero che avrebbe contraddistinto l’arte plastica sotto il regime fascista. La sua produzione conserva negli anni alcuni tratti distintivi, legati alla capacità di osservare attentamente e reinterpretare in chiave personale la realtà circostante: grazie all'abilità nel dare forma alle figure umane, Bortolotti ha dato vita a ritratti che indagano con sensibilità unica temi fondamentali e universali come l'infanzia, la famiglia, il lavoro e la fede.
LA SCULTURA DI TIMO BORTOLOTTI TRA REALISMO E SIMBOLISMO
Attraverso una ricostruzione biografica appassionata e rigorosa, l’autrice evidenzia l'originalità e l'intraprendenza del percorso artistico di Bortolotti, contribuendo a far conoscere uno scultore le cui opere, sebbene molto apprezzate all’epoca della loro creazione, sono rimaste in parte “oscurate” dalle successive rivoluzioni dell’arte contemporanea. La pubblicazione di Uno splendido avvenire rappresenta così un’occasione per riscoprire un artista che ha saputo interpretare con sensibilità e talento la propria epoca, lasciando al tempo stesso una significativa eredità artistica per le generazioni future.
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