Thom Yorke torna in Italia con la sua nuova band

Conto alla rovescia per il ritorno in Italia di <a href="https://arte.sky.it/news/the-smile-concerti-italia-thom-yorke" target="_blank">The Smile</a>. La formazione britannica farà tappa nel nostro Paese il prossimo 23 giugno all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, nell’ambito della rassegna musicale estiva Roma Summer Fest. Capitanato da <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-radiohead-kid-a-mnesia" target="_blank">Thom Yorke</a> e Jonny Greenwood, con Tom Skinner alla batteria, il trio britannico ha in programma un’unica imperdibile data sul territorio nazionale, con James Holden come opening act, nella cavea del celebre auditorium romano.
<h2>IL NUOVO ALBUM DI THE SMILE</h2> Dopo l’annuncio di un nuovo disco, risalente allo scorso mese di marzo, e il successivo lancio dei primi due singoli, il gruppo britannico sta per rilasciare il suo secondo album, Wall Of Eyes, che uscirà il 26 gennaio per l’etichetta XL Recordings. Il terzo singolo tratto dal disco, Friend Of A Friend, è disponibile per l’ascolto e il download da ieri, 9 gennaio. Il nuovo brano è inoltre accompagnato da un videoclip diretto da un regista d’eccezione, Paul Thomas Anderson, già autore di numerose collaborazioni con i Radiohead e con Greenwood in particolare, a sua volta autore delle colonne sonore dei più recenti film di Anderson. L’anteprima esclusiva del video sarà presentata al pubblico italiano in audio surround il 20 gennaio, nel corso di un evento speciale organizzato dalla <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-wes-anderson-fondazione-prada-milano" target="_blank">Fondazione Prada</a> presso il Cinema Godard di Milano.
<h2>LA SPERIMENTAZIONE MUSICALE DI THOM YORKE</h2> Fondato nel 2021 come progetto parallelo dei due componenti dei Radiohead e prodotto da Nigel Godrich, già supervisore artistico della band di Oxford, The Smile prosegue idealmente l’opera di sperimentazione e ricerca musicale che da sempre caratterizza i lavori di Yorke e Greenwood. Traendo ispirazione da una miriade di generi che spaziano dal post punk al progressive, passando per l’afrobeat e le influenze psichedeliche, la musica del trio britannico ha ricevuto il plauso della critica in occasione dell’uscita di A Light for Attracting Attention, il loro primo album, raccogliendo recensioni entusiaste anche con i primi singoli del secondo disco.

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Mancano poco più di due settimane alla chiusura di Best in Show: Pets in Contemporary Photography, l’esposizione di ritratti fotografici che rende omaggio alla presenza nelle nostre vite degli animali domestici. Organizzata nella sede newyorkese di <a href="https://arte.sky.it/news/fotografiska-berlino-miami-shanghai" target="_blank">Fotografiska</a>, il prestigioso centro dedicato all’arte fotografica contemporanea, nato in Svezia e presente con i suoi atelier in diverse città del mondo, la mostra raccoglie gli scatti di venticinque importanti artisti di fama internazionale, offrendo una prospettiva inedita, ironica e profonda su ciò che rappresentano gli animali domestici nella società di oggi.
<h2>IL RAPPORTO FRA UOMO E ANIMALI IN MOSTRA</h2> Che abbiano per oggetto animali con zampe, ali o piume, gli scatti di questa straordinaria esposizione (visitabile fino al 27 gennaio) mirano a rendere omaggio ai nostri compagni più fedeli, esplorando la loro costante presenza nell'arte occidentale e nella cultura popolare. Dall'affettuoso legame fra cuccioli e padroni alla loro rappresentazione come status symbol, amici, parenti e persino opere d'arte, la mostra evidenzia in modo inedito l’importanza degli animali da compagnia nella nostra società e il processo di inevitabile antropomorfizzazione che ne consegue. Nel loro insieme, queste fotografie contribuiscono così a dipingere un ritratto articolato del rapporto fra esseri umani e animali domestici, un legame nato alla fine dell’ultima era glaciale, oltre 14mila anni fa.
<h2>GLI ARTISTI IN MOSTRA AL FOTOGRAFISKA</h2> Tra i numerosi artisti che partecipano al progetto vale la pena citare William Wegman, noto per i ritratti ironici dei suoi Weimaraner, e Walter Chandoha, che grazie ai suoi quasi centomila scatti dedicati ai felini domestici si guadagnò il titolo di primo “fotografo professionista di gatti” al mondo. Ideata durante la <a href="https://arte.sky.it/news/libro-street-art-coronavirus" target="_blank">pandemia</a>, un periodo che ha fatto segnare una crescita esponenziale di adozione di animali da compagnia in tutto il mondo, la mostra fotografica si propone di “esplorare il nostro rapporto con gli animali domestici in tutta la sua complessità”, come ricorda Sophie Wright, executive director di Fotografiska New York.
[Immagine in apertura: Henry and Hope © Gerrard Gethings]

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