A Barcellona un 2026 di eventi per i cento anni dalla morte di Gaudí

Lo scorso novembre Barcellona ha celebrato il centenario del completamento della Torre di Bernabé, la prima delle diciotto torri progettate da <a href="https://arte.sky.it/news/2025/restauro-facciata-casa-batllo-antoni-gaudi-barcellona" target="_blank">Antoni Gaudí</a> per la Basilica della Sagrada Família nonché l’unica che l’architetto vide completata in vita. Con questa iniziativa, ha preso il via in città il programma annuale di eventi promosso a 100 anni dalla morte del geniale progettista che raggiungerà il suo apice nel corso del 2026. 
<h2>NEL 2026 BARCELLONA RICORDA ANTONI GAUDÍ E LA SUA ARCHITETTURA</h2>
Tra i primi progetti ad aprire al pubblico, la mostra 1925–2025. One Hundred Years Since the Completion of the Tower of Bernabé. Gaudí’s First Witness at the Sagrada Família. Allestito proprio all’interno della <a href="https://arte.sky.it/news/2025/andrea-mastrovito-sagrada-familia-barcellona-gaudi" target="_blank">Sagrada Família</a> fino al 26 maggio 2026, il percorso espositivo esplora come si sono evoluti i metodi costruttivi sin dai tempi di Gaudí e presenta modelli e materiali legati alla torre stessa, incluso un dettaglio del modello e della campana provata dallo stesso Gaudí. Complessivamente inteso, il calendario si articola in quattro fasi tematiche che prenderanno in esame la storia, il valore e il futuro della <a href="https://arte.sky.it/news/2022/architettura-sagrada-familia-libro" target="_blank">più nota architettura di Barcellona</a>, ancora in progress.
<h2>GLI EVENTI PER I 100 ANNI DELLA TORRE DI BERNABÉ NELLA SAGRADA FAMILIA</h2>
 Tra gennaio e aprile 2026 si svolgeranno conferenze teologiche e incontri di approfondimento, seguiti il 19 marzo 2026 da due appuntamenti di grande richiamo: la Messa dedicata a San Giuseppe, che rende omaggio alla tradizione liturgica, e un concerto dell’Orfeó Català in onore dell’anniversario della posa della prima pietra, un gesto simbolico che ricollega il Tempio alla partecipazione collettiva delle generazioni nel suo realizzare. Dal 27 aprile al 26 luglio 2026, nei giardini del Palau Robert, verrà poi ospitata l’esposizione The Sagrada Família and Barcelona. 144 Years of a Shared Journey, una narrazione fotografica e storica che intreccia la crescita del monumento con le trasformazioni sociali e urbane della città di Barcellona, mostrando come architettura e società si siano influenzate reciprocamente nel tempo. 
<h2>I 100 ANNI DALLA MORTE DI ANTONI GAUDÍ</h2>
L'estate 2026 segnerà poi alcuni dei momenti più suggestivi del centenario. Il 10 giugno, giorno esatto in cui ricorrerà il centenario della scomparsa di Gaudí, è prevista una messa solenne di commemorazione. Si proseguirà con la benedizione e inaugurazione della Torre di Gesù Cristo, destinata a diventare (con i suoi a 172,5 metri) la più alta dell’intero complesso della <a href="https://arte.sky.it/news/2023/torri-evangelisti-sagrada-familia-barcellona" target="_blank">Sagrada Familia</a>, che così si avvicinerà alla sua forma finale. Il programma si arricchirà ulteriormente con eventi come la processione di cultura popolare, concerti con bande storiche come quella Municipale di Barcellona nel giorno del suo 140esimo anniversario, azioni sociali in collaborazione con organizzazioni del terzo settore, dialoghi architettonici internazionali con <a href="https://arte.sky.it/news/2025/liu-jiakun-vince-pritzker-prize-2025" target="_blank">premi Pritzker</a> e il grande congresso internazionale di architettura, organizzato contestualmente a Barcellona Capitale mondiale dell’Architettura.
Più avanti, da settembre a dicembre 2026, il calendario includerà progetti educativi come Cantània 2026-2027, nuove mostre incentrate sul sogno condiviso della Sagrada Família e appuntamenti culturali e musicali pensati per tutte le età, culminando con concerti natalizi, la Messa dell’Immacolata e performance all’aperto che celebrano musica, tradizioni e cultura popolare nel cuore di <a href="https://arte.sky.it/news/2024/installazione-refik-anadol-casa-batllo-gaudi-barcellona" target="_blank">Barcellona</a>.
[Immagine in apertura: © Fundació Junta Constructora del Temple Expiatori de la Sagrada Família/Pep Daudé]

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Farsi la sauna al museo? A Philadelphia si può

Nel cuore verde del Franklin Delano Roosevelt Park, a Philadelphia, l’inverno si affronta a colpi di vapore e legno profumato. Negli spazi dell’American Swedish Historical Museum tornano tre saune private in cedro, pensate per piccoli gruppi e prenotabili per un tempo limitato. L'obiettivo? Reinterpretare un antico rituale nordico in chiave urbana e contemporanea. Qui la sauna – progettata dallo studio di design Scout – smette di essere solo un gesto di appagamento individuale e diventa un’esperienza condivisa: un invito a uscire di casa, a vivere il parco anche quando le temperature scendono, e a riscoprire il piacere di stare insieme in un’atmosfera intima, informale e curiosa.
<h2>LA SAUNA DELL’AMERICAN SWEDISH HISTORICAL MUSEUM DI PHILADELPHIA</h2>
Si chiama Ebba Sparre Sauna Collective ed è alla sua seconda edizione. Dopo il debutto accolto con entusiasmo e il riconoscimento come Best Winter Warmer 2025, il progetto conferma la forza di interventi temporanei capaci di lasciare un’impronta duratura.
In linea con altre iniziative che hanno contribuito a ridefinire il paesaggio urbano di Philadelphia, la creatività diventa uno strumento civico: un modo per trasformare spazi esistenti in luoghi di incontro, scambio e relazione, dove la dimensione culturale si intreccia con quella sociale. “Progetti come questo ci ricordano come anche piccoli interventi possano creare potenti occasioni di connessione”, ha dichiarato Lindsey Scannapieco, managing partner di Scout.
<h2>IL LEGAME CON LA REGINA CRISTINA DI SVEZIA</h2>
Anche il nome aggiunge profondità al racconto. Secondo molte fonti storiche, Ebba Sparre fu il grande amore della regina Cristina di Svezia, sovrana fuori dagli schemi, colta e indipendente, capace di parlare otto lingue in giovane età, fondare il più antico giornale ancora in attività e rinunciare al trono pur di non piegarsi alle convenzioni del suo tempo. Evocare questa figura e questa relazione significa riportare alla luce una storia poco conosciuta, riletta oggi con uno sguardo sensibile e contemporaneo, che intreccia memoria, libertà e identità.
[Immagine in apertura: Ebba Sparre. Foto di Mike Persico]

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