Sardegna a tempo di jazz con il festival diretto da Paolo Fresu

Nove giorni all'insegna della musica e del ritmo frenetico del jazz “conquistano” la Sardegna: anche quest’estate l’isola si anima grazie alla 37esima edizione di <a href="https://arte.sky.it/news/time-in-jazz-2022-sardegna-paolo-fresu" target="_blank">Time in Jazz</a>, il festival internazionale diretto da Paolo Fresu in programma dall’8 al 16 agosto. Da Arzachena a Banari, passando per Porto Rotondo, San Teodoro, Tempio Pausania, Viddalba e non solo: la rassegna si diffonde in tutto il nord della Sardegna, scegliendo come titolo Love Supreme. Tratto dall’iconico disco di <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/06/ritrovato-dopo-oltre-50-anni-lalbum-perduto-di-john-coltrane" target="_blank">John Coltrane</a>, il tema vuole essere “un inno all'amore universale e alla pace oltre che un'invocazione al Divino che travalica il sacro e aspira a connettere l'afflato creativo con l'ignoto tramite una preghiera laica fatta di suono e melodia, canto e silenzio”, spiega Paolo Fresu.<h2>‌LA 37ESIMA EDIZIONE DI "TIME IN JAZZ"</h2>Il programma prende il via l’8 agosto con il concerto di Roberto Gatto a San Teodoro che, insieme al quintetto composto da Marcello Alulli al sax, Alfonso Santimone al pianoforte, tastiere ed elettronica, Umberto Fiorentino alla chitarra e Pierpaolo Ranieri al basso elettrico, omaggerà la musica di un "mostro sacro" della batteria del jazz, Tony Williams. La serata proseguirà a Porto Rotondo, dove il Teatro all'aperto Mario Ceroli accoglierà la cantautrice e polistrumentista romana Chiara Civello, che si esibirà in uno spettacolo ispirato a un brano della poetessa <a href="https://arte.sky.it/news/todi-festival-teatro-2023" target="_blank">Patrizia Cavalli</a>. Sul “main stage” in Piazza del Popolo, a Berchidda, si susseguiranno, invece, nomi del calibro di <a href="https://arte.sky.it/news/indebito-film-programmi-tv-28-giugno" target="_blank">Vinicio Capossela</a> (l'11 agosto), Kenny Garrett (12 agosto), Frida Bollani Magoni e Theo Croker (13 agosto), e lo stesso Paolo Fresu con il pianista cubano Omar Sosa (14 agosto), solo per citarne alcuni.<h2>IL CONCERTO IN OMAGGIO A FABRIZIO DE ANDRÉ</h2>Tra gli eventi più attesi del festival, il 9 agosto spicca il concerto-omaggio a <a href="https://arte.sky.it/news/fabrizio-de-andre-programmi-tv-18-febbraio" target="_blank">Fabrizio De André</a>, che ha fatto della Sardegna la sua terra d’elezione. Ed è proprio per questo che la serata si terrà in un luogo a dir poco speciale: la sua residenza in terra sarda, a L'Agnata, tra le querce e i lecci delle colline intorno a Tempio Pausania. Con Sailing Faber, dalla Sardegna a Durango, non si renderà omaggio solo al celebre cantautore genovese, ma anche agli artisti che hanno influenzato la sua carriera, come <a href="https://arte.sky.it/news/bob-dylan-dipinto-asta" target="_blank">Bob Dylan</a>, <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/09/album-postumo-inediti-leonard-cohen" target="_blank">Leonard Cohen</a> e Georges Brassens. Ad esibirsi, sarà un cast composto da Scarlet Rivera (violinista americana che collaborò con Bob Dylan), il batterista Rafael Bernardo Gayol (che lavorò Leonard Cohen), il chitarrista Domenico Mariorenzi, i Borderlobo e Neri Marcorè.[Immagine in apertura: Paolo Fresu &amp; Omar Sosa. Foto Roberto Cifarelli]

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Il fascino dell'Antico Egitto in mostra a Forte dei Marmi

Cultura protagonista nell’estate 2024 di <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/06/le-monumentali-sculture-di-helidon-xhixha-a-forte-dei-marmi" target="_blank">Forte dei Marmi</a>, celebre località di villeggiatura sulla riviera toscana, grazie alla mostra <a href="https://arte.sky.it/mostre-eventi/egizi-nilo-forte-dei-marmi" target="_blank">Gli Egizi e i doni del Nilo</a>. Un evento unico che celebra la civiltà millenaria dell'<a href="https://arte.sky.it/news/mostra-antico-egitto-conegliano" target="_blank">antico Egitto</a> attraverso una selezione di oltre venti reperti provenienti dal <a href="https://arte.sky.it/news/progetto-oma-museo-egizio-torino" target="_blank">Museo Egizio</a> di Torino. Visitabile fino al 2 febbraio 2025, l’esposizione allestita nel Fortino Leopoldo I rappresenta un unicum eccezionale: è infatti la sola mostra organizzata fuori dalla sede torinese del celebre museo nell'anno del suo bicentenario. Tra i reperti esposti, vi sono vasi canopi, amuleti e bassorilievi, che coprono un arco temporale di circa 4000 anni, dall'Epoca Predinastica all'età greco-romana. Si tratta di opere pertanto normalmente non visibili al pubblico e, in alcuni casi, mai esposte prima.<h2>LA MOSTRA SUGLI ANTICHI EGIZI IN TOSCANA</h2>Focus tematico della mostra è lo stretto legame che ha unito nei millenni il fiorire della civiltà egizia e l’importanza economica e sociale del <a href="https://arte.sky.it/news/giardino-museo-egizio-torino" target="_blank">fiume Nilo</a>: oltre a fornire risorse vitali come l'acqua e il fertile limo, il grande corso d’acqua ha avuto un ruolo fondamentale nello sviluppo culturale e spirituale dell'antica civiltà, influenzandone molti aspetti della vita quotidiana e della religione. Grazie ai reperti in esposizione, come la maschera funeraria di epoca romana in cartonnage o le statuine provenienti da corredi funebri di dignitari e commercianti del tempo, la mostra apre una finestra sulla visione della vita e della morte presso gli Egizi, illustrando al contempo la complessità della loro cultura funeraria. Le numerose schede infografiche e i pannelli multimediali offrono poi ai visitatori la possibilità di approfondire la conoscenza delle professioni, dei materiali e delle tecniche artistiche maggiormente in uso in Egitto nelle diverse epoche.<h2>L’UNICA MOSTRA DEL MUSEO EGIZIO OLTRE TORINO NEL 2024</h2>L’esposizione Gli Egizi e i doni del Nilo, curata da Paolo Marini e presentata da Fondazione Villa Bertelli e Comune di Forte dei Marmi in collaborazione con il Museo Egizio di Torino, offre una serie di attività didattiche, visite guidate e laboratori per coinvolgere il pubblico di tutte le età. Grazie al rilievo dei reperti esposti e all'approccio multidisciplinare, la mostra si propone come evento culturale di grande interesse per il comune toscano e punta a stimolare l'interesse dei visitatori puntato i riflettori sull'affascinante cultura egizia. [Immagine in apertura: Gli Egizi e i doni del Nilo, veduta della mostra, Fortino Leopoldo I, Forte dei Marmi, 2024. Photo Barbara Cardini]

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