La gigantesca opera di street art realizzata sulla costa toscana

<p>In un mondo sempre più complesso, dominato da conflitti sociali e politici, per rispondere alle avversità resta essenziale l'atto di custodire e proteggere la bellezza. Questo il messaggio del gigantesco dipinto murale realizzato da Marco “Fine” Galli all’interno del parco della Fratellanza, un’area verde nel cuore del Lido di Camaiore, in provincia di Lucca, sulla costa toscana. Eseguito nell’ambito dello <a href="https://arte.sky.it/news/pisa-street-art-start-attitude" target="_blank"><em>StART Festival</em></a>, con la curatela di <a href="https://arte.sky.it/news/percorso-street-art-toscana" target="_blank">Gian Guido Grassi</a>, l’intervento prende la forma di un dipinto su più livelli, con un'estensione che oltrepassa i 3mila mq.</p><h2>ARTE PUBBLICA PER RIQUALIFICARE UNO SKATE PARK AL LIDO DI CAMAIORE</h2><p>Importante occasione di riqualificazione urbana, l'iniziativa ha reso l'area coinvolta più accogliente e piacevole per la comunità locale. Il campo polivalente è stato rinnovato con nuove tinte, che gli donano un aspetto più vivace e attrattivo, mentre lo skate park ha subito una completa trasformazione, che lo candidata a divenire un punto di riferimento per gli appassionati di questa disciplina. Sono stati rigenerati vialetti e panchine, integrandoli armoniosamente con il contesto e facendoli diventare parte dell’area di gioco. Se osservata dall’alto, l’area rivela il disegno dell’artista nel suo insieme: un ragazzo che cammina, proteggendo nelle proprie mani un fiore che rischia di appassire. Proprio all'elemento botanico l'artista assegna un ruolo chiave, poiché “<em>rappresenta la nostra cultura, il nostro Paese, l’Europa, che sta perdendo i suoi petali, la sua bellezza. Una bellezza che rischia di essere spazzata via dalle guerre. Eppure questa opera non vuole essere pessimista, ma consegnare alle nuove generazioni il futuro del Paese e della nostra cultura</em>”.</p><h2>IN TOSCANA UN'AREA URBANA RIGENERATA DA ARTE E DESIGN</h2><p>Nel complesso l'intervento, oltre al miglioramento delle infrastrutture presenti in loco, ha contribuito a restituire alla comunità uno spazio urbano di aggregazione, fruibile da persone di tutte le età. Un luogo dove sport, relax e socialità si intrecciano, capace di generare nuove opportunità per vivere il territorio in modo dinamico e inclusivo. Come sottolineato dal curatore Gian Guido Grassi, “<em>l’aspetto per noi più interessante è stato quello di rileggere un grande parco nella sua complessità, abbracciando un’intera area urbana e conferendole ulteriori funzionalità</em>”. Il contributo artistico si inserisce infatti in "<em>un’operazione di design architettonico che attraverso l’elemento estetico ha reso un’area polivalente e molto vasta più unitaria, oltre che bella, aggiungendo un altro valore educativo all’intera esperienza che adesso resta fruibile ogni giorno dalla comunità</em>", conclude Grassi.<br /><br />[Immagine in apertura: Credit associazione Start Attitude]</p>

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I maestri della street art si danno appuntamento a Parma

I disegni di Yann Kebbi animano la stazione metropolitana Palais-Royal a Parigi

<p>Dal 2022 l’artista e illustratore parigino <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/02/illustrazione-yann-kebbi-bassotto-new-york" target="_blank">Yann Kebbi </a>documenta l’evoluzione del cantiere dei futuri spazi della Fondation Cartier pour l'art contemporain al Place du Palais Royal, nella capitale francese. Un lavoro portato avanti in coerenza con il suo stile, che combina diverse pratiche come disegno, incisione, collage e fotografia. Commissionati dalla stessa Fondation Cartier in collaborazione con RATP (l’ente pubblico che gestisce i trasporti parigini), i suoi disegni imprimono su carta una fase cruciale quanto temporanea dell’architettura e rendono omaggio al lavoro delle maestranze del settore edile.</p><h2>IL CANTIERE DELLA FONDATION CARTIER NEI DISEGNI DI YANN KEBBI</h2><p>“<em>Mentre traduco i soggetti – spazi, opere, pubblico – con il mio linguaggio visivo, le mie tecniche e micro-narrazioni</em>”, spiega l’artista, “<em>cerco un equilibrio nel disegno tra precisione e movimento, tra abbondanza e radicalità</em>”. E c’è anche una certa dose di ironia nelle sue opere: Yann Kebbi inserisce infatti nei disegni elementi personali o familiari che incorporando la sua "visione del mondo", rimandano alla storia della Fondation Cartier. Ad esempio, il gatto di Agnès Varda, iconica scultura del giardino della fondazione, è qui sostituito dal suo, così come altre opere del fotografo Malick Sidibé o dell’artista James Lee Byars sono state per l'occasione rilette dalla sua creatività.</p><h2>LA METRO DI PARIGI SI ANIMA CON L’ARTE DI YANN KEBBI</h2><p>Intitolato <em>Chantier</em>, questo progetto di Kebbi trova casa nelle nicchie della storica galleria Valois nella stazione metropolitana Palais-Royal – Musée du Louvre, la stessa che servirà come futura "porta di accesso" ai nuovi spazi della fondazione, attesi per il 2025. Esempio significativo dello stile <a href="https://arte.sky.it/news/art-nouveau-week-2024" target="_blank">Art Nouveau</a> che permea l'architettura parigina, la galleria venne inaugurata nel 1919 come spazio commerciale: connetteva i viaggiatori ai grandi magazzini del Louvre e oggi, grazie all’opera di Kebbi, torna in vita. Una forma di arte pubblica che non solo dialoga con gli spazi fisici della città di Parigi, ma si intreccia con le vicende personali di chi transita nella stazione, invitando a scoprire nuove prospettive e a riflettere sul ruolo dell'uomo e della produzione artistica nel contesto urbano contemporaneo.<br /><br />[Immagine in apertura: Vue de l'exposition <em>Chantier</em> dans la galerie Valois à Paris. Photo © Martin Argyroglo]</p>

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I maestri della street art si danno appuntamento a Parma

Ancora novità per la Domus Aurea a Roma

Il lato oscuro di Babbo Natale

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