Lo studio AMDL CIRCLE vince il premio Architetto italiano 2025

Con il progetto delle Gallerie d’Italia di Torino, lo studio <a href="https://arte.sky.it/news/2024/mostra-michele-de-lucchi-piacenza-volumnia">AMDL CIRCLE</a>, fondato da <a href="https://arte.sky.it/news/2024/mostra-michele-de-lucchi-piacenza-volumnia">Michele De Lucchi</a>, ha conquistato il titolo di Architetto italiano 2025 assegnato dal Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (CNAPPC). Il progetto, che ha trasformato i sotterranei di Palazzo Turinetti – un tempo spazi tecnici e bancari – in ambienti museali dedicati alla fotografia e alla videoarte, racconta una nuova idea di rigenerazione: non solo recupero fisico, ma rinascita culturale. L’intervento valorizza la materia e la luce come strumenti di memoria, proponendo un percorso espositivo che celebra la stratificazione urbana torinese. La giuria, presieduta dall'architetta messicana Tatiana Bilbao, ha riconosciuto nella proposta la capacità di coniugare rispetto per l’esistente, qualità artigianale e innovazione tecnologica. Accanto al vincitore si collocano le menzioni a BALANCE Architettura, per <a href="https://arte.sky.it/news/2022/superlab-bicocca-milano">Bicocca Superlab a Milano</a>, e a C&P architetti per Hortus Conclusus a Mestre, confermano l’attenzione verso progetti che reinterpretano la città contemporanea come spazio aperto, flessibile e sostenibile.
<h2>ECCO CHI È IL “GIOVANE TALENTO DELL’ARCHITETTURA ITALIANA 2025”</h2>
Il riconoscimento Giovane Talento dell’Architettura italiana 2025 è andato allo studio facchinelli daboit saviane, autore della Nuova Scuola Secondaria di Primo Grado a Puos d’Alpago, in provincia di Belluno. L’opera nasce da un concorso pubblico con l’obiettivo di contrastare lo spopolamento delle aree interne attraverso un’infrastruttura educativa innovativa e aperta alla comunità. L’edificio, caratterizzato da spazi flessibili e materiali circolari, rappresenta un modello di rigenerazione sostenibile e di responsabilità sociale del progetto. La giuria ha premiato la maturità dello studio, la coerenza tra concept e costruzione e l’attenzione al paesaggio alpino come risorsa identitaria. In questa categoria, inoltre due le menzioni espresse dalla giuria: a Casa Larun di zarcola architetti a Tregnago, in provincia di Verona, che si distingue per la sensibilità materica e il recupero delle pietre locali, e a Boccaccio 164, progettato dallo studio FORM-A a Sesto San Giovanni, che rilegge il tema dell’abitare cooperativo come occasione di rigenerazione e coesione urbana.
<h2>L’ARCHITETTURA COME STRUMENTO DI RIGENERAZIONE </h2>
Entrambi i premi, <a href="https://arte.sky.it/news/2024/premio-italiano-architettura-2024-maxxi-triennale">promossi annualmente dal CNAPPC</a>, si confermano un osservatorio privilegiato sulle trasformazioni del territorio italiano. La giuria 2025 ha sottolineato la forte partecipazione di giovani professionisti – circa il 35% delle candidature – e la crescente attenzione verso progetti che interpretano la rigenerazione dell’esistente come chiave per il futuro delle città. “La qualità progettuale è oggi una necessità civile”, ha ribadito il presidente del CNAPPC Massimo Crusi, richiamando il ruolo dell’architettura nel superamento dei disagi sociali e urbani. Per la vicepresidente Alessandra Ferrari, la professione deve farsi carico di una “progettazione rigenerativa e partecipativa”, capace di includere, connettere e redistribuire. Da qui l’urgenza, ribadita dal Consiglio, di una Legge per l’Architettura e il Paesaggio che riconosca il valore pubblico del progetto.
[Immagine in apertura: AMDL CIRCLE, Gallerie d’Italia - Torino. Crediti Marco Tacchini, Luca Rotondo]

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Colosseo, innesti contemporanei nella Basilica di Massenzio

La storia di uno dei templi più spettacolari dell'Egitto

L'anima di Napoli nella pittura di Luigi Gentile

Ha inaugurato lo scorso 31 ottobre negli spazi del <a href="https://arte.sky.it/news/2025/sette-meraviglie-napoli-programmi-tv-4-febbraio" target="_blank">Maschio Angioino</a> la mostra Napolitudine. Il viaggio di Partenope nella pittura di Luigi Gentile, che resterà visitabile fino al prossimo 2 dicembre. Obiettivo della monografica è celebrare l’artista e il suo profondo legame con Napoli attraverso 150 opere, tenendo al tempo stesso a battesimo l'Archivio Luigi Gentile di recente istituzione.
Allestita all'interno dell'Antisala dei Baroni, l’esposizione rientra a pieno titolo nell’ambito di <a href="https://arte.sky.it/news/2024/logo-napoli-2500-anni" target="_blank">Napoli 2500</a>, il programma di eventi culturali organizzato per festeggiare l’importante anniversario della città. Proprio in tale ottica, la scelta di una sede espositiva come il medievale Castel Nuovo porta nel cuore di Napoli la prima retrospettiva organica mai dedicata a Gentile dalla sua morte, avvenuta nel 2022.
<h2>150 OPERE DI GENTILE IN MOSTRA AL MASCHIO ANGIOINO</h2>
Fin dal suo titolo, la mostra punta i riflettori sulla grande varietà di temi e tecniche pittoriche che caratterizza tutta l’arte di Luigi Gentile. Il termine "Napolitudine" esprime infatti una concezione personale e identitaria del legame con la città e con la sua cultura millenaria. Attraverso decine di oli su tela e pastelli, nonché una selezione di dieci ceramiche, il progetto espositivo abbraccia numerosi temi, portando in mostra una vasta selezione di soggetti raffigurati. Dagli scorci urbani alle scene di vita domestica, il corpus di opere ripercorre l’intera evoluzione creativa di un artista che ha saputo conciliare tradizione e avanguardia.
Formatosi artisticamente nel secondo dopoguerra, Gentile non ha mai abbandonato la propria duplice vocazione di medico e artista. Nelle sue opere, l’arte è la risposta immediata a quella che lo stesso artista campano descriveva come “un’urgenza fisica”, che “si acuisce nel momento in cui il pennello intriso di colore tocca la tela”. Attraverso questo approccio così personale, il pittore campano ha dato vita a opere di grande energia, dense di colori essenziali e spesso dominate da un bianco accecante, in uno stile che condensa la grande luminosità dei <a href="https://arte.sky.it/news/2025/mimmo-jodice-napoli-metafisica-programmi-tv-27-luglio" target="_blank">paesaggi mediterranei</a> con la malinconia.
<h2>IL CONCETTO DI "NAPOLITUDINE" NELL'ARTE DI LUIGI GENTILE</h2>
Patrocinata da Regione Campania, Comune e Accademia di Belle Arti di Napoli, la retrospettiva Napolitudine rappresenta il primo evento organizzato con la collaborazione del neonato Archivio Luigi Gentile. La nuova istituzione nasce su iniziativa degli eredi dell’artista al fine di preservare, diffondere e valorizzare il patrimonio creativo di Gentile, che conta migliaia di opere che spaziano dalla pittura a olio all’arte del vetro.
L’evento espositivo è inoltre raccontato da un catalogo, pubblicato dalla casa editrice napoletana Artem. L’opera è introdotta dalle prefazioni firmate dal sindaco della città partenopea, <a href="https://arte.sky.it/news/2023/napoli-arte-contemporanea" target="_blank">Gaetano Manfredi</a>, e da <a href="https://arte.sky.it/news/2023/napoli-museo-enrico-caruso" target="_blank">Laura Valente</a> (direttrice artistica di Napoli 2500), oltre a includere un prezioso saggio critico a opera della curatrice della mostra, Maria Corbi.
[Immagine in apertura: Partenope, 1984]

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