Gli artisti e le novità di Desert X 2025

Tornerà dall’8 marzo all’11 maggio <a href="https://arte.sky.it/news/2023/mostra-arte-contemporanea-desert-x" target="_blank">Desert X</a>, la rassegna internazionale d'arte contemporanea organizzata ogni due anni tra i canyon della Coachella Valley, nella California meridionale. Attraverso una riflessione aperta alle proposte artistiche, provenienti da ogni angolo del globo, la mostra presenta undici opere e installazioni che offrono una visione alternativa e intellettualmente stimolante del mondo contemporaneo. 
Prodotta e organizzata dal 2017 da The Desert Biennial, organizzazione senza scopo di lucro impegnata nella realizzazione di rassegne internazionali d'arte che attivano i luoghi desertici attraverso installazioni create ad hoc, la manifestazione fa ritorno nelle vallate californiane dopo l’iterazione allestita l’anno scorso nel <a href="https://arte.sky.it/news/2024/festival-land-art-deserto-alula-arabia-saudita" target="_blank">deserto della penisola arabica</a>. 
LA BIENNALE DI ARTE NEL DESERTO DELLA CALIFORNIA
Fedele ai principi ispiratori della <a href="https://arte.sky.it/news/2024/festival-land-art-fossombrone-marche" target="_blank">Land Art</a>, la biennale californiana invita i partecipanti a creare opere site-specific che stimolino la riflessione su temi universali e di grande attualità, come il ruolo delle tecnologie emergenti sulla società contemporanea, o le sfide legate all’immigrazione e al <a href="https://arte.sky.it/news/arte-cambiamenti-climatici-google-arts-culture" target="_blank">cambiamento climatico</a>. I lavori degli undici artisti internazionali coinvolti ricorderanno come l’arte contemporanea si ispiri sempre più a concetti quali “il tempo, la luce e lo spazio”, nonché “all'urgenza di trovare nuovi approcci sostenibili alla vita”, come ricorda il co-curatore della manifestazione, Neville Wakefield.
Tra le opere in esposizione nella <a href="https://arte.sky.it/foto/arte/installazioni-coachella-valley-music-and-arts-festival" target="_blank">Coachella Valley</a>, spiccano così le scintillanti sculture di nuvole dell’artista statunitense Sanford Biggers, i monoliti marmorei impiegati dallo scultore messicano Jose Dávila per simboleggiare l’attraversamento di confini fisici e metaforici, e The Living Pyramid, prima commissione affidata dal team di Desert X 2025 all’artista americana-magiara <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/10/mostra-agnes-denes-mostra-shed-new-york" target="_blank">Agnes Denes</a>. Già visibile nell’area espositiva dei Sunnylands Center & Gardens, la scultura monumentale realizzata dalla 94enne pioniera dell'arte ambientale e concettuale è una piramide che accoglie lungo le sue pareti esterne le piante native di quest’area: la struttura e l'aspetto dell’installazione sono destinati a mutare nel corso dell'esposizione, seguendo i cicli di crescita dell'ambiente desertico.
A "DESERT X" LE OPERE DI UNDICI GRANDI ARTISTI CONTEMPORANEI
Curata da Wakefield in collaborazione con Kaitlin Garcia-Maestas, la quinta edizione di Desert X promette di offrire ancora una volta un’esperienza creativa in grado di oltrepassare i confini delle istituzioni tradizionali, attraverso una nuova e coinvolgente configurazione espositiva che trasforma le vallate desertiche californiane in un museo d’arte contemporanea en-plein air.
Tra gli obiettivi della manifestazione c’è inoltre il sostegno agli scambi culturali tra artisti e appassionati di tutto il mondo: a tal fine, Desert X si impegna anche quest’anno a promuovere numerosi programmi educativi, e a coinvolgere le comunità indigene come il popolo Cahuilla, che abita quest’area della California meridionale, in quell’ottica di rispetto e partecipazione che ispira l’intera missione creativa della manifestazione.
[Immagine in apertura: Desert X 2025 installation view of Agnes Denes The Living Pyramid at Sunnylands Center & Gardens, photo by Lance Gerber, courtesy Desert X]

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Anche quest’anno, l’estate toscana si animerà grazie al potere delle immagini con la 15esima edizione del <a href="https://arte.sky.it/news/2024/cortona-on-the-move-festival-fotografia-2024" target="_blank">Cortona On The Move</a>, il festival internazionale di fotografia che torna dal 17 luglio fino all’autunno. Mentre resta ancora da scoprire il tema della prossima edizione, la kermesse lancia il BarTur Grant, il premio che offre ai fotografi documentaristi (emergenti e non) la possibilità di esporre il proprio progetto nel 2026 (e di ricevere un ricco premio in denaro per lo sviluppo dell’opera).
30MILA DOLLARI PER UN FOTOGRAFO EMERGENTE
Dal 2011, il festival si è affermato come un punto di riferimento per fotografi e appassionati, offrendo una piattaforma per esplorare e discutere le tendenze contemporanee della fotografia documentaria. Ancora oggi, la manifestazione si distingue per il suo impegno nel supportare progetti fotografici innovativi. 
Novità del 2025, il BarTur Grant offre un premio principale di 30mila dollari a un fotografo professionista per lo sviluppo di un progetto su temi sociali, ambientali, economici o culturali urgenti. Inoltre, sono previsti due premi da 5mila dollari ciascuno per fotografi emergenti sotto i trent'anni. Tutti e tre i vincitori saranno esposti al Cortona On The Move 2026.
COME PARTECIPARE AL CONCORSO DEL "CORTONA ON THE MOVE"
Per partecipare al concorso, i fotografi professionisti devono presentare una proposta relativa a un progetto in corso, coerente con i temi del bando. La candidatura richiede una quota di iscrizione di venti dollari, mentre per i fotografi emergenti sotto i trent'anni la partecipazione è gratuita. Per iscriversi c’è tempo fino al 17 aprile 2025, attraverso <a href="https://www.cortonaonthemove.com/grant/" target="_blank">l’apposita piattaforma</a>. Una volta inoltrata la propria candidatura, una giuria composta da esperti del settore valuterà le proposte in base a criteri quali creatività, rilevanza ed eccellenza tecnica. Il vincitore del premio principale sarà annunciato nel corso del festival a luglio 2025, e avrà nove mesi di tempo per completare il progetto, che dovrà essere consegnato entro il 15 marzo 2026. 
[Immagine in apertura: foto di Matt Roskovec su Unsplash]

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