Al via il concorso dedicato all’architettura che rigenera

In una società in continua evoluzione, in cui il tessuto urbano si confronta costantemente con sfide ambientali e culturali del nostro tempo, non è un segreto che la rigenerazione urbana sia una modalità cruciale per affrontare l’abbandono degli spazi, il loro recupero e la loro riattivazione. In questo contesto, il bando del <a href="https://arte.sky.it/news/convento-santa-chiara-stefano-boeri-interiors-piacenza" target="_blank">Premio Rigenera</a> – ideato dalla Fondazione Architetti di Reggio Emilia in collaborazione con il Comune di Reggio Emilia e Stu Reggiane Spa nell’ambito del Festival Rigenera – invita a riflettere sul futuro delle nostre città. Giunto alla seconda edizione, il bando si rivolge ad architetti, urbanisti, designer, società e amministrazioni pubbliche, per premiare gli interventi capaci di trasformare paesaggi degradati in luoghi vivaci e inclusivi.<h2>COME PARTECIPARE AL BANDO SULLA RIGENERAZIONE URBANA</h2>Chi volesse prendere parte al concorso, può mandare la propria candidatura entro il 4 marzo attraverso l’apposito <a href="https://www.rigenerareggioemilia.it/premio-rigenera-il-bando-della-ii-edizione-2/" target="_blank">form online</a>. Possono essere presentati progetti realizzati e completati negli ultimi 5 anni (ovvero dal 1° gennaio 2020 in poi). La giuria, composta da professionisti affermati nel campo dell’architettura – Michaela Wolf, Gabriele Lelli, Massimo Magnani, Andrea Rinaldi, <a href="https://arte.sky.it/archivio/2016/04/biennale-architettura-litalia-progetta-per-il-bene-comune" target="_blank">Simone Sfriso</a> e Maddalena Fortelli – selezionerà 13 finalisti, secondo tre criteri: diversità, novità e utilità. Durante la cerimonia di premiazione in programma il 7 aprile 2025, contestualmente al Festival Rigenera, le opere verranno presentate al pubblico e alla commissione, e saranno assegnate la Medaglia d’Oro, d’Argento, di Bronzo, oltre alla Medaglia d’Oro Emilia-Romagna e le eventuali Menzioni d’Onore. I progetti finalisti, inoltre, saranno protagonisti di una mostra itinerante che farà tappa a Bruxelles, in Belgio, e Detroit, negli Stati Uniti, entro il 15 ottobre 2025. In quelle occasione saranno esposte le tavole stampate ed allestite con la curatela degli organizzatori del festival. Infine, oltre ad essere presentate sul <a href="https://www.rigenerareggioemilia.it/" target="_blank">sito web ufficiale</a>, le opere vincitrici saranno raccolte in una pubblicazione dedicata. <h2>IL FESTIVAL SULLA RIGENERAZIONE URBANA TORNA AD APRILE A REGGIO EMILIA </h2>Festival Rigenera è uno dei progetti è sostenuti dall'iniziativa <a href="https://arte.sky.it/news/bando-festival-architettura-2024" target="_blank">Festival Architettura – Edizione 3</a>, promossa dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. Vincitore del bando indetto lo scorso anno, l'evento si terrà nel prossimo mese di aprile, al pari degli altri nove che hanno ottenuto il finanziamento pubblico. Tra questi si segnalano il festival ROOFTOPS, curato da Post Disaster Associazione e in programma a Taranto, e il Festival all'insù proposto dalla Comunità Montana di Valle Camonica che si terrà a Vione (BS). [Immagine in apertura: Foto di Danist Soh su Unsplash]

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Al via il concorso dedicato all’architettura che rigenera | Sky Arte

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Il nuovo allestimento del Museo Schifanoia a Ferrara

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Londra si prepara alla più grande mostra di ritratti di Edvard Munch

Sfatare il mito di <a href="https://arte.sky.it/news/edvard-munch-mostra-milano-2024" target="_blank">Edvard Munch</a> come artista solitario e tormentato, mostrando il suo profondo interesse per le relazioni umane e la sua capacità di esplorare l’interiorità psicologica dei suoi soggetti: è quanto si propone di evidenziare l’esposizione Edvard Munch Portraits, che sarà visitabile dal 13 marzo al 15 giugno presso la <a href="https://arte.sky.it/news/progetto-immersivo-national-portrait-gallery-unframed-londra " target="_blank">National Portrait Gallery</a> di Londra, celebre pinacoteca che ospita una delle più imponenti collezioni di ritratti al mondo. La mostra presenta oltre quaranta ritratti provenienti da prestigiosi musei e collezioni private internazionali, tutti eseguiti dal grande artista norvegese a soggetti come familiari, amici, artisti e mecenati: grazie a tali opere, la retrospettiva londinese ripercorre l’evoluzione creativa di Munch, approfondendo al tempo stesso un aspetto solitamente meno considerato della sua produzione artistica.<h2>L’ARTE DEL RITRATTO SECONDO EDVARD MUNCH</h2>Dai primi ritratti naturalistici, realizzati alla fine del XIX secolo facendo ricorso a pennellate energiche e a colori vibranti, alle opere più mature del Novecento, caratterizzate da una profonda introspezione psicologica, il percorso di visita della mostra londinese presenta ai visitatori un’immagine di Edvard Munch molto diversa da quella stereotipata dell’artista “maledetto”, ricordato quasi esclusivamente per il suo celebre <a href="https://arte.sky.it/news/urlo-munch-furto-programmi-tv-19-dicembre" target="_blank">Urlo</a>. Attraverso le quattro sezioni, tematiche e cronologiche, l’esposizione ripercorre le diverse fasi della vita del pittore norvegese, a partire dagli anni della formazione artistica a Kristiania (l'odierna Oslo). Particolare attenzione è inoltre dedicata al ruolo fondamentale svolto dalla frequentazione degli ambienti bohémien delle diverse città europee in cui visse l’artista, in particolare per lo sviluppo del suo <a href="https://arte.sky.it/news/libro-pittura-edvard-munch " target="_blank">stile unico</a>, che si allontanò progressivamente dal naturalismo degli esordi per abbracciare un’espressività più intensa e personale, tipica della sua "arte dell'anima", come la definì lo stesso Munch.<h2>OLTRE 40 I RITRATTI DI MUNCH ALLA NATIONAL PORTRAIT GALLERY</h2>A ulteriore testimonianza del carattere socievole di Munch e della sua vita ricca di relazioni personali e professionali, l'ultima sezione della mostra è dedicata ai ritratti di quegli amici, colleghi, scrittori, collezionisti e mecenati che sostennero l’artista durante tutta la sua vita. Si tratta di opere particolarmente intense, che testimoniano il profondo legame affettivo tra Munch e quelli che definiva i suoi “protettori” o “guardiani”, tanto che l’artista norvegese si rifiutò sempre di separarsi da queste tele. La retrospettiva Edvard Munch Portraits offrirà dunque l’opportunità di scoprire un aspetto inedito e affascinante di uno dei grandi maestri del XX secolo, apprezzandone la straordinaria capacità di cogliere e raffigurare le complessità dell'animo umano attraverso l'arte del ritratto.[Immagine in apertura: Andreas Munch Studying Anatomy, Edvard Munch, 1886. © Munchmuseet. Photo: Munchmuseet / Juri Kobayashi]

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