Arte e follia nella nuova mostra su Antonio Ligabue a Lecco

<p>Quante e quali forme può assumere il complesso legame tra disagio psichico ed espressione artistica? Una risposta arriverà presto dalla retrospettiva intitolata <i>Antonio Ligabue e l’arte degli Outsider</i>, che aprirà i battenti il 13 giugno al Palazzo delle Paure di Lecco. La mostra, curata dalla storica e critica d’arte <a href="https://arte.sky.it/news/2023/libro-monografia-van-gogh" target="_blank">Simona Bartolena</a>, presenterà al pubblico circa quaranta dipinti e disegni realizzati da <a href="https://arte.sky.it/news/2024/mostra-antonio-ligabue-bologna" target="_blank">Antonio Ligabue</a>, <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/03/mostra-de-pisis-roma" target="_blank">Filippo de Pisis</a> e altri artisti del Novecento italiano.</p>
<p>A unire le figure di questi importanti esponenti dell’arte contemporanea è l’unicità dei loro percorsi biografici e creativi. Indipendentemente dalla loro formazione in campo artistico, infatti, tutti i protagonisti della rassegna lecchese hanno sperimentato sulla propria pelle il dramma del ricovero in strutture psichiatriche. La mostra in programma nei prossimi mesi punta dunque a offrire una prospettiva ravvicinata sulle storie personali e sulle creazioni di questi artisti, considerati oggi degli “outsider” dell’arte del XX secolo. </p>
<h2><b>IN MOSTRA A LECCO QUARANTA OPERE DI LIGABUE, DE PISIS E ALTRI ARTISTI ITALIANI DEL '900</b></h2>
<p>Il nucleo centrale dell’esposizione sarà costituito da quattordici quadri (due dei quali inediti) firmati da Antonio Ligabue, a delineare un profilo completo dei soggetti d’elezione dell’artista, morto in Emilia-Romagna esattamente sessant’anni fa. Tra questi spiccano tigri e altri animali feroci, i paesaggi rurali della Bassa padana, scene di lavoro nei campi e i suoi celebri autoritratti. Dal corpus di lavori in mostra emerge come l’opera di Ligabue, pur segnata dal disagio psichico che accompagnò il pittore per tutta la sua vita, possa essere oggi rivalutata come appartenente al filone dell’Espressionismo, lontana dalla semplice riduzione ad arte “naif”.</p>
<p>L’intreccio tra creatività e follia verrà approfondito anche attraverso il confronto con le opere di alcune figure di spicco dell’<a href="https://arte.sky.it/mostre-eventi/arte/jean-dubuffet-art-brut-mudec-milano" target="_blank">Art Brut</a> italiana, tra cui <a href="https://arte.sky.it/archivio/2016/12/canemorto-e-carlo-zinelli-in-dialogo-a-catanzaro" target="_blank">Carlo Zinelli</a> e <a href="https://arte.sky.it/archivio/2016/11/milano-al-teatro-dellarte-unopera-ispirata-a-pietro-ghizzardi" target="_blank">Pietro Ghizzardi</a>. Ampio spazio sarà poi dedicato alle ultime opere di Filippo de Pisis, pittore abile nel portare su tela tutto il malessere esistenziale legato alla degenza nella clinica psichiatrica di Brugherio.</p>
<h2><b>UNA RETROSPETTIVA SUL LEGAME TRA ARTE E DISAGIO PSICHICO</b></h2>
<p>Visitabile fino al 2 novembre 2025, la mostra <i>Antonio Ligabue e l’arte degli Outsider </i>raccoglierà un consistente numero di opere realizzate da artisti che hanno vissuto in prima persona l’intricato legame tra espressione creativa e disagio psichico. Alcuni di essi hanno infatti cambiato il proprio percorso artistico durante il ricovero, mentre altri hanno scoperto il proprio talento creativo anche grazie alla reclusione in manicomio.</p>
<p>Pur rientrando a pieno titolo nella categoria degli "outsider" dell’arte, Antonio Ligabue e gli altri protagonisti dell’esposizione in programma al <a href="https://arte.sky.it/mostre-eventi/arte/lecco-milano-anni-60" target="_blank">Palazzo delle Paure</a> hanno saputo esplorare un lato meno celebrato ma ugualmente intenso della creatività, lasciando un segno indelebile nella storia dell’arte italiana dell’ultimo secolo. </p>
<p>[Immagine in apertura: Antonio Ligabue, <i>Leonessa con zebra</i>, 1959 - 1960, olio su tavola di faesite, collezione BPER Banca] </p>


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A Firenze l'arte contemporanea dello scultore britannico Thomas J Price

Primo weekend di apertura per la rinnovata National Gallery di Londra

<p>Forte dei suoi duecento anni di storia, la <a href="https://arte.sky.it/news/2025/concorso-national-gallery-londra" target="_blank">National Gallery di Londra</a> si prepara a scrivere un nuovo capitolo con la riapertura della <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/02/bando-design-architettura-national-gallery-londra" target="_blank">Sainsbury Wing</a>, prevista per sabato 10 maggio. A guidare la trasformazione è stato lo studio newyorkese <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/12/miami-rubell-museum" target="_blank">Selldorf Architects</a>, in collaborazione con gli esperti di conservazione architettonica dello studio Purcell, con un progetto che ha rispettato la complessità del disegno originario del 1991, firmato <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/09/addio-allarchitetto-robert-venturi-scompare-a-93-anni-il-pioniere-del-postmodern" target="_blank">Robert Venturi</a> e <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/02/denise-scott-brown-manga-fumetto-architettura" target="_blank">Denise Scott Brown</a>, celebrandone l’essenza postmoderna e migliorandone al contempo funzionalità e accoglienza.</p>
<h2>LA NUOVA SAINSBURY WING DELLA NATIONAL GALLERY DI LONDRA</h2>
<p>Il restyling della Sainsbury Wing è un intervento studiato nel dettaglio per ottimizzare il flusso dei visitatori, migliorare l’orientamento e garantire un’accoglienza inclusiva. La nuova entrata principale, più aperta e luminosa, invita i visitatori – sia nuovi che abituali – a scoprire (o riscoprire) le meraviglie della collezione, con un’esperienza iniziale profondamente rinnovata. L’ingresso, ora a livello strada e senza gradini, si apre su una nuova piazza pubblica sul lato sud-ovest dell’edificio ottocentesco della National Gallery, creando un collegamento più diretto con Trafalgar Square. Gli spazi interni sono stati ampliati del 60%, inondati di luce naturale grazie alla sostituzione delle vetrate scure con pannelli trasparenti. Questi permettono un dialogo visivo tra l’interno e l’esterno, rivelando la magnifica scalinata e animando la struttura. </p>
<h2>ANCHE UNA NUOVA PIAZZA DISEGNATA DA VOGT LANDSCAPE</h2>
<p>Oltre alla nuova hall e ai volumi a doppia altezza, i visitatori troveranno un accogliente caffè, un ristorante e una libreria che si affacciano sul mezzanino, in continuità visiva con il piano terra. I materiali scelti – pietra serena, calcare di Chamesson, ardesia, rovere e granito nero – non contrastano con l’identità storica dell’edificio. All’esterno, il nuovo ingresso è "incorniciato" da una piazza firmata VOGT Landscape, con sedute in pietra calcarea dove rilassarsi e osservare il dinamismo di Trafalgar Square. Per Martijn Slob, capo dello studio londinese di VOGT, “<i>a volte progettare un paesaggio significa rimuovere, più che aggiungere</i>”: è così che da un cortile poco sfruttato nasce un nuovo spazio civico. La seconda fase del progetto prevede ulteriori migliorie, tra cui una connessione sotterranea tra la Sainsbury Wing e il corpo centrale della galleria, e un rinnovato centro di ricerca.</p>
<p>[Immagine in apertura: © The National Gallery, London. Photo Edmund Sumner. View of the Grand Staircase with the Rotunda and Jubilee Walk]</p>


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