Il concorso per fotografi che celebra l'arte del ritratto

La fotografia di ritratto ha sempre avuto il potere di immortalare l’essenza umana, raccontando storie intime e universali attraverso un semplice scatto. Ed è per questo che i Portrait Awards offrono una piattaforma prestigiosa per fotografi emergenti (e non) che desiderano esprimere la loro visione di questa espressione artistica. In un’epoca dominata da immagini rapide e fugaci, il concorso si rivolge a tutti coloro che desiderano catturare la complessità della natura umana con autenticità e sensibilità, restituendo alla fotografia il suo potere di osservazione e connessione. 
IL CONCORSO CHE PREMIA IL RITRATTO FOTOGRAFICO
La fotografia di ritratto ha attraversato epoche e stili, evolvendosi dai primi dagherrotipi alle moderne creazioni digitali. Per il 2025, la giuria dei Portrait Awards è alla ricerca di scatti che sfidino i confini della tradizione e della creatività, invitando i partecipanti a esplorare nuove forme espressive e prospettive inedite: a essere premiati saranno gli scatti in grado di catturare introspezioni, giochi simbolici e momenti spontanei e "rubati".
COME PARTECIPARE E I PREMI IN PALIO
Per mandare la propria candidatura c’è tempo fino il 15 aprile 2025, compilando l’apposito modulo disponibile sul <a href="https://www.dodho.com/portrait-awards/" target="_blank">sito ufficiale</a>. La selezione delle immagini premiate si baserà non solo sulla qualità tecnica, ma soprattutto sulla capacità di trasmettere emozioni e narrazioni visive potenti, capaci di lasciare un segno nello spettatore. 
I vincitori dei Portrait Awards 2025 avranno l'opportunità di ottenere un riconoscimento prestigioso nel mondo della fotografia di ritratto. Al primo classificato andrà un premio di 1000 euro, mentre le immagini selezionate saranno promosse con iniziative mirate a garantire una visibilità internazionale. I vincitori avranno inoltre la possibilità di esporre il proprio lavoro in una grande mostra, offrendo l'occasione di far conoscere la propria arte a un pubblico più ampio.
[Immagine in apertura: foto di Jyotirmoy Gupta su Unsplash]

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Sarà l'influenza della cultura tahitiana sull'opera di uno degli artisti più innovativi e influenti del XIX secolo il fulcro della mostra Gauguin. Il diario di Noa Noa e altre avventure che aprirà al pubblico il prossimo 1° marzo negli spazi del <a href="https://arte.sky.it/news/2023/mostra-impressionismo-torino">Mastio della Cittadella</a>, a Torino. L'esposizione curata da Vincenzo Sanfo presenta una vasta collezione di opere di <a href="https://arte.sky.it/news/2024/libro-paul-gauguin-gloria-fossi">Paul Gauguin</a> e altri importanti artisti, con oltre 160 pezzi provenienti da collezioni private italiane, francesi e belghe, nonché da alcuni prestigiosi musei internazionali.
Visitabile fino al 29 giugno, la retrospettiva si propone di indagare gli esiti artistici degli anni trascorsi dal pittore francese nelle isole tropicali del Pacifico meridionale, anche alla luce dei rapporti di Gauguin con il mondo occidentale. Tra le opere esposte, spiccano più di cento disegni e stampe, incluse le preziose xilografie del Diario di Noa Noa, redatto da Gauguin nel corso del primo soggiorno nella Polinesia francese tra il 1893 e il 1894.
L'INFLUENZA DELLA POLINESIA E I LEGAMI ARTISTICI DI GAUGUIN
Per dare conto del profondo impatto che i paesaggi esotici delle isole polinesiane e i loro abitanti ebbero sull’arte di Gauguin, l’esposizione ruota attorno alle testimonianze del celebre Diario di Noa Noa. All’interno di quest'opera, l’artista annotò considerazioni e racconti di eventi vissuti in prima persona in Polinesia, intrecciandoli con uno stimolante resoconto delle tradizioni locali. Le ventitré xilografie che illustrano il diario, stampate da Daniel de Monfreid, editore e amico personale di Gauguin, restituiscono l’immagine primitiva e ricca di contrasti della cultura polinesiana che tanto affascinò l’artista parigino.
Suddiviso in sezioni tematiche dedicate ai diversi aspetti dell'arte di Gauguin e della sua visione del mondo, il percorso espositivo non manca di presentare ai visitatori numerose opere che documentano come egli abbia tradotto la propria ricerca di una nuova identità artistica in forme stilizzate e ricche di colori. L’esposizione raccoglie infatti numerose sculture e dipinti, nonché le stampe litografiche realizzate per il libro <a href="https://arte.sky.it/foto/arte/paul-gauguin-scoperta-manoscritto-courtauld">Avant et Après</a>, vero e proprio manifesto autobiografico pubblicato da Gauguin al ritorno in Francia.
UN VIAGGIO TRA ARTE ED ESOTISMO AL MASTIO DELLA CITTADELLA DI TORINO
Al fine di offrire un'esperienza immersiva nell’immaginario artistico del pittore parigino, la mostra è arricchita da una sezione dove sono raccolti i taccuini personali di Gauguin, con schizzi, annotazioni e contabilità, oltre a fotografie d'epoca, libri, documenti e preziosi manufatti polinesiani.
Uno spazio importante è infine riservato ai legami con amici e artisti contemporanei di Gauguin, tra cui <a href="https://arte.sky.it/news/2021/libro-rapporto-van-gogh-gauguin">Vincent van Gogh</a>, Émile Bernard e altri membri dell’<a href="https://arte.sky.it/news/mostra-nabis-kunstmuseum-berna">avanguardia post-impressionista</a>, con opere e documenti che illustrano le fasi salienti del costante confronto creativo in atto in quegli anni.

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