Il concorso di progettazione per la riqualificazione della GAM di Torino

Fondata nel 1895 e prima istituzione civica d’Italia dedicata all’arte moderna, la <a href="https://arte.sky.it/news/2024/mostra-berthe-morisot-gam-torino">GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino</a> si prepara a un <a href="https://arte.sky.it/news/2024/riqualificazione-gam-torino-chiara-bertola" target="_blank">restyling architettonico senza precedenti</a>. L’istituzione entra così in una nuova fase della sua storia, che guarda oltre la semplice ristrutturazione edilizia. Lo fa con un concorso internazionale di progettazione promosso dalla Fondazione Torino Musei, in sinergia con la Città di Torino, la Fondazione Compagnia di San Paolo e con il supporto della Fondazione per l’architettura / Torino. L’obiettivo è ambizioso: trasformare la GAM in un laboratorio di idee contemporanee, un luogo vivo e permeabile, capace di coinvolgere il pubblico attraverso l’arte ma anche attento a temi quali sostenibilità ambientale, accessibilità e tenologia.<a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/04/mostra-giosetta-fioroni-museo-del-novecento-milano" target="_blank"></a>
IL CONCORSO PER RINNOVARE LA GAM DI TORINO 
Il concorso ruota attorno alla "riscrittura" architettonica dell’attuale sede della GAM, progettata negli anni Cinquanta, mantenendone l’identità storica ma proiettandola nel futuro. Si tratta di un restauro filologico basato sull'impiego di materiali sostenibili, tecnologie a basso impatto energetico, protocolli ambientali certificati e su una riflessione profonda sul significato di “spazio pubblico”. L’idea è quella di una GAM che sia anche una piazza aperta, un luogo permeabile al tessuto urbano, non solo contenitore ma catalizzatore di relazioni e incontri. Il concorso si articola in due fasi: una prima selezione basata su curriculum e titoli per scegliere cinque finalisti, seguita da una seconda fase progettuale, anonima, volta a individuare il progetto vincitore. Il primo classificato riceverà 100.000 euro, mentre ai restanti quattro finalisti verranno riconosciuti premi tra i 20.000 e i 50.000 euro. Le scadenze sono già fissate: candidature entro il 5 giugno, finalisti annunciati il 18 luglio, proposte progettuali da consegnare entro il 16 ottobre, vincitore proclamato il 27 novembre. 
LA PROGRAMMAZIONE DELLA GAM NEL 2025
Parallelamente al concorso, la GAM continua a vivere e a sperimentare, confermandosi una delle realtà più dinamiche del panorama espositivo italiano. Sotto la direzione artistica di <a href="https://arte.sky.it/news/2024/gam-torino-chiusura-allestimento" target="_blank">Chiara Bertola</a>, la programmazione si struttura in due grandi “Risonanze” annuali, ovvero filoni tematici che esplorano in profondità i rapporti tra le opere, i linguaggi e lo spazio. Dopo la prima stagione dedicata a luce, colore e tempo, la seconda affronta ritmo, struttura e segno, coinvolgendo artisti contemporanei in progetti pensati appositamente per il museo. Tra le iniziative più originali c’è L’intruso, un dialogo inaspettato tra opere e sguardi esterni, e l’intervento sonoro di Aldana Duoraan, artista sakha, che trasforma le scale del museo in un’esperienza acustica immersiva. Visitabili anche due grandi personali: Fausto Melotti. Lasciatemi divertire! – una retrospettiva che celebra l’ironia e la leggerezza dello scultore, fino al prossimo 7 settembre – e Dove lo spazio chiama il segno di Alice Cattaneo, un’indagine sulla materia e il gesto. A completare il quadro, i cortometraggi sperimentali di Giosetta Fioroni, proiettati nella Videoteca del museo. 
[Immagine in apertura: GAM Torino. Foto Buttiglieri]

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La storia di uno dei templi più spettacolari dell'Egitto

Una grande mostra per l'apertura della "nuova" Fondation Cartier pour l’art contemporain

Mancano poco meno di sei mesi all’evento inaugurale che segnerà l’apertura della nuova sede della Fondation Cartier pour l'art contemporain, in <a href="https://arte.sky.it/news/2024/yann-kebbi-metropolitana-palais-royal-parigi" target="_blank">Place du Palais-Royal</a>, nel cuore di Parigi. L’edificio destinato ad accogliere la fondazione è un palazzo storico che un tempo ospitava i Grands Magasins du Louvre. La struttura originale è stata oggetto di un profondo intervento di restauro a cura del celebre architetto francese <a href="https://arte.sky.it/foto/arte/jean-nouvel-velasco-vitali-arte-sella-2024" target="_blank">Jean Nouvel</a>, che già trent'anni fa aveva seguito i lavori della <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/02/mostra-damien-hirst-parigi-fondation-cartier" target="_blank">precedente sede</a> su Boulevard Raspail.
L'apertura al pubblico è fissata per il 25 ottobre, giorno in cui inaugurerà la mostra Exposition Générale, ideata per celebrare la ricchezza e la varietà della collezione permanente della fondazione. L’esposizione presenterà i grandi capolavori raccolti in oltre quarant’anni dall’istituzione francese, a testimonianza della straordinaria opera di acquisizione dei migliori esempi internazionali di arte contemporanea. 
L’EVENTO ESPOSITIVO PER RACCONTARE I 40 ANNI DELLA FONDATION CARTIER
Il progetto di Nouvel per la nuova sede della Fondation Cartier prevede la trasformazione di un edificio in <a href="https://arte.sky.it/news/2024/parigi-citta-amore-programmi-tv-14-febbraio" target="_blank">stile Haussmann</a>, realizzato nell’ambito dei grandi interventi urbanistici che trasformarono Parigi intorno alla metà del XIX secolo storico. Dopo aver ospitato per anni l’iconico polo commerciale dei Grands Magasins du Louvre, il palazzo manterrà la sua facciata sulla piazza pedonale, caratterizzata dalle ampie vetrate che aprono lo spazio alla città. Gli interventi dell’architetto francese si caratterizzano all’interno per la loro modularità, con una struttura dinamica, composta da cinque piattaforme regolabili a diverse altezze. Tale mobilità dei futuri spazi espositivi è studiata per adattare la nuova sede a ogni tipologia di mostra, dalle arti visive alle performance.
Un esempio concreto in tal senso sarà offerto da Exposition Générale, la retrospettiva inaugurale che presenterà circa seicento opere raccolte dalla Fondation Cartier dal 1984 a oggi. Rievocando fin dal suo titolo le grandi esposizioni allestite in questo stesso luogo tra XIX e XX secolo, la mostra si propone di conservare e modernizzare lo spirito di quegli eventi storici, aprendo al pubblico i propri spazi per favorire lo scambio e l’incontro culturale. La rassegna, che sarà visitabile fino al mese di agosto 2026, approfondirà così i principi ispiratori della fondazione, come l’arte, l’architettura, le scienze e la tecnologia, attraverso un’ampia selezione di capolavori iconici.
PRESTO A VENEZIA UNA MOSTRA SUL PROGETTO A CURA DI JEAN NOUVEL
In attesa della futura inaugurazione nella capitale francese, un’esposizione in programma a Venezia nelle prossime settimane illustrerà al pubblico della <a href="https://arte.sky.it/news/2025/biennale-architettura-leone-oro-carriera-donna-haraway-italo-rota" target="_blank">Biennale Architettura 2025</a> il progetto della nuova sede. Allestita presso la <a href="https://arte.sky.it/news/2025/bando-arte-digitale-giorgio-cini-venezia" target="_blank">Fondazione Giorgio Cini</a> sull’Isola di San Giorgio Maggiore, la mostra The Fondation Cartier pour l’art contemporain by Jean Nouvel racconterà le innovative scelte dell’architetto francese anche attraverso un modello in sezione di grandi dimensioni.
Fedele ai concetti enunciati nel suo manifesto programmatico del 1980, Il futuro dell’architettura non è più architettonico, Nouvel ha dato vita a un progetto museografico pienamente contestuale e in linea con l’idea di spazio culturale aperto, dinamico e multidisciplinare che anima l’azione della stessa fondazione parigina. Oltre al modello, la mostra in programma dal 10 maggio al 14 settembre presenterà proiezioni, fotografie in scala 1:1, piante e prototipi per condurre il pubblico alla scoperta di un’esperienza architettonica che si preannuncia imperdibile.
[Immagine in apertura: the building that will house the Fondation Cartier pour l’art contemporain from 2025, Place du Palais-Royal, Paris. Interior architecture by Jean Nouvel. Photo © Luc Boegly]

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