Gli Uffizi si rinnovano: nuovi spazi per maestri fiamminghi e marmi antichi

<p>Da poco insediato alla direzione delle <a href="https://arte.sky.it/news/uffizi-miglior-museo-italiano-mondo" target="_blank">Gallerie degli Uffizi</a> di Firenze, dopo la lunga stagione di <a href="https://arte.sky.it/news/uffizi-firenze-programmi-tv-12-febbraio" target="_blank">Eike Schmidt</a>, Simone Verde ha avviato immediatamente il nuovo corso: prima annunciando <a href="https://arte.sky.it/news/uffizi-firenze-progetti-simone-verde" target="_blank">un programma ambizioso di restauri, riaperture e nuovi progetti</a>, poi inaugurando le sale del rinnovato <a href="https://arte.sky.it/news/apertura-museo-moda-palazzo-pitti-firenze" target="_blank">Museo della Moda e del Costume</a> di Palazzo Pitti. A queste iniziative si aggiunge ora la doppia inaugurazione dei nuovi spazi – quelli dedicati ai maestri fiamminghi e ai marmi antichi – degli Uffizi.</p><h2>IL "NUOVO" GABINETTO DEI MARMI AGLI UFFIZI</h2><p>Nel progetto di riallestimento del museo, ricomposizione delle collezioni e recupero dei più celebri spazi storici, la prima operazione ad essere portata a termine è il restauro del Gabinetto dei Marmi, fedele ricostruzione dell’ambiente dedicato alla collezione medicea di sculture e rilievi romani. Questo spazio torna visibile al pubblico dopo 200 anni, restituendo ai visitatori non solo la preziosa selezione delle più importanti sculture romane della collezione medicea, ma anche la conformazione originale della sale, caratterizzata da una serie di 12 rilievi. Tra le opere qui conservate, spiccano alcune sculture che non venivano esposte da molto tempo: la statuetta raffigurante Menandro seduto (una delle sole tre copie note di questo modello iconografico, elaborato ad Atene nel III secolo a.C.) e il gruppo di Ermafrodito e Pan, una composizione a sua volta di epoca proto-imperiale.</p><h2>LE RINNOVATE SALE DEI MAESTRI FIAMMINGHI</h2><p>Diventano visitabili agli Uffizi anche le nuove sale dedicate alla pittura fiamminga del Quattro e Cinquecento, con capolavori di maestri quali <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-albrecht-durer-trento" target="_blank">Albrecht Dürer</a>, <a href="https://arte.sky.it/news/museo-ospedale-san-giovanni-bruges" target="_blank">Hans Memling</a>, Nicolas Froment e Rogier Van Der Wyeden. Posti al secondo piano dello storico museo, i tre nuovi ambienti sono stati riallestiti per accogliere una selezione di 31 dipinti di scuola nordeuropea. Si tratta di uno dei nuclei pittorici più importanti d’Europa, riunito all’inizio del Novecento dall’allora direttore degli Uffizi Roberto Salvini.</p><h2>CRESCE LA COLLEZIONE PITTORICA DEGLI UFFIZI<span></span></h2><p>Parallelamente, un nuovo capolavoro entra a far parte della collezione del museo fiorentino, trovando "casa" nelle sale dedicate alla pittura del Settecento. Si tratta de<em> Lo sposalizio mistico di Santa Caterina</em>, un grande olio su tavola eseguito dal maestro francese Pierre Subleyras. L'opera è stata acquisita da Verde in occasione della fiera antiquaria TEFAF<span>, a</span> Maastricht.<br /><br />[Immagine in apertura: Ufficio Stampa delle Gallerie degli Uffizi]</p>

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Un nuovo hub culturale alla Reggia di Caserta

Il nuovo allestimento del Museo Schifanoia a Ferrara

Le architetture italiane diventate iconiche grazie al cinema

Nelle Marche la mostra-omaggio all'artista Alberto Garutti

<p>Nato a Galbiate il 18 maggio 1948, <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/07/installazioni-alberto-garutti-ca-corniani-caorle" target="_blank">Alberto Garutti </a>è stato uno dei maggiori esponenti dell’arte pubblica in Italia. Indagando le dinamiche tra arte, spettatore e istituzione, si è rapidamente affermato come una delle figure chiave della scena artistica degli ultimi quarant'anni, portando avanti con dedizione il suo lavoro di insegnante all’<a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/01/architettura-milano-pinacoteca-brera-palazzo-citterio-allestimento" target="_blank">Accademia di Brera di Milano</a>, allo <a href="https://arte.sky.it/news/ucraina-guerra-ricostruzione-iuav-unesco" target="_blank">IUAV di Venezia</a> e al <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-carlo-emilio-gadda-politecnico-milano" target="_blank">Politecnico di Milano</a>. </p><p>Oggi, a poco più di un anno dalla sua scomparsa, avvenuta il 24 giugno 2023, il maestro viene celebrato dalla mostra<em> Caro Alberto. Cartoline per Alberto Garutti</em>, allestita fino al 29 settembre allo Spazio Tempesta di Recanati.</p><h2>UNA MOSTRA NEL RICORDO DI ALBERTO GARUTTI</h2><p>‌A cura di <a href="https://arte.sky.it/archivio/2017/10/artisti-contro-critici-una-partita-di-calcio-accompagna-una-mostra" target="_blank">Giacinto Di Pietrantonio</a>, la retrospettiva nasce da una collaborazione tra gli ex studenti e gli amici dell’artista, che hanno unito le loro forze scegliendo di ricordarlo e rendergli omaggio esponendo una raccolta di centinaia di cartoline-opere a lui idealmente indirizzate. Attraverso parole, poesie, immagini e fotografie, vecchi alunni e colleghi mantengono così viva la memoria di Garutti, “<em>l’artista infinito del paesaggio e delle relazioni</em>”.</p><h2>L’EREDITÀ DI ALBERTO GARUTTI ATTRAVERSO IL TRIBUTO DEI SUOI STUDENTI</h2><p>Noto per il suo modo unico di coinvolgere gli studenti, trattandoli come artisti a tutti gli effetti e stimolandoli a creare e discutere le proprie opere in maniera paritaria, Garutti ha lasciato un segno e un’eredità inestimabile ai giovani che hanno avuto la fortuna di incontrarlo durante il periodo della loro formazione. </p><p>L’esposizione vuole essere un tributo alla sua dedizione all’insegnamento, ricordata attraverso le opere di <a href="https://arte.sky.it/foto/poster-parole-treccani" target="_blank">Ettore Favini</a>, Francesco Fossati, Paola Gaggiotti, Stefania Galegati, Alberto Guidato, Giovanni Kronenberg, <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/07/una-scultura-di-diego-perrone-al-museo-nazionale-romano" target="_blank">Diego Perrone</a>, <a href="https://arte.sky.it/archivio/2015/11/mostra-luca-pozzi-arte-scienza-museo-ettore-fico-torino" target="_blank">Luca Pozzi</a> e molti altri. Al termine della mostra, il materiale esposto sarà raccolto in una scatola-opera collettiva e donato all’Archivio Alberto Garutti.</p><p>[Immagine in apertura: Nada Cingolani,<em> A lezione da Garutti</em>]</p>

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Il docufilm sul rapporto conflittuale fra Picasso e Parigi