In mostra a Torino il reportage di Bruno Barbey nell’Italia degli anni Sessanta

Inaugurerà il 12 settembre a Torino la mostra Bruno Barbey. Gli italiani, dedicata agli scatti realizzati dal grande fotografo francese nell’Italia degli anni Sessanta. Allestita nelle sale di <a href="https://arte.sky.it/news/2025/norman-parkinson-mostra-torino-palazzo-faletti" target="_blank">Palazzo Falletti di Barolo</a> e visitabile fino all'11 gennaio del prossimo anno, l'esposizione raccoglie una selezione effettuata dallo stesso <a href="https://arte.sky.it/news/2025/mostre-fotografia-autunno-2025" target="_blank">Barbey</a>, partendo da un reportage che aveva realizzato nel nostro Paese tra il 1962 e il 1966.
L’ambizioso progetto fotografico, pubblicato in forma integrale in Italia appena tre anni fa grazie alla casa editrice <a href="https://arte.sky.it/news/2025/robert-doisneau-imperfetto-obiettivo-autobiografia-contrasto" target="_blank">Contrasto</a>, era nato per documentare i profondi cambiamenti del tessuto sociale italiano negli anni del <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/04/mostra-fotografia-mario-cattaneo-teatro-arcimboldi-milano" target="_blank">boom economico</a>. Il percorso espositivo della mostra presenta così uno sguardo affascinante sul Belpaese, offrendo ai visitatori un ritratto nostalgico e contraddittorio degli italiani in un’epoca di transizione e ricca di speranza.
<h2>A TORINO 100 SCATTI D’AUTORE PER RACCONTARE L’ITALIA DEL BOOM</h2>
L’Italia raccontata dagli scatti in bianco e nero presto in mostra a Torino è un Paese in cui sono ancora evidenti le cicatrici del conflitto mondiale, ma che lascia già intravedere i segni di un profondo cambiamento. Attraversando la penisola da Milano a Palermo, Bruno Barbey ha catturato attraverso il suo obiettivo una realtà affascinante e ricca di contraddizioni, in bilico tra le spinte all’urbanizzazione del Nord sempre più industrializzato e il Meridione ancora alle prese con la ricostruzione.
Lungo il percorso di visita, si susseguono i ritratti di persone appartenenti a diverse classi sociali, immortalate in occasioni ufficiali, come cerimonie religiose e feste di paese, e in momenti di vita quotidiana. A emergere come vera protagonista del reportage è così l’identità di una nazione in cui vivono gli stessi personaggi che in quegli anni sono stati ritratti nelle pellicole di <a href="https://arte.sky.it/news/2023/mostra-federico-fellini-rimini" target="_blank">Federico Fellini</a> e <a href="https://arte.sky.it/foto/altro/roma-mostra-pasolini-rhinoceros-gallery" target="_blank">Pier Paolo Pasolini</a>.
<h2>BRUNO BARBEY PROTAGONISTA A PALAZZO FALLETTI DI BAROLO</h2>
Oltre al racconto di un periodo decisivo della storia recente del nostro Paese, la mostra si propone di esplorare il processo creativo che ha guidato il grande fotografo durante la realizzazione del suo progetto. Il reportage venne infatti proposto al celebre editore francese <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/04/fotografia-henri-cartier-bresson-libro" target="_blank">Robert Delpire</a> per la collana Encyclopédie essentielle, a cui avevano già lavorato artisti del calibro di <a href="https://arte.sky.it/news/2022/libro-americans-robert-frank" target="_blank">Robert Frank</a> e <a href="https://arte.sky.it/archivio/2016/08/a-venezia-la-fotografia-darchitettura-di-rene-burri" target="_blank">René Burri</a>, ma per molti anni non venne mai pubblicato. Ciononostante, attirò l’attenzione della prestigiosa agenzia Magnum, che nel 1964 chiamò Barbey a collaborare.
L’esperienza di visita è arricchita dalla proiezione di un breve documento video, diretto da Caroline Thiénot-Barbey, moglie del fotografo. Il filmato descrive la complessa realizzazione del reportage, inquadrando il contesto storico e sociale attraverso le citazioni di alcuni dei protagonisti del panorama culturale dell’epoca. Prodotta da Ares in collaborazione con <a href="https://arte.sky.it/foto/fotografia/mostra-fotografia-magnum-estate-riccione" target="_blank">Magnum Photos</a> e l'Archivio Bruno Barbey, la retrospettiva torinese celebra uno dei progetti fotografici più ambiziosi mai dedicati al nostro Paese, nonché la grandezza artistica del suo autore.
[Immagine in apertura: Bruno Barbey, Calabria, 1966 © Bruno Barbey / Magnum Photos]

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Dopo anni di progetti solisti, <a href="https://arte.sky.it/news/2025/radiohead-nuovo-disco-live-hail-thief-2025" target="_blank">edizioni speciali</a>, ipotesi e indiscrezioni, i <a href="https://arte.sky.it/news/2024/mostra-radiohead-ashmolean-museum-2025" target="_blank">Radiohead</a> hanno annunciato ufficialmente il loro nuovo tour europeo. La rock-band capitanata da <a href="https://arte.sky.it/archivio/2015/05/thom-york-colonna-sonora-piu-lunga-storia" target="_blank">Thom Yorke</a> ha in programma 20 date complessive, suddivise tra cinque città del nostro continente. Tra queste, spicca la presenza di Bologna, dove sono in programma quattro concerti tra il 14 e il 18 novembre presso l'Unipol Arena di Casalecchio sul Reno.
Il tour autunnale si aprirà a Madrid il 4 novembre e si concluderà a Berlino il 12 dicembre, toccando anche Londra e Copenaghen. Attraverso i propri canali ufficiali, la band ha diffuso una serie di indicazioni e regole precise per l'acquisto dei biglietti, concepite per ostacolare la vendita illegale e garantire a tutti i fan un trattamento equo. Nel loro comunicato ufficiale, i Radiohead hanno inoltre specificato che non sono previste date extra, almeno per il momento, pur esprimendo la speranza di organizzare presto nuovi concerti in altre località.
<h2>LE DATE DEL TOUR EUROPEO 2025 DI THOM YORKE E COMPAGNI</h2>
La lunga attesa dei fan dei Radiohead è dunque destinata a finire presto. Già da domani, 5 settembre, sarà infatti possibile pre-registrarsi sul sito ufficiale della band, condizione necessaria per prendere parte alla vendita dei biglietti. Da venerdì 12 settembre, i fan che avranno ricevuto un codice di autorizzazione potranno acquistare al massimo quattro biglietti per una sola delle venti date. Questo sistema, ideato per ridurre le disparità e minimizzare i rischi di bagarinaggio, fa inoltre leva su un criterio di "prossimità geografica": la maggior parte dei biglietti in vendita sarà infatti riservata a chi abita nella stessa nazione in cui si svolgerà il concerto.
In previsione di un volume elevatissimo di richieste, i Radiohead hanno voluto rassicurare tutti i loro fan. Chi non dovesse riuscire a ottenere il codice necessario per l’acquisto, godrà comunque di una prelazione su eventuali invenduti o su nuove emissioni. Sempre in un’ottica di equità e accessibilità, la band ha voluto offrire la massima trasparenza anche in merito alle tariffe applicate. I prezzi dei biglietti saranno infatti fissi, e non dinamici, e una parte del costo sarà devoluta in beneficienza a organizzazioni come LIVE Trust e Medici Senza Frontiere.
<h2>BOLOGNA SI PREPARA AD ACCOGLIERE I RADIOHEAD</h2>
L’annuncio delle date europee dei Radiohead arriva nel 30esimo anniversario della pubblicazione del loro secondo disco (The bends) e dopo sette anni di assenza dai palcoscenici internazionali. L’ultima occasione per ascoltare Thom Yorke e compagni insieme dal vivo è stata infatti il tour successivo all’uscita dell’ultimo album in studio della band, <a href="https://arte.sky.it/archivio/2016/11/annunciati-i-prossimi-concerti-in-italia-dei-radiohead" target="_blank">A moon shaped pool</a>. Sebbene non sia ancora in lavorazione un nuovo disco, i critici ipotizzano che il quintetto di Oxford possa esibirsi live con qualche brano inedito, come accaduto in passato prima dell’uscita di <a href="https://arte.sky.it/news/2021/musica-radiohead-triplo-album" target="_blank">Kid A, Amnesiac</a> e In rainbows.
La notizia del nuovo tour ha suscitato grande emozione tra i fan di tutto il mondo, che non vedono l’ora di riabbracciare la band al completo dopo tanti anni di dischi solisti e <a href="https://arte.sky.it/news/2021/radiohead-thom-yorke-nuova-band" target="_blank">progetti paralleli</a>. L’idea della nuova serie di concerti è nata l’anno scorso, quando i Radiohead hanno iniziato a incontrarsi nuovamente per suonare insieme e “riconnettersi con un’identità musicale che è diventata parte profonda di tutti e cinque”, come ha ricordato il batterista, <a href="https://arte.sky.it/archivio/2017/07/anche-un-membro-dei-radiohead-partecipa-al-festival-di-danza-e-teatro-in-veneto" target="_blank">Philip Selway</a>. Il sorprendente ritorno alle esibizioni dal vivo della rock-band britannica si preannuncia dunque come uno degli eventi musicali più attesi degli ultimi anni.

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