Al Vitra Campus l'ultima opera del Premio Pritzker Balkrishna Doshi 

<p>In Germania, il Vitra Campus di Weil am Rhein aggiunge un nuovo capitolo alla sua storia fatta di architetture simboliche e spazi aperti alla sperimentazione culturale. Con l’inaugurazione del Doshi Retreat, progettato dal compianto maestro indiano <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/03/alla-scoperta-dellarchitettura-di-balkrishna-doshi-vincitore-del-pritzker-prize-2018" target="_blank">Balkrishna Doshi</a> (vincitore del <a href="https://arte.sky.it/news/2025/liu-jiakun-vince-pritzker-prize-2025" target="_blank">Premio Pritzker</a> nel 2018 e scomparso nel 2023) insieme alla nipote Khushnu Panthaki Hoof e al marito di quest'ultima Sönke Hoof, la "cittadella del design" si arricchisce infatti di nuovo edificio: un rifugio pensato per il raccoglimento, dove suono, materia e luce collaborano a creare un’esperienza sensoriale profonda. Dopo anni di espansioni e trasformazioni, il paesaggio urbano del celebre campus – un ex sito industriale – continua a evolvere con architettura d'autore, giardini, corsi d’acqua e specie vegetali.</p>
<h2>IN GERMANIA L'ULTIMA OPERA DELL'ARCHITETTO INDIANO BALKRISHNA DOSHI</h2>
<p>Il progetto affonda le radici nella spiritualità indiana e nasce da un’intuizione: dopo una visita al Tempio del Sole di Modhera, il presidente di Vitra Rolf Fehlbaum propose a Doshi di realizzare uno spazio contemplativo per il campus. Il risultato è un edificio che si sviluppa come una spirale discendente, invitando a “scendere” non solo fisicamente ma anche spiritualmente in sé stessi: a comporre gli spazi sono pareti curve, suoni soffusi di gong e flauti in ceramica, superfici in acciaio che mutano con il tempo. La sala centrale, illuminata solo da un varco verso il cielo, ospita un bacino d’acqua piovana e un mandala in ottone realizzato a mano in India. Tutto è calibrato per far emergere un senso di transizione: dal conosciuto all’invisibile, dal quotidiano al rituale, dal rumore del mondo alla vibrazione del sé.</p>
<h2>UN PROGETTO SPIRITUALE “NATO DA UN SOGNO”</h2>
<p>Al centro del progetto c’è il tema della Kundalini, l’energia avvolta alla base della colonna vertebrale, simbolo di risveglio spirituale. Il suono contribuisce in maniera rilevante all’esperienza: non accompagna semplicemente il cammino, ma lo plasma, lo amplifica, lo restituisce al corpo del visitatore. Come sottolinea Khushnu Panthaki Hoof, l’architettura stessa diventa strumento di risonanza, in cui il confine tra individuo e spazio tende a dissolversi. "<i>Questa architettura</i>”, spiega la progettista, “<i>è nata da un sogno in cui Doshi ha visto due cobra intrecciati. Da questa visione inconscia è emersa una narrazione scritta, seguita da una bozza di concept composta da appunti ed evocazioni. La quale poi si è trasformata in un invito a intraprendere un viaggio di scoperta</i>".</p>
<p>[Immagine in apertura: Vitra Campus di Weil am Rhein, <i>Doshi Retreat</i>. Foto © Julien Lanoo]</p>


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L'incredibile installazione domestica nel soffitto del Padiglione di Barcellona

Il reportage dalla Milano Design Week 2024

Il concorso che chiama gli artisti a valorizzare un punto di snodo nel cuore di Roma 

<p>A Roma prende il via il concorso <i>Connessioni Urbane</i>: una chiamata rivolta ai giovani artisti che vogliono lasciare un segno nella Città Eterna. L’intervento si colloca su un muro lungo 145 metri e alto 10, situato tra il nuovo Centro Polifunzionale “Crocifisso” e la stazione ferroviaria di Roma San Pietro. Il muro è destinato a trasformarsi in una superficie narrativa, un racconto collettivo che accoglie chi vive e attraversa l’area: residenti, studenti, pendolari, pellegrini, visitatori. In questo scenario urbano in profonda trasformazione – dove sorgono studentati, spazi commerciali, aree verdi e luoghi d’incontro <a href="https://arte.sky.it/news/2025/bando-artisti-mario-cucinella-architect-roma" target="_blank">progettati dall’architetto Mario Cucinella</a> e realizzati da Techbau – l’arte diventa, come sempre più spesso accade, uno strumento di riqualificazione.</p>
<h2>UN BANDO PER REALIZZARE UN’OPERA D’ARTE PUBBLICA NEL CUORE DI ROMA</h2>
<p>Il progetto artistico punta a creare un’opera permanente capace di dialogare con lo spazio circostante e con le diverse identità che lo abitano. Il tema centrale, <i>Connessioni Urbane</i>, mette in relazione la monumentalità della vicina Basilica di San Pietro e la dinamicità dello studentato, intrecciando la sacralità dell’antico con l’energia del presente. L’opera potrà svilupparsi attraverso linguaggi plurali: murales, installazioni materiche, elementi scultorei, inserti vegetali. L'obiettivo è dare vita a una narrazione continua che percorra il muro come un "testo visivo", stimolando lo sguardo sia da vicino che in transito. I temi suggeriti dal bando invitano a riflettere sul viaggio come condizione costante della città, sulla mobilità delle persone, sulla sostenibilità, sul rapporto tra natura e architettura, sulla dimensione collettiva degli spazi pubblici. </p>
<h2>COME PARTECIPARE AL CONCORSO </h2>
<p>La <a href="https://gnamc.cultura.gov.it/evento/connessioni-urbane/" target="_blank">partecipazione al concorso</a> è libera e gratuita, aperta ad artisti italiani di età compresa tra i 18 e i 35 anni, singoli o in gruppo. Ogni candidatura deve presentare almeno un progetto riferito a una superficie minima di cinquanta metri quadri, corredato da descrizione, bozzetto e indicazioni tecniche sui materiali, che saranno forniti dal committente. La consegna può avvenire in modalità cartacea presso la <a href="https://arte.sky.it/mostre-eventi/arte/giacomo-balla-palazzo-governatore-parma" target="_blank">Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea</a>, oppure via email entro il prossimo 9 dicembre. Una commissione composta dalla direttrice della Galleria, dall’amministratore delegato di Techbau e dall’architetto Mario Cucinella valuterà le proposte secondo criteri di fattibilità, integrazione con il contesto, valore artistico e sostenibilità dei costi. I progetti vincitori riceveranno un premio di 5mila euro e l’opportunità di realizzare l’opera entro settembre 2026. </p>
<p>[Immagine in apertura: Foto di Eder Pozo Pérez su Unsplash]</p>


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