Il concorso che chiama gli artisti a valorizzare un punto di snodo nel cuore di Roma 

A Roma prende il via il concorso Connessioni Urbane: una chiamata rivolta ai giovani artisti che vogliono lasciare un segno nella Città Eterna. L’intervento si colloca su un muro lungo 145 metri e alto 10, situato tra il nuovo Centro Polifunzionale “Crocifisso” e la stazione ferroviaria di Roma San Pietro. Il muro è destinato a trasformarsi in una superficie narrativa, un racconto collettivo che accoglie chi vive e attraversa l’area: residenti, studenti, pendolari, pellegrini, visitatori. In questo scenario urbano in profonda trasformazione – dove sorgono studentati, spazi commerciali, aree verdi e luoghi d’incontro <a href="https://arte.sky.it/news/2025/bando-artisti-mario-cucinella-architect-roma" target="_blank">progettati dall’architetto Mario Cucinella</a> e realizzati da Techbau – l’arte diventa, come sempre più spesso accade, uno strumento di riqualificazione.
<h2>UN BANDO PER REALIZZARE UN’OPERA D’ARTE PUBBLICA NEL CUORE DI ROMA</h2>
Il progetto artistico punta a creare un’opera permanente capace di dialogare con lo spazio circostante e con le diverse identità che lo abitano. Il tema centrale, Connessioni Urbane, mette in relazione la monumentalità della vicina Basilica di San Pietro e la dinamicità dello studentato, intrecciando la sacralità dell’antico con l’energia del presente. L’opera potrà svilupparsi attraverso linguaggi plurali: murales, installazioni materiche, elementi scultorei, inserti vegetali. L'obiettivo è dare vita a una narrazione continua che percorra il muro come un "testo visivo", stimolando lo sguardo sia da vicino che in transito. I temi suggeriti dal bando invitano a riflettere sul viaggio come condizione costante della città, sulla mobilità delle persone, sulla sostenibilità, sul rapporto tra natura e architettura, sulla dimensione collettiva degli spazi pubblici. 
<h2>COME PARTECIPARE AL CONCORSO </h2>
La <a href="https://gnamc.cultura.gov.it/evento/connessioni-urbane/" target="_blank">partecipazione al concorso</a> è libera e gratuita, aperta ad artisti italiani di età compresa tra i 18 e i 35 anni, singoli o in gruppo. Ogni candidatura deve presentare almeno un progetto riferito a una superficie minima di cinquanta metri quadri, corredato da descrizione, bozzetto e indicazioni tecniche sui materiali, che saranno forniti dal committente. La consegna può avvenire in modalità cartacea presso la <a href="https://arte.sky.it/mostre-eventi/arte/giacomo-balla-palazzo-governatore-parma" target="_blank">Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea</a>, oppure via email entro il prossimo 9 dicembre. Una commissione composta dalla direttrice della Galleria, dall’amministratore delegato di Techbau e dall’architetto Mario Cucinella valuterà le proposte secondo criteri di fattibilità, integrazione con il contesto, valore artistico e sostenibilità dei costi. I progetti vincitori riceveranno un premio di 5mila euro e l’opportunità di realizzare l’opera entro settembre 2026. 
[Immagine in apertura: Foto di Eder Pozo Pérez su Unsplash]

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Arte e religione: la nuova mostra di Pistoletto alla Reggia di Monza

Ha preso il via lo scorso 1° novembre la mostra UR-RA – Unity of Religions – Responsibility of Art di <a href="https://arte.sky.it/news/2025/michelangelo-pistoletto-forever-is-now-2025" target="_blank">Michelangelo Pistoletto</a>, allestita in un contesto suggestivo come quello della settecentesca <a href="https://arte.sky.it/news/2024/mostra-orangerie-monza-capolavori-grafica-novecento" target="_blank">Reggia di Monza</a>. Visitabile fino al 31 ottobre 2026, l’esposizione curata da Francesco Monico esplorerà nell’arco di un intero anno le potenzialità dell’arte come strumento di dialogo inter-religioso.
Proprio il tema dell’armonia tra culture e confessioni diverse ricollega idealmente questo nuovo progetto a un’iniziativa del maestro dell’<a href="https://arte.sky.it/news/2024/mostra-arte-povera-parigi-autunno-2024" target="_blank">Arte Povera</a> risalente a 25 anni fa: il celebre Luogo di raccoglimento multiconfessionale e laico, installazione permanente in un istituto oncologico di Marsiglia, in Francia. La nuova mostra nelle sale della Villa Reale di Monza è concepita come un’esperienza immersiva, attraverso cui i visitatori possano scoprire ciò che lega i linguaggi universali della <a href="https://arte.sky.it/news/2025/genius-loci-firenze-2025-michelangelo-pistoletto" target="_blank">spiritualità</a>, della religione e dell’arte.
<h2>PISTOLETTO E L’ARTE COME DIALOGO TRA RELIGIONI</h2>
L’esposizione, prodotta dal Consorzio Villa Reale e Parco di Monza e da <a href="https://arte.sky.it/news/2022/mostra-cittadellarte-fondazione-pistoletto-biella" target="_blank">Cittadellarte Fondazione Pistoletto</a>, offre una prospettiva critica integrale sull’indagine condotta da Pistoletto in oltre sessant'anni di carriera. Nelle sale della Reggia sono così raccolte opere che vanno dal 1957 fino ai lavori più recenti. In tale contesto, un punto di svolta è rappresentato dai suoi famosi Quadri specchianti<a href="https://arte.sky.it/news/2022/mostra-cittadellarte-fondazione-pistoletto-biella" target="_blank"></a>, rielaborazione concettuale dell’autoritratto.
Il percorso espositivo prende il via nell'Atrio degli Staffieri, dove trovano posto installazioni come La Pietra dell’infinito e la Tavola interreligiosa per la pace preventiva, per poi condurre i visitatori al piano nobile della Reggia. Qui sono allestite opere di rilevanza assoluta, tra cui Il Sacerdote, Il codice trinamico e Arco Spirituale. Il punto d’arrivo è posto nel cuore dei Giardini Reali, sede scelta dal maestro per una nuova installazione del suo celebre <a href="https://arte.sky.it/archivio/2017/01/il-terzo-paradiso-di-pistoletto-allarena-di-verona" target="_blank">Terzo Paradiso</a>, realizzata attraverso l’impiego di cento panchine in materiale riciclato.
<h2>IL PROGRAMMA DI EVENTI DURANTE LA MOSTRA DI PISTOLETTO</h2>
La mostra UR-RA – Unity of Religions – Responsibility of Art è ideata come parte di un progetto culturale molto più ampio. Per tutta la durata dell’evento espositivo, infatti, saranno organizzati quattro diversi convegni internazionali, dedicati al rapporto tra la spiritualità e quattro macro-discipline: la medicina, l’economia, la letteratura e l’educazione.
L’esposizione e gli incontri accademici rappresentano due passaggi cruciali verso un obiettivo finale di grande valore simbolico: la firma della Carta di Monza per l’Interreligiosità. Si tratta di un accordo per la cooperazione attiva tra culture laiche e le grandi fedi d’Oriente e Occidente. La sottoscrizione di tale documento rifletterà in pieno l’idea alla base della stessa mostra, concepita da Pistoletto come occasione per ricollegare “i due mondi, arte e religione, per creare insieme un nuovo mondo”.
[Immagine in apertura: Ph Marco Beck Peccoz]

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