Presto in libreria un nuovo capitolo della saga di Corto Maltese

C’è grande attesa tra i fan di <a href="https://arte.sky.it/news/2022/saggio-sociologia-corto-maltese" target="_blank">Corto Maltese</a>: il 19 settembre uscirà infatti L'isola di ieri (nell'immagine in apertura un dettaglio della copertina), un’opera originale che reinterpreta in chiave moderna le avventure dell’iconico marinaio creato quasi sessant'anni fa dal fumettista italiano <a href="https://arte.sky.it/news/2024/mostra-hugo-pratt-letteratura-roma" target="_blank">Hugo Pratt</a>. Il volume costituisce il terzo e ultimo capitolo di una trilogia ideata da due autori francesi: lo sceneggiatore Martin Quenehen e l’illustratore Bastien Vivès, che ha firmato le tavole dell’opera.
Pubblicato dalla casa editrice <a href="https://arte.sky.it/news/2025/senigallia-lungomare-corto-maltese-pratt" target="_blank">Cong</a>, il volume vede Corto Maltese tornare tra i mari dell’Oceano Pacifico dove aveva esordito ne <a href="https://arte.sky.it/news/2025/hugo-pratt-ballata-mare-salato-rizzoli" target="_blank">La ballata del mare salato</a> del 1967. Qui il marinaio si troverà ad affrontare però una serie di sfide del tutto inedite, come l’emergenza ambientale che minaccia Tuvalu e gli arcipelaghi circostanti. Questo radicale cambio di prospettiva offre ai lettori una nuova chiave di lettura, attualizzando le avventure di Corto Maltese per avvicinare anche le nuove generazioni a uno dei personaggi più iconici del fumetto mondiale.
<h2>UNA NUOVA AVVENTURA NEL PACIFICO PER CORTO MALTESE</h2>
Terza opera originale firmata dal duo transalpino – dopo <a href="https://arte.sky.it/news/2021/corto-maltese-nuovo-fumetto" target="_blank">Oceano Nero</a> del 2021 e <a href="https://arte.sky.it/news/2023/fumetto-corto-maltese" target="_blank">La regina di Babilonia</a> del 2023 –, L'isola di ieri è ambientato nell’emisfero australe dei giorni nostri. Proprio a Sidney, infatti, Corto Maltese incontra Marcus, un vecchio amico che sta cercando di disintossicarsi. I due vengono presto coinvolti in una nuova avventura: salvare un’ambientalista cinese arrestata nell’arcipelago di Tuvalu, nel mezzo dell'<a href="https://arte.sky.it/news/2024/rindon-johnson-mostra-oceano-shangai" target="_blank">Oceano Pacifico</a>.
Attraversando quei paesaggi che hanno fatto da sfondo alle sue prime avventure, Corto Maltese scopre insieme ai lettori un mondo non più esotico come quello immaginato a metà Novecento da Hugo Pratt. Le isole e le distese oceaniche sono ora minacciate dall’inquinamento, mentre i politici corrotti e spregiudicati hanno preso il posto dei pirati e degli avventurieri. Questa attenzione a temi di grande attualità come la crisi climatica e la geopolitica rende il volume un’opera al passo coi tempi, donando una dimensione del tutto nuovo a un’icona del fumetto come Corto Maltese.
<h2>L’ANTIEROE DI PRATT, TRA GEOPOLITICA E CRISI CLIMATICA</h2>
Il capitolo conclusivo della trilogia inedita conferma l’abilità dei suoi due autori. Pur affrontando questioni di stringente attualità, l’opera conserva lo spirito indomito e la voglia di libertà che ha sempre caratterizzato il suo protagonista. I testi di Quenehen riescono inoltre a conferire credibilità alle nuove avventure di un personaggio storico come Corto Maltese, mentre le tavole di Vivès ricalcano fedelmente l’estetica di Pratt – senza stravolgerla, ma aggiungendo dettagli importanti e necessari per modernizzare l’opera. Il risultato è una reinterpretazione accurata e fedele delle atmosfere della saga originale del marinaio, che offre ai lettori l'opportunità di avvicinarsi a un’icona assoluta della storia del fumetto, calato in un contesto difficile eppure ancora ricco di spunti come quello del mondo contemporaneo.

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Un ritratto inedito dell'architetta Gae Aulenti

Il libro che celebra le "madri" della nostra costituzione

Un tuffo negli anni '80 con Pier Vittorio Tondelli

Roma si prepara ad accogliere la grande arte di Paul Gauguin

Il <a href="https://arte.sky.it/news/2025/mostra-salvador-dali-museo-fanteria-roma" target="_blank">Museo Storico della Fanteria</a> di Roma si prepara ad accendere i riflettori su Gauguin. Il diario di Noa Noa e altre avventure, un percorso che – dal prossimo 6 settembre al 26 gennaio 2026 – esplora il viaggio artistico ed esistenziale del maestro francese attraverso opere rare e preziosi documenti. 
Fulcro dell’esposizione è il celebre volume Il diario di Noa Noa, scritto dopo il primo soggiorno a Tahiti e arricchito da xilografie stampate dall’amico George-Daniel de Monfreid. Come sottolinea il curatore Vincenzo Sanfo, “questo libro racconta la vita nelle isole polinesiane, i miti e le credenze ancestrali, in parte romanzata dallo stesso Gauguin, mischiando i racconti di Tehura, la sua giovane compagna, con fonti e notizie attinte da alcuni libri”.
L’opera, che destò scalpore al rientro a Parigi, segnò un momento cruciale nella carriera dell’artista, ponendolo sotto i riflettori della scena internazionale. A impreziosire il percorso espositivo sono capolavori come il dipinto Tahitiana, l’acquerello Paesaggio polinesiano con capanna e l’importante monotipo Studio di braccia, mani e piedi, sopravvissuto al rogo dei suoi beni ordinato dalle autorità religiose locali.
<h2>L'ATTESA MOSTRA DI PAUL GAUGUIN A ROMA</h2>
La mostra non si limita solo all’esperienza polinesiana, ma offre un quadro completo delle tappe fondamentali della vita di Gauguin. Accanto alle sculture realizzate durante il periodo tahitiano (tra cui una terracotta già protagonista al MOMA di New York), il visitatore può ammirare le litografie di Avant et Après, considerato il "testamento spirituale" dell’artista, terminato poco prima della sua morte. Il racconto si arricchisce con un’ampia sezione dedicata al soggiorno in Bretagna, a Pont-Aven, culla della celebre scuola che vide la collaborazione di artisti come Émile Bernard, Maurice Denis e Paul Sérusier. Spiccano, tra i prestiti, Eva e il serpente e Le Bretonne, opere che testimoniano la forza innovativa di un movimento che gettò le basi per le avanguardie del Novecento. 
Un’attenzione particolare è rivolta anche al legame, notoriamente tormentato, con <a href="https://arte.sky.it/news/2025/vincent-van-gogh-poeti-amanti-documentario-cinema" target="_blank">Vincent van Gogh</a>, evocato attraverso schizzi che lo ritraggono nell’atto di dipingere i girasoli.
<h2>IL DIARIO DI PAUL GAUGUIN E I SUOI CAPOLAVORI</h2>
Uno dei nuclei più suggestivi dell’esposizione è costituito dai fogli del taccuino personale di Gauguin, dove schizzi di animali e figure si intrecciano con l’elenco delle opere vendute, scambiate o donate. Un documento che svela la fitta rete di rapporti intessuta dall’artista con i protagonisti del suo tempo e che, raramente esposto, rappresenta un’occasione unica per comprenderne il lato umano oltre a quello creativo. A completare il percorso, fotografie, libri e riproduzioni degli acquerelli realizzati per Ancien Culte Mahorie, con la copertina originale stampata da Fernand Mourlot. Gauguin viene così restituito come figura cardine della modernità, un innovatore che, con le sue visioni, ha ispirato <a href="https://arte.sky.it/news/2025/henri-matisse-mostra-immersiva-firenze" target="_blank">Henri Matisse</a>, <a href="https://arte.sky.it/news/2025/picasso-ribelle-parigi-storia-vita-museo-programmi-tv-17-luglio" target="_blank">Pablo Picasso</a> e gli espressionisti tedeschi, contribuendo a ridefinire per sempre i confini dell’arte europea.
[Immagine in apertura: Paul Gauguin, Paesaggio, 1894-1895 Litografia 20x13 cm. Collezione privata]

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