Savona si anima con il festival diffuso di arte contemporanea

È tutto pronto a <a href="https://arte.sky.it/news/2024/mostra-tappeti-arturo-martini-savona" target="_blank">Savona</a> per la terza edizione di CONNEXXION, rassegna diffusa di arte contemporanea che torna ad animare le vie della città della <a href="https://arte.sky.it/mostre-eventi/arte/enrico-baj-savona-albissola-marina" target="_blank">Riviera di Ponente</a>. Il ricco cartellone di eventi, performance e installazioni di arte pubblica si svolgerà nell’arco di una settimana, dal 7 al 14 giugno, con un’anteprima speciale in programma nel pomeriggio di oggi, 6 giugno. Il festival, promosso dall’associazione culturale Arteam, torna a interrogare gli artisti partecipanti su un tema di grande attualità come quello della libertà.
Il titolo scelto per questa edizione, Liberi dentro, liberi fuori, invita a riflettere sulle diverse sfaccettature del tema guida della manifestazione, esplorando il concetto di libertà attraverso un programma ricco di eventi culturali. L’obiettivo è coinvolgere attivamente un’ampia fetta di pubblico, a riprova della vocazione partecipativa del festival. Come già avvenuto nelle precedenti edizioni, CONNEXXION 2025 si diffonderà in tutto il centro urbano, seguendo un itinerario articolato tra monumenti e luoghi storici di Savona, trasformati in sedi espositive e performative.
<h2>IL TEMA DELLA LIBERTÀ AL CENTRO DELLA RASSEGNA CULTURALE SAVONESE</h2>
Il programma della terza edizione di CONNEXXION si apre in anteprima il 6 giugno con lo spettacolo itinerante Io non ho vergogna, interpretato da Mona Lisa Tina. La performance dell’artista visiva pugliese toccherà diversi punti del centro storico di Savona, dalla Darsena a Piazza Sandro Pertini. Nelle stesse ore sarà inoltre presentato lo special project di questa edizione, intitolato Monumenta Italia / Cantiere Savona. Il progetto d’arte pubblica dell’artista torinese Irene Pittatore coinvolgerà tre monumenti iconici della città, come il Monumento ai Caduti, il Monumento a Garibaldi e il Monumento al Marinaio.
Tra le figure di spicco della scena contemporanea che prenderanno parte a CONNEXXION 2025, si segnalano i nomi di quattro artiste: le sorelle <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/02/sei-grandi-artisti-per-sette-anni-di-residenze-in-friuli" target="_blank">Isabella e Tiziana Pers</a>, <a href="https://arte.sky.it/news/2022/milano-scultura-margherita-hack-mostra" target="_blank">Silvia Vendramel</a> e la visual artist boliviana <a href="https://arte.sky.it/news/2022/biblioteca-casa-leopardi-arte-contemporanea-recanati-mostra" target="_blank">Narda Zapata</a>. Le loro installazioni andranno a occupare un luogo al centro di un interessante progetto di rigenerazione urbana come l’ex Carcere Sant’Agostino, che ha già ospitato alcuni appuntamenti espositivi nel corso dell’edizione 2024. Casa circondariale attiva per ben due secoli, il carcere savonese rappresenta una sede ideale per il tema del festival, invitando i partecipanti, secondo le parole l’ideatrice e curatrice Livia Savorelli, a riflettere “su una nuova concezione della libertà, non come una ‘autorizzazione transitoria’ ma come ‘attitudine esistenziale’”.
<h2>IL PROGRAMMA DI “CONNEXXION 2025”, TRA INSTALLAZIONI E PERFORMANCE</h2>
Il percorso diffuso della nuova edizione del festival torna dunque ad abbracciare diversi luoghi storici del capoluogo ligure, a partire dal Mercato Civico, sede dell’anteprima ufficiale di CONNEXXION. L’iniziativa culturale si propone di rileggere in chiave contemporanea la storia di Savona, attraverso interventi, performance e installazioni che tornano a esplorare il tema della libertà, già al centro delle precedenti edizioni. 
Con il suo ricco programma di eventi culturali, la rassegna diffusa sulla Riviera di Ponente mira a coinvolgere il pubblico in un dialogo aperto sul ruolo della creatività, considerata uno strumento essenziale per vivere e modellare gli spazi urbani, confermando al tempo stesso la vocazione artistica di una città come Savona, che è stata recentemente una delle dieci finaliste per il titolo di <a href="https://arte.sky.it/news/2025/pordenone-capitale-italiana-cultura-2027" target="_blank">Capitale Italiana della Cultura 2027</a>.
[Immagine in apertura: veduta esterna, ex Carcere Sant'Agostino, Savona. Ph. Matteo Musetti]

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Di proprietà della parrocchia di Sant’Eufemia, a <a href="https://arte.sky.it/news/2025/torre-velasca-milano-restauro-piazza" target="_blank">Milano</a> la chiesa sconsacrata intitolata a San Paolo Converso si è aperta ai linguaggi delle discipline artistiche contemporanea. Affidata in locazione a Deloitte, da pochi giorni accoglie infatti un intervento artistico che combina creatività e Intelligenza Artificiale Generativa. Si tratta dell'opera Liturgica, appositamente realizzata in occasione dell'inaugurazione del nuovo hub creativo dall'artista visuale, classe 1986, <a href="https://arte.sky.it/archivio/2017/03/riconoscimento-internazionale-per-le-sculture-del-vento-fotografate-da-lo-schiavo" target="_blank">Giuseppe Lo Schiavo</a>.
<h2>A MILANO UN'EX CHIESA DIVENTA CENTRO PER L'ARTE</h2>
Eretto a partire dal 1549, per volere della contessa di Guastalla Paola Lodovica Torelli, l'edificio religioso in questione accolse inizialmente l'ordine delle Madri Angeliche, a sua volta istituto su impulso di Antonio Maria Zaccaria e dalla stessa contessa Torelli. Le soppressioni richieste dall’Imperatore Giuseppe II nella seconda metà del Settecento comportarono la chiusura del monastero e, più tardi, per decreto napoleonico la sua definitiva soppressione. Nell'Ottocento ebbe così inizio una stagione travagliata per la chiesa, impiegata come deposito e da allora mai più adibita al culto. Bisogna arrivare agli anni Trenta del Novecento per il restauro degli affreschi interni. Grazie alla recente ristrutturazione, prende ora il via una fase inedita per lo storico manufatto, che conserva l'impianto storico e decorativo originario: sarà infatti impiegato come sede per eventi, esposizioni e incontri. Accessibile anche da piazza Sant’Eufemia, è parte integrante del nuovo campus promosso dalla committenza a Milano, che include anche Solaria Space, ovvero spazi interamente dedicati alla GenAI.
<h2>L'OPERA "LITURGICA" DI GIUSEPPE LO SCHIAVO A MILANO</h2>
Con un approccio che affianca tecnologia, scienza e cultura popolare, attraverso Liturgica <a href="https://arte.sky.it/news/2024/festival-parma-360-2024" target="_blank">Lo Schiavo</a> prova a scardinare i pregiudizi dell’AI applicata alla creatività. Come spiega lo stesso artista, l'installazione che segna la rinascita dell'ex chiesa di San Paolo In Converso è "un viaggio visivo che si sviluppa come un’allucinazione: sequenze che scorrono, si trasformano, si dissolvono, senza inizio né fine. Corpi, animali, materia — tutto è immerso in un flusso che somiglia all’acqua: viva, imprevedibile, sacra. Liturgica non celebra l’autonomia della macchina, ma la responsabilità e il potere dell’essere umano nel darle forma, nel dirigerne la rotta, nell’assumersi la paternità del proprio stesso futuro. Come l’acqua, l’IA non possiede volontà: siamo noi a costruire le navi, a scegliere come attraversarla".
[Immagine in apertura: Credits Deloitte Italia]

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