C'è un po' di Tour Eiffel dentro alle medaglie delle Olimpiadi di Parigi

I <a href="https://arte.sky.it/news/parigi-champs-elysees-parco-olimpiadi" target="_blank">Giochi olimpici di Parigi 2024 </a>si preannunciano memorabili, non solo per le prestazioni degli atleti, ma anche per le medaglie che questi riceveranno. Per la prima volta nella storia, infatti, le medaglie della prossima edizione delle Olimpiadi e delle Paralimpiadi conterranno un elemento proveniente da un monumento famoso: la <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/02/tour-eiffel-parigi-restauro" target="_blank">Tour Eiffel</a>. Ogni medaglia avrà incastonato al suo interno un inserto lucido di ferro del peso di 18 grammi: si tratta di frammenti rimossi durante i lavori di rinnovamento della torre, trasformati in esagoni su cui sono incisi i cinque cerchi olimpici. 
<h2>IL PIÙ CELEBRE MONUMENTO DI PARIGI</h2> Costruita in occasione di un'altra grande manifestazione internazionale, l'Esposizione Universale del 1889, la Tour Eiffel rappresenta una parte della storia e dell'identità della Francia. La scelta di inserire un pezzo del monumento nelle medaglie ha un significato simbolico e culturale: “Abbiamo unito il simbolo più rappresentativo dei Giochi, la medaglia, con il simbolo per eccellenza di Parigi e della Francia nel mondo, la Tour Eiffel”, ha infatti spiegato Tony Estanguet, presidente del comitato organizzatore. In attesa della cerimonia d’apertura del 26 luglio, il rapporto fra sport e cultura si conferma elemento centrale di questa edizione delle Olimpiadi, come dimostrano le <a href="https://arte.sky.it/news/parigi-olimpiadi-2024-mostre-sport-francia" target="_blank">numerose mostre e iniziative sul tema</a> in programma in questi mesi nella capitale francese.
<h2>L’ORIGINALE DESIGN DELLE MEDAGLIE OLIMPICHE</h2> Le medaglie di Parigi 2024 si distinguono anche per il loro design, realizzato da Chaumet, storica gioielleria parigina, parte del gruppo luxury LVMH. All’interno della classica forma circolare, con bordi zigrinati, le medaglie presentano al centro un esagono che richiama il profilo geografico della Francia. L’inserto è fissato da rivetti simili ai celebri “chiodi di Parigi” che tengono insieme la Tour Eiffel, e mostra sul fronte il logo della manifestazione. Pochi giorni dopo aver rivelato l’innovativo design sostenibile della torcia olimpica, <a href="https://arte.sky.it/news/olimpiadi-parigi-2024-torcia-design-mathieu-lehanneur" target="_blank">a opera di Mathieu Lehanneur</a>, le Olimpiadi e Paralimpiadi di Parigi 2024 svelano un nuovo elemento iconico destinato a far parlare di sé. [Immagine in apertura: LVMH Medailles et Gouache Or ©Thomas Deschamps]

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I maestri della street art si danno appuntamento a Parma

Torna il festival di Land Art nel deserto arabico

Disseminate tra chilometri e chilometri di sabbia, quindici monumentali e sorprendenti installazioni di artisti provenienti da tutto il mondo danno vita all'attesissima terza edizione di <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-deserto-arabia-saudita" target="_blank">Desert X AlUla</a>. A cura di Maya El Khalil e Marcello Dantas, la <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-deserto-arabia-saudita" target="_blank">kermesse saudita</a> inaugura oggi (9 febbraio), e resta visitabile fino al 23 marzo. Brillando sotto il cielo di AlUla, antichissima e maestosa regione desertica situata nel nord-ovest dell'Arabia Saudita, le opere di alcuni dei più influenti artisti contemporanei dialogano con lo straordinario patrimonio naturalistico del territorio.<h2>15 ARTISTI IN DIALOGO CON IL DESERTO</h2> Il tema scelto per questa edizione è In the Presence of Absence: una riflessione sull’invisibile, non inteso come “mancanza”, ma come manifestazione di ciò che non può essere visto. “Il deserto, spesso percepito come un luogo di vuoto, svela gradualmente i suoi strati intricati di esistenza appena ti ci immergi”, sottolinea Marcello Dantas. “Abbiamo sfidato gli artisti partecipanti a 'Desert X Alula 2024' a modificare la loro prospettiva”, spiega Maya El Khalil, “per incontrare gli aspetti invisibili del luogo con riverenza, sintonizzandosi con le forze, i ritmi e i processi che modellano il paesaggio in modi impercettibili”. Per la prima volta, la manifestazione sarà dislocata in tre diversi siti: nel paesaggio desertico di Wadi AlFann; tra le pietre laviche nere della riserva naturale vulcanica di Harrat Uwayrid; e nell’ambiente urbano di AlManshiyah Plaza.<h2>GLI ARTISTI DI "DESERT X ALULA" 2024</h2> Tra gli artisti in mostra troviamo la sudcoreana <a href="https://arte.sky.it/foto/installazione-kimsooja-cupola-galeries-lafayette-parigi" target="_blank">Kimsooja</a>, che presenta To Breathe, una struttura a spirale che cattura e rifrange la luce del deserto come un prisma ambientale e percorribile, dando vita a giochi impalpabili e iridescenti. Con When I saw my reflection, il messicano Bosco Sodi gioca invece con i pieni e i vuoti della materialità della pietra, interagendo con lo spazio naturale preesistente, mentre il "nostro" <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-giuseppe-penone-roma-galleria-borghese" target="_blank">Giuseppe Penone</a>, in The Logic of the Vegetal – Metamorphosis, utilizza il tronco morto di un albero per riflettere sul ciclo di tutte le forme di vita; spiccano inoltre tra la sabbia le monumentali “torri” di Rana Haddad e Pascal Hachem, composte di centinaia di vasi di terra impilati, che si legano al lavoro artigiano tradizionale locale; infine, il lavoro di <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/02/mostra-tino-sehgal-ogr-torino" target="_blank">Tino Sehgal</a> si concentra sulla relazione tra ambiente e intervento umano attraverso il suono e il movimento. [Immagine in apertura: Kimsooja, To Breathe – AlUla, Desert X AlUla 2024, photo by Lance Gerber, courtesy of The Royal Commission for AlUla]

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