Presto in anteprima a Milano il documentario su Jayne Mansfield

Un viaggio personale alla scoperta di una delle icone della Hollywood dell’età dell’oro: <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/08/le-ragazze-di-peter-gowland-incantano-colonia" target="_blank">Jayne Mansfield</a>. È questo il tema dell’atteso documentario My mom Jayne, che segna l’esordio alla regia di Mariska Hargitay, figlia della celebre attrice e pin-up. Il film sarà proiettato in anteprima la sera di sabato 13 settembre presso la Cineteca Milano Arlecchino, in occasione del Festival Internazionale del Documentario <a href="https://arte.sky.it/news/2022/milano-festival-cinema-visioni-mondo" target="_blank">Visioni dal Mondo</a>.
La pellicola, che sarà trasmessa prossimamente su Sky Arte, racconta da una prospettiva unica la storia e l'eredità di una leggenda del cinema internazionale, scomparsa tragicamente in un incidente stradale nel 1967, a soli 34 anni. Attraverso un accurato lavoro di indagine tra materiali di repertorio e documenti privati, la regista scopre la storia di una madre mai conosciuta realmente, portando alla luce dettagli inediti sulla sua vita privata. A distanza di quasi sessant'anni dalla sua tragica scomparsa, la figura di Jayne Mansfield acquisisce così una dimensione nuova, più profonda, completando idealmente il ritratto di un’attrice iconica della storia del cinema.
<h2>IN ANTEPRIMA A MILANO IL RITRATTO INTIMO DI UN’ICONA DI HOLLYWOOD</h2>
Presentato al festival meneghino nella sezione Fuori Concorso, il film documenta l'indagine condotta da Mariska Hargitay nel corso degli anni. Avendo perso la madre quando era ancora una bambina piccola, la regista si è dedicata a un approfondito lavoro di ricerca per conoscere da vicino e per la prima volta una figura tanto importante. Oltre a esplorare l'eredità pubblica di una grande diva, My mom Jayne svela la complessità della dimensione privata di Mansfield, distante dagli stereotipi che l'hanno resa una celebrità assoluta nel corso della sua breve e luminosa carriera.
Il viaggio personale della regista alla ricerca delle proprie radici si articola così tra la vasta collezione di fotografie, riprese amatoriali assolutamente inedite, e interviste intime a familiari, amici e colleghi di Mansfield. Oltre a restituire al pubblico di oggi il ritratto originale di una donna e madre di inizio anni Sessanta, il ricco nucleo di materiali raccolti per il documentario ha permesso alla regista di ricostruire un tassello importante della storia della propria famiglia.
<h2>IL DEBUTTO ALLA REGIA DELLA FIGLIA DI JAYNE MANSFIELD</h2>
Dopo una lunga carriera come attrice cinematografica e televisiva, che l’ha anche portata a vincere un Emmy e un <a href="https://arte.sky.it/news/2024/vincitori-golden-globe-2024" target="_blank">Golden Globe</a>, Mariska Hargitay ha deciso di passare dietro la macchina da presa per dirigere un’opera tanto personale quanto rilevante. Il ritratto intimo e toccante delineato dal documentario riscrive a distanza di anni il legame tra una figlia e sua madre, offrendo una nuova prospettiva su una protagonista indimenticabile del <a href="https://arte.sky.it/news/2024/life-hollywood-taschen-libro-cinema" target="_blank">cinema del Novecento</a> come Mansfield.
L’anteprima di My mom Jayne alla Cineteca Milano Arlecchino rappresenta uno degli eventi di spicco dell’undicesima edizione di Visioni dal Mondo, in programma dall’11 al 14 settembre. Sotto la direzione artistica di <a href="https://arte.sky.it/news/2025/biografilm-festival-2025-bologna" target="_blank">Maurizio Nichetti</a>, il Festival Internazionale del Documentario torna a proporsi come uno spazio condiviso dedicato alla riflessione sul cinema del reale, grazie a un cartellone costellato di proiezioni esclusive, anteprime nazionali e internazionali, masterclass e incontri con autori e registi.

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A distanza di qualche mese dalla <a href="https://arte.sky.it/news/2025/design-aspettando-il-futuro-programmi-tv-24-agosto" target="_blank">Milano Design Week 2025</a>, martedì 9 settembre su Sky Arte va in onda il documentario Design. Aspettando il futuro, un viaggio tra gli spazi e i protagonisti che lo scorso aprile hanno animato Milano con idee, installazioni e visioni.
In un momento delicato per la città – segnata da inchieste che hanno messo in discussione il suo modello di sviluppo – il design è tornato protagonista, portando nuova energia tra le architetture storiche e i quartieri più innovativi.
Seguendo il tema La dolce attesa, ispirato all’installazione firmata da <a href="https://arte.sky.it/news/2025/salone-mobile-milano-2025-wilson-sorrentino" target="_blank">Paolo Sorrentino</a> e Margherita Palli, il documentario attraversa i distretti del Fuorisalone, raccontando la creatività che ha trasformato showroom, musei, chiese e spazi post-industriali.
Tra gli ospiti, il compianto <a href="https://arte.sky.it/news/2025/morte-robert-wilson-regista-teatro" target="_blank">Bob Wilson</a>, Rossy De Palma, <a href="https://arte.sky.it/news/2025/bando-artisti-mario-cucinella-architect-roma" target="_blank">Mario Cucinella</a> e Stefano Mancuso, in un racconto corale che mette in scena una Milano che, nonostante tutto, continua a progettare il futuro.

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