Alla Querini Stampalia nuova sala per un capolavoro di Bellini

Uno dei capolavori di <a href="https://arte.sky.it/mostre-eventi/arte/giovanni-bellini-compianto-cristo-morto-museo-diocesano-milano" target="_blank">Giovanni Bellini</a> torna “a casa”, nella sua Venezia, tra le mura della <a href="https://arte.sky.it/news/2023/bando-illustratori-fondazione-querini-stampalia-venezia" target="_blank">Fondazione Querini Stampalia</a>. La Presentazione di Gesù al Tempio, infatti, viene restituita al pubblico con una struttura immersiva e multisensoriale appositamente ideata dall’architetta madrilena Izaskun Chinchilla. Lo spazio – chiamato Cocoon e situato nel Salotto Verde – rimanda alle architetture effimere delle grandi celebrazioni veneziane: costruzioni leggere, vibranti, capaci di trasformare la contemplazione in rito collettivo. 
<h2>UN CAPOLAVORO DI BELLINI DIVENTA “UN’ESPERIENZA MULTISENSORIALE”</h2>
Il Cocoon costruito per Bellini è un’architettura fluida, colorata, morbida e insieme strutturata, che accoglie il dipinto restituendogli centralità, intimità, rispetto. Legno di betulla e feltro riciclato disegnano una forma che avvolge e filtra la luce, mentre le tende in velluto modulano il grado di apertura e raccolta dell’ambiente. L’esperienza – intitolata How to deal with a masterpiece. A tribute – è completata da una colonna sonora originale firmata da Gavino Murgia e da una fragranza ispirata alla Venezia del Quattrocento. Il risultato è una percezione stratificata, dove udito, olfatto e vista collaborano a costruire una narrazione emozionale e condivisa. “Non si tratta solo del ritorno di un capolavoro, ma della nascita di un’esperienza”, ha dichiarato il presidente Paolo Molesini.
<h2>LA “PRESENTAZIONE DI GESÙ AL TEMPIO” DI GIOVANNI BELLINI</h2>
Realizzato probabilmente su commissione della famiglia Querini attorno al 1470, la Presentazione di Gesù al Tempio è rimasto sempre legato alla città lagunare, fino a diventare parte integrante del patrimonio della Fondazione Querini Stampalia. Bellini sceglie un episodio sacro, ma lo racconta con la delicatezza di uno sguardo domestico: al centro, Maria porge il piccolo Gesù al vecchio Simeone, e attorno, in un silenzio carico di emozione, si raccolgono volti noti e intensi — tra cui, si dice, anche il suo autoritratto e quello del cognato Mantegna. L’architettura è ridotta all’essenziale, quasi a non voler disturbare la profondità del gesto.
[Immagine in apertura: Giovanni Bellini, Presentazione di Gesù al Tempio, 1475 ca. Fondazione Querini Stampalia. Photo Adriano Mura]

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A 85 anni dalla nascita il catalogo dedicato alla figura di Germano Celant

La vita, la carriera e l’eredità di una delle figure più influenti dell'arte italiana dell’ultimo secolo sono raccontate dal libro intitolato Germano Celant: Cronistoria di un critico militante. Pubblicato nelle scorse settimane da <a href="https://arte.sky.it/news/2023/catalogo-ragionato-carol-rama" target="_blank">Skira Editore</a>, il volume è stato curato da Studio Celant, l’associazione che mira a tutelare e proseguire gli studi sull'opera del teorico del movimento dell’<a href="https://arte.sky.it/news/2024/mostra-arte-povera-parigi-autunno-2024" target="_blank">Arte Povera</a>. 
Per ripercorrere la sua storia nell’85esimo anniversario della nascita, il volume raccoglie i principali interventi effettuati tra il 2021 e il 2023 nel corso delle giornate tematiche di studio organizzate in onore di <a href="https://arte.sky.it/news/2023/centro-ricerca-germano-celant-new-york" target="_blank">Celant</a>. I contributi presentati nel libro portano la firma di artisti, architetti, storici dell’arte, collezionisti e curatori che hanno collaborato con il celebre critico genovese. Tra gli autori presenti spiccano i nomi di <a href="https://arte.sky.it/news/2023/renzo-piano-programmi-tv-14-settembre" target="_blank">Renzo Piano</a>, Carolyn Christov-Bakargiev, <a href="https://arte.sky.it/mostre-eventi/arte/idee-di-pietra-giuseppe-penone-caracalla" target="_blank">Giuseppe Penone</a> e Andrea Viliani.
<h2>UNA MONOGRAFIA DEDICATA AL TEORICO DELL’ARTE POVERA</h2>
Nate da un’idea di Marco Tirelli, presidente dell’Accademia Nazionale di San Luca nel biennio 2023-24, e curate da Antonella Soldaini di Studio Celant, le giornate di studio si sono svolte presso alcune delle principali istituzioni culturali italiane, come il <a href="https://arte.sky.it/news/2025/mostre-2025-castello-rivoli-rebecca-horn" target="_blank">Castello di Rivoli</a>, la <a href="https://arte.sky.it/news/2023/calculating-empires-fondazione-prada-milano" target="_blank">Fondazione Prada</a> e il <a href="https://arte.sky.it/news/2025/programma-mostre-maxxi-roma-2025" target="_blank">MAXXI</a>. Attraverso le sue oltre 500 pagine, arricchite da centinaia di immagini e illustrazioni, Cronistoria di un critico militante si pone come uno strumento critico indispensabile per valutare la rilevanza di Germano Celant a distanza di cinque anni dalla sua <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/04/morte-germano-celant-critica" target="_blank">scomparsa</a>.
I saggi raccolti all’interno dell’opera ripercorrono le principali tappe della sua cinquantennale carriera nel settore artistico. Seguendo l'ordine cronologico delle giornate di studio, gli interventi analizzano l’attività del grande critico da diverse prospettive, portando sotto i riflettori il suo ruolo nell’origine e nell’affermazione dell'Arte Povera, il suo approccio curatoriale unico, nonché il suo lascito come teorico dell’arte contemporanea. Tra gli approfondimenti inseriti nel libro, non mancano poi una serie di interviste ad artisti e curatori del calibro di <a href="https://arte.sky.it/news/2025/marina-abramovic-transforming-energy-monografia-skira" target="_blank">Marina Abramović</a>, <a href="https://arte.sky.it/archivio/2013/06/da-londra-a-milano-vicente-todoli-allhangar-bicocca" target="_blank">Vicente Todolí</a> e <a href="https://arte.sky.it/news/2023/circa-laurie-anderson-londra" target="_blank">Laurie Anderson</a>.
<h2>ANCHE RENZO PIANO E GIUSEPPE PENONE TRA GLI AUTORI DEI SAGGI SU CELANT</h2>
Il volume sarà presentato ufficialmente al pubblico, per la prima volta in assoluto, negli spazi romani dell'<a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/02/cento-capolavori-dellaccademia-nazionale-di-san-luca-a-perugia" target="_blank">Accademia Nazionale di San Luca</a>. All’evento in programma nel prossimo mese di ottobre prenderanno parte alcune delle figure chiave dell’intero progetto editoriale. 
Dall'inedita raccolta di saggi e approfondimenti emerge la figura di uno studioso instancabile, autore di centinaia di cataloghi e monografie, e curatore di mostre di grande rilevanza culturale. La pubblicazione non si limita a ripercorrere una carriera straordinaria, ma invita il lettore a riflettere sul senso profondo e sull’attualità del lavoro del critico genovese. Il libro Germano Celant. Cronistoria di un critico militante si pone così come un nuovo ambito di riflessione dedicato a una delle voci più autorevoli del panorama artistico italiano dell’ultimo secolo, evidenziando al contempo l’attualità delle sue idee e delle sue iniziative. 
[Immagine in apertura: Germano Celant, Fotografia di Giovanni Gastel © Image Service srl, courtesy Archivio Giovanni Gastel]

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