L'aeroporto di Birmingham non sarà dedicato a Ozzy Osbourne (come speravano i fan)

“La risposta è no”. Con questa laconica dichiarazione Nick Barton, amministratore delegato dell'aeroporto di Birmingham, ha comunicato che la struttura non cambierà nome in onore del leggendario musicista <a href="https://arte.sky.it/news/2023/museo-musica-ozzy-osbourne-birmingham" target="_blank">Ozzy Osbourne</a>. La controversa decisione spegne definitivamente le speranze di quasi 80mila fan del leggendario musicista, scomparso pochi mesi fa.
Dopo la <a href="https://arte.sky.it/news/2025/morte-ozzy-osbourne-rock" target="_blank">notizia della morte</a> del “Principe delle Tenebre”, lo scorso luglio, una <a href="https://arte.sky.it/news/2025/ozzy-osbourne-petizione-nome-aeroporto-birmingham" target="_blank">petizione popolare</a> su Internet aveva raccolto nel giro di pochi giorni le firme di migliaia di sostenitori, che proponevano di ribattezzare lo scalo britannico in Ozzy Osbourne International. La proposta aveva ricevuto il sostegno di molte personalità, a partire da Kelly Osbourne, figlia dell'artista. Il CEO sostiene però che la conservazione del nome attuale rappresenti un elemento essenziale per i piani di sviluppo dell’aeroporto.
<h2>I MOTIVI DEL MANCATO CAMBIO DI NOME DELL’AEROPORTO DI BIRMINGHAM</h2>
La decisione del consiglio d’amministrazione dello scalo aeroportuale avrebbe dunque una motivazione strategica. Nella sua dichiarazione ufficiale, Barton ha riconosciuto l’impatto culturale di una figura come quella di Ozzy Osbourne, inserendolo accanto a <a href="https://arte.sky.it/news/2022/taccuini-darwin-cambridge-university-library" target="_blank">Charles Darwin</a> e <a href="https://arte.sky.it/news/2022/libro-led-zeppelin" target="_blank">Robert Plant</a> in un “elenco di persone straordinariamente influenti”, nate nell’area di <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/12/banksy-babbo-natale-birmingham-street-art" target="_blank">Birmingham</a>, seconda città più popolosa del Regno Unito.
Per rendere omaggio al musicista, l’aeroporto sta valutando una serie di idee alternative. L’iniziativa più concretamente realizzabile potrebbe essere un grande murale all'interno del terminal. L’opera dovrebbe celebrare Ozzy Osbourne e le altre "grandi personalità della regione" delle West Midlands. Il mancato cambio di denominazione non impedirebbe quindi di onorare il talento del frontman dei <a href="https://arte.sky.it/archivio/2015/05/ozzy-osbourne-black-sabbath-tour-album-addio-2016" target="_blank">Black Sabbath</a> e l’incredibile influenza culturale della sua opera.
<h2>LA NUOVA PROPOSTA: UN MURALE PER OZZY NEL TERMINAL </h2>
Nonostante il rifiuto categorico del CEO, i promotori della petizione hanno recentemente confermato come la campagna per il cambio di nome non si fermerà. Oltre all’incredibile successo riscosso presso i fan, la proposta aveva infatti già ricevuto un sostanziale via libera da parte del consiglio comunale di Birmingham. L’iniziativa ricalca inoltre quanto già accaduto in numerose altre città in tutto il mondo, a partire dalla vicina Liverpool, il cui scalo è intitolato a <a href="https://arte.sky.it/news/2025/lost-weekend-love-story-programmi-tv-10-dicembre" target="_blank">John Lennon</a>.
I sostenitori della ridenominazione, guidati dal primo firmatario Dan Hudson, sottolineano come, grazie all’indiscutibile contributo del “<a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/03/ozzy-osbourne-album-videogioco" target="_blank">Principe delle Tenebre</a>”, Birmingham sia riconosciuta da oltre cinquant’anni come la culla dell'<a href="https://arte.sky.it/archivio/2015/10/fotografo-danese-fotografia-headbanging-concerti-metal" target="_blank">heavy metal</a>. La stessa Kelly Osbourne ha pubblicamente ribadito come il cambio di nome dello scalo avrebbe rappresentato un “incredibile omaggio a Ozzy e all'eredità che ha lasciato".
[Immagine in apertura: Ozzy Osbourne, via Getty Images]

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Il "weekend perduto" di John Lennon e May Pang

Diciotto mesi: tanto è durata la relazione sentimentale tra <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/12/libri-john-lennon-anniversario">John Lennon</a> e la sua assistente personale, May Pang, una ragazza statunitense conosciuta a metà degli anni Settanta. Questo amore breve, ma intenso, ha lasciato un segno profondo sui suoi protagonisti e sulla storia della musica, come racconta il docu-film The lost weekend: a love story, in onda su Sky Arte mercoledì 10 dicembre.
Il titolo della pellicola viene da una definizione, data dallo stesso Lennon, della grande confusione vissuta dall’artista intorno al 1974: un anno e mezzo, che segue lo scioglimento dei <a href="https://arte.sky.it/news/2025/mostra-beatles-brescia">Beatles</a> e la crisi del matrimonio con <a href="https://arte.sky.it/news/2025/yoko-ono-libro-miglietti-fam-shake">Yoko Ono</a>, durante il quale Lennon intreccia una relazione con Pang, all’epoca appena 22enne.
Nonostante il nome, apparentemente poco felice, il "weekend smarrito" è uno dei periodi più significativi per Lennon, a livello sia musicale che personale. La giovane compagna ricopre un ruolo fondamentale in questa fase creativa. In quei diciotto mesi, oltre a pubblicare due album importanti come Walls and Bridges e Mind Games, Lennon esce vincitore da una lunga battaglia con l’alcol e le sostanze stupefacenti e, anche grazie all’aiuto di Pang, ristabilisce un rapporto con suo figlio Julian.
Il documentario offre un ritratto vivace di questa vicenda poco conosciuta, avvalendosi di interviste e filmati inediti. A rendere però questo film una testimonianza unica sulla storia dell’ex Beatle è proprio il racconto dell’intera storia dalla prospettiva di May Pang, una giovane ragazza protagonista di un breve ed eccezionale periodo al fianco di uno degli artisti più importanti del XX secolo.

Segui su Sky Arte John Lennon e il “weekend smarrito”

John Lennon e il “weekend smarrito” | Sky Arte

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