La call dedicata ai progetti che trasformano le città con il verde

Negli ultimi anni, in Italia e nel contesto internazionale è cresciuta la consapevolezza sui benefici del <a href="https://arte.sky.it/news/progetto-orto-giardino-redentore-venezia" target="_blank">verde urbano</a> come strumento per migliorare la qualità della vita e rendere i contesti urbani più resilienti e sostenibili. Parallelamente si regista un maggiore interesse verso le cosiddette "nature-based solutions", ovvero interventi che si ispirano alla natura e vanno oltre la semplice piantumazione di alberi. La definizione, infatti, rimanda a un approccio che risponde a esigenze specifiche delle comunità, come la mitigazione dei rischi ambientali e la promozione del benessere collettivo, integrando processi partecipativi e strumenti tecnologici avanzati. In prima linea per il cambiamento sostenibile, l’Università di Verona ha quindi scelto di lanciare la call <a href="https://www.univrmagazine.it/2024/12/20/progetti-innovativi-per-trasformare-le-nostre-citta-valorizzando-il-verde-di-prossimita/" target="_blank">Progetti innovativi per trasformare le nostre città valorizzando il verde di prossimità: a che punto siamo</a>?, per raccogliere, mappare e dare visibilità ai progetti più innovativi di nature-based solutions realizzati in Italia.<h2>LA CALL DEDICATA AL VERDE URBANO DELL'UNIVERSITÀ DI VERONA</h2>L’iniziativa, rivolta a tutti i Comuni italiani, punta a creare un network nazionale in grado di condividere esperienze e stimolare nuove collaborazioni. Per partecipare basta inoltrare la propria candidatura entro il 13 gennaio, corredata da una breve descrizione del progetto – mettendo in evidenza obiettivi, partner coinvolti, modalità di realizzazione e processi decisionali adottati – e il curriculum vitae del referente. I migliori interventi selezionati saranno protagonisti di una tavola rotonda durante il convegno Il benessere verde nelle nostre città, previsto per il 14 febbraio 2025 e organizzato anch'esso dall'Università di Verona. L’evento, parte del progetto PRIN 2022 Urban Greening for Pervasive and Resilient Proximity, rappresenta un’occasione unica per promuovere la conoscenza delle buone pratiche in materia di verde urbano e ispirare ulteriori sviluppi in questo campo.<h2>IL RUOLO DELLE AREE VERDI NELLE CITTÀ CONTEMPORANEE</h2>Nonostante i progressi, la diffusione delle nature-based solutions in Italia rimane frammentaria e poco nota al grande pubblico. Questa call intende quindi rappresentare un passo significativo per colmare tale divario informativo, fornendo una piattaforma di visibilità a progetti esemplari e favorendo la creazione di sinergie tra enti locali, ricercatori e cittadini. Le esperienze selezionate saranno esposte attraverso pannelli illustrativi e pubblicate online, offrendo a tutti l’opportunità di apprendere e replicare i modelli più efficaci. In conclusione, l’impegno dell’Università di Verona dimostra come la combinazione di conoscenze interdisciplinari, tecnologie innovative e coinvolgimento comunitario possa trasformare le nostre città, rendendole luoghi più verdi, vivibili e inclusivi. [Immagine in apertura: Foto di DroneflyerNick su Unsplash]

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L'Iliade diventa un avvincente spettacolo teatrale

La guerra, il destino e i giochi di potere sono i temi universali al centro dell’Iliade: concetti senza tempo, da sempre legati all’umanità, che rendono il componimento di <a href="https://arte.sky.it/news/odissea-omero-libro" target="_blank">Omero</a> ancora attualissimo, nonostante sia stato scritto oltre 2700 anni fa. Ponendo in dialogo mito e modernità, va in scena il 14 e 15 gennaio al Teatro Ventidio Basso di <a href="https://arte.sky.it/news/linus-festival-fumetto-ascoli-piceno" target="_blank">Ascoli Piceno</a> Iliade. Il gioco degli dèi, una nuova lettura del celebre celebre poema, adattato da Francesco Niccolini e diretto da Roberto Aldorasi, Alessio Boni e Marcello Prayer.<h2>AD ASCOLI PICENO VA IN SCENA L’ILIADE</h2>Dopo I Duellanti e Don Chisciotte, il gruppo artistico il Quadrivio – con alle spalle ormai dieci anni di attività – torna a calcare il palcoscenico con una rilettura potente e visionaria, capace di riscrivere i miti antichi al fine di interrogare il nostro presente. “L'Iliade canta di un mondo in cui l’etica del successo non lascia spazio alla giustizia e gli uomini non decidono nulla, ma sono agiti dagli dèi in una lunga e terribile guerra senza vincitori né vinti”, si legge nelle note di regia. “La coscienza e la scelta non sono ancora cose che riguardano gli umani”. Eppure, in questo scenario crudele, si intravedono i princìpi della libertà, a partire dalla possibilità di dire no all’orrore. "In quel mondo arcaico dominato dalla forza, dal fato ineluttabile e da dèi capricciosi", sottolineano i registi, "non è difficile specchiarci e riconoscere il nostro".<h2>L’ILIADE TRA MITO E ATTUALITÀ, PASSATO E PRESENTE</h2>In scena, oltre a Boni, troviamo Antonella Attili, Haroun Fall, Jun Ichikawa, Liliana Massari, Francesco Meoni, Elena Nico e Marcello Prayer, che danno vita a personaggi complessi, divisi tra umanità e divinità. La produzione, frutto della collaborazione tra Nuovo Teatro e importanti realtà performative come la Fondazione Teatro Donizetti di Bergamo, la Fondazione Teatro della Toscana e il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, testimonia l’impegno condiviso nel portare sul palco un'opera che sappia unire valore culturale e coinvolgimento emotivo. Infine, la scenografia di Massimo Troncanetti e i costumi di Francesco Esposito amplificano il contrasto tra luce e ombra, tra mito e attualità, mentre le musiche di Francesco Forni creano un’eco sonora che avvolge il pubblico in un’atmosfera carica di tensione e bellezza.[Immagine in apertura: Iliade. Il gioco degli dei. Ph di Luciano Rossetti]

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