Antesignani della videoarte e della cosiddetta “YouTube Generation”, Steina e Woody Vasulka hanno per lungo tempo operato ai margini del mondo dell’arte. Pur essendo stati tra i primi a intuire il potenziale del mezzo del video, come veicolo per le proprie sperimentazioni, non hanno ottenuto il giusto riconoscimento. A loro è dedicato il documentario The Vasulka Effect – I pionieri della videoarte, in onda su Sky Arte giovedì 29 agosto.Con la regia di Hrafnhildur Gunnarsdóttir, la pellicola ripercorre la carriera del duo Vasulka, prendendo in esame anche una questione considerata impellente: come conservare e valorizzare l’archivio delle loro opere multimediali? E chi porterà avanti la loro eredità artistica?

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Si chiama Eiger, come la celebre vetta delle Alpi bernesi, il progetto vincitore del concorso internazionale per il rinnovamento del <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-nabis-kunstmuseum-berna " target="_self">Kunstmuseum</a>, il museo d'arte della città di Berna, in Svizzera. Sviluppato dallo studio Schmidlin Architekten, con sedi a Zurigo e in Engadina, il progetto prevede la realizzazione di un nuovo edificio indipendente, destinato ad accogliere lo storico museo in sostituzione dell’ala che, dopo 40 anni, dovrà essere ristrutturata. Il museo si affaccerà su una nuova piazza, che in base al progetto trasformerà nel prossimo futuro il Kunstmusem in un vivace punto di riferimento pubblico per <a href="https://arte.sky.it/news/berna-mostra-paul-klee-natura" target="_self">Berna</a> e per il suo centro storico, che dal 1983 è <a href="https://arte.sky.it/news/via-appia-patrimonio-unesco" target="_blank">patrimonio mondiale </a>dell’UNESCO.<h2>IL PROGETTO DI RINNOVAMENTO DEL KUNSTMUSEUM DI BERNA</h2>La selezione del progetto vincitore è avvenuta al termine di un concorso internazionale indetto due anni fa, a cui hanno preso parte ben 148 studi di architettura. Il team di Schmidlin Architekten, noto per il suo approccio innovativo e sostenibile nella conversione di edifici storici e già vincitore in patria di un prestigioso riconoscimento per il Muzeum Susch nel 2019, ha convinto la giuria con un progetto che tiene conto dell’importante contesto urbano e storico di Berna. Il focus principale del progetto per il nuovo <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/12/berna-mostra-pittura-svizzera" target="_blank">Kunstmuseum</a> non sarà tanto rivolto all’incremento della superficie espositiva, quanto all’ottimizzazione degli spazi e al rispetto di una serie di condizioni essenziali, come la tutela del patrimonio culturale, la sostenibilità, l’efficienza dei costi e lo sviluppo di una sede museale realmente a misura d’uomo. La nuova struttura sarà infatti caratterizzata da un linguaggio architettonico senza tempo e ben definito, e da “sale spaziose e proporzionate, dedicate all’arte e a una vasta gamma di attività didattiche”, come ha sottolineato la direttrice del museo, Nina Zimmer. Fino al 24 novembre, negli spazi del museo bernese saranno esposti tutti i 39 progetti candidati al concorso.<h2>A BERNA UN NUOVO E MODERNO MUSEO</h2>Uno degli obiettivi del progetto Eiger è la valorizzazione del patrimonio culturale del Kunstmuseum di Berna, la cui collezione racchiude importanti opere realizzate da artisti svizzeri e internazionali, tra cui <a href="https://arte.sky.it/news/archivio-pablo-picasso-digitalizzato" target="_blank">Pablo Picasso</a> e <a href="https://arte.sky.it/news/libro-monografia-piet-mondrian" target="_blank">Piet Mondrian</a>. Il nuovo edificio è stato progettato per integrarsi con la sede storica del museo, risalente al 1879, mantenendo la sua identità separata e rispettando il contesto urbano circostante. Grazie a un nuovo piano per la circolazione stradale nell’area e al generale miglioramento delle condizioni di accessibilità, il Kunstmuseum di Berna punta a imporsi come punto focale e luogo di incontro per tutta la città, promuovendo la sostenibilità e l’inclusione. [Immagine in apertura: Rendering, winning project “Eiger”, view of the terrace facing the Aare © Schmidlin Architekten]

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