Vinicio Capossela in concerto accanto al David di Michelangelo

Stop – ma solo temporaneamente – agli eventi in programma quest’anno a Firenze per celebrare il 550esimo anniversario della nascita di <a href="https://arte.sky.it/news/2025/michelangelo-buonarroti-mostra-sculture-smk-copenaghen" target="_blank">Michelangelo Buonarroti</a>. Il festival L’eterno contemporaneo. Michelangelo 1475 – 2025, ideato e promosso dalla <a href="https://arte.sky.it/foto/arte/galleria-accademia-firenze-allestimento-sala-colosso" target="_blank">Galleria dell’Accademia</a>, ripartirà infatti dopo la pausa estiva con un nuovo cartellone ricco di appuntamenti imperdibili.
La <a href="https://arte.sky.it/news/2025/anniversario-michelangelo-galleria-accademia-firenze" target="_blank">rassegna</a> riprenderà il via a fine ottobre con uno degli eventi culturali più attesi dell’anno: il concerto del cantautore <a href="https://arte.sky.it/news/2025/sponz-vern-festival-calitri-vinicio-capossela" target="_blank">Vinicio Capossela</a>, che proporrà al pubblico un inedito confronto poetico e musicale con le Rime composte dal genio rinascimentale oltre cinque secoli fa. Non mancheranno inoltre spettacoli, reading e visite speciali: una serie di iniziative attraverso cui la manifestazione fiorentina si propone di evidenziare l’importanza storica e la grande attualità di Michelangelo Buonarroti.
<h2>IL CONCERTO DI CAPOSSELA ISPIRATO ALLE "RIME" DI BUONARROTI</h2>
Le attività proposte dalla Galleria dell’Accademia per il prossimo autunno ripartiranno dunque lunedì 27 ottobre con la serata-concerto Fuggite, Amanti, Amor – Rime e Lamentazioni per Michelangelo di Capossela, in programma alle ore 18:00. Il celebre cantautore e polistrumentista, accompagnato dal violoncellista <a href="https://arte.sky.it/news/2025/festival-culturali-estate-2025" target="_blank">Mario Brunello</a> e altri musicisti, condurrà gli spettatori in un viaggio musicale ispirato ai versi di Buonarroti, alla presenza di capolavori michelangioleschi come il <a href="https://arte.sky.it/news/2022/david-michelangelo-eventi-galleria-accademia-firenze" target="_blank">David</a> e i Prigioni.
Un altro appuntamento molto atteso è la replica del reading a due voci Non ha la par cosa tutto il mondo, che si terrà lunedì 10 novembre. Reduci dall’ottimo riscontro ottenuto lo scorso giugno, lo storico dell'arte <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/12/libro-cento-luoghi-di-versi-italia-montanari-marcoaldi" target="_blank">Tomaso Montanari</a> e l'attore <a href="https://arte.sky.it/news/2024/eventi-estivi-ville-giardini-medicei-firenze" target="_blank">Francesco Gori</a> presenteranno nuovamente la complessa vicenda artistica che segnò la realizzazione del cenotafio di papa Giulio II da parte di Michelangelo, attraverso la lettura di documenti e testimonianze dell’epoca. Lunedì 15 dicembre è infine in programma l’evento conclusivo della rassegna: il concerto del Trio Thesan, durante il quale l’esecuzione di musiche composte da <a href="https://arte.sky.it/news/2020/programmi-tv-19-agosto-documentario-claude-debussy" target="_blank">Claude Debussy</a> e <a href="https://arte.sky.it/news/2022/estate-vivaldi-libro-illustrazione" target="_blank">Antonio Vivaldi</a> si alternerà alla lettura di alcune poesie di Buonarroti.
<h2>GLI ALTRI APPUNTAMENTI PER CELEBRARE I 550 ANNI DI MICHELANGELO</h2>
Tutti gli eventi della rassegna fiorentina sono a ingresso gratuito (con prenotazione obbligatoria), a testimonianza della natura pienamente inclusiva di un progetto espressamente rivolto a un pubblico il più possibile ampio e diversificato. Sempre in nome dell’accessibilità, torneranno poi in autunno anche i tour guidati in LIS (Lingua dei Segni Italiana) e le visite tattili per persone con disabilità visiva.
Un’altra importante novità dei prossimi mesi è legata al lancio di un’app divulgativa, ideata per offrire una vasta gamma di contenuti multimediali e approfondimenti sulle opere di Michelangelo e di altri maestri del Rinascimento. Tale applicazione espanderà l’esperienza del festival anche all’esterno della Galleria dell’Accademia, lungo itinerari tematici che toccano i luoghi e le opere iconiche della Firenze dell’epoca. L’incredibile successo riscosso fin qui dagli eventi de L'eterno contemporaneo conferma la bontà di un progetto pensato per far scoprire a tutti i partecipanti l’importanza di un’artista tanto attuale e presente da influenzare ancora profondamente la vita culturale contemporanea.
[Immagine in apertura: per gentile concessione Opera Laboratori per Galleria dell’Accademia di Firenze]

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La fotografia sociale di Tina Modotti a Roma

Proseguirà fino al prossimo 21 settembre la mostra Tina Modotti. Donna, Fotografa, Militante. Una vita fra due Mondi, dedicata a una delle figure culturali di spicco del XX secolo. Allestita negli spazi del <a href="https://arte.sky.it/archivio/2016/01/mostra-fotografia-strada-amburgo-palermo-museo-roma-in-trastevere" target="_blank">Museo di Roma in Trastevere</a>, l’esposizione raccoglie una sessantina di fotografie e documenti inediti, per ripercorrere il viaggio geografico e creativo di <a href="https://arte.sky.it/news/2023/mostra-fotografia-tina-modotti" target="_blank">Tina Modotti</a> come artista e attivista politica tra il nostro Paese e il Messio.
A essere approfondito nel corso della retrospettiva è in particolare il ruolo di Modotti come figura d’unione tra la cultura italiana e centro-americana. Nata a Udine nel 1896, emigrò ben presto in America, dove incontrò il fotografo statunitense <a href="https://arte.sky.it/archivio/2016/05/fotografia-e-disegno-made-in-usa-a-confronto" target="_blank">Edward Weston</a>, che la introdusse al mondo della fotografia. La mostra si propone di far luce sulla personalità poliedrica di Modotti, evidenziando tanto i momenti di maggior rilievo della sua biografia, quanto la sua profonda impronta nel campo della <a href="https://arte.sky.it/mostre-eventi/fotografia/letizia-battaglia-terme-caracalla-roma" target="_blank">fotografia sociale</a> e dell'attivismo politico del Novecento.
<h2>IN MOSTRA AL MUSEO DI ROMA IN TRASTEVERE 60 SCATTI DELLA FOTOGRAFA FRIULANA</h2>
Il focus principale della retrospettiva in corso al Museo di Roma in Trastevere risiede nell’importanza di Tina Modotti come fotografa della realtà messicana della prima metà del XX secolo: un contesto culturale così vibrante da influenzare profondamente il suo stile fotografico distintivo. Nei suoi scatti trova dunque spazio, accanto a una grande accuratezza compositiva, quell’attenzione ai temi sociali che trasforma il medium fotografico in un potente veicolo di denuncia.
Attraverso l’esposizione di numerosi ritratti di lavoratori, sindacalisti e attivisti, la mostra documenta il crescente impegno politico di Modotti, influenzato anche dalla conoscenza di alcuni protagonisti della scena artistica messicana dell’epoca, tra cui <a href="https://arte.sky.it/news/2022/libro-diego-rivera-murales" target="_blank">Diego Rivera</a>, <a href="https://arte.sky.it/news/2025/frida-kahlo-biografia-giunti-alba-romano-pace" target="_blank">Frida Kahlo</a> e <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/05/diego-rivera-e-grandi-muralisti-messicani-genova" target="_blank">David Alfaro Siqueiros</a>. La sezione conclusiva del percorso espositivo presenta infine le immagini scattate dalla fotografa friulana durante l'esilio a Berlino, accompagnate da lettere, testi e articoli che documentano gli ultimi anni della sua vita, sempre contrassegnati da un profondo impegno politico e sociale.
<h2>TINA MODOTTI IN MESSICO, TRA FOTOGRAFIA E MILITANZA</h2>
Promossa dalle principali istituzioni pubbliche della Capitale, la mostra Tina Modotti. Donna, Fotografa, Militante raccoglie opere provenienti in larga parte dalla collezione del Centro INAH Hidalgo di Pachuca, in Messico: si tratta della più importante fototeca dell’America Latina, che custodisce attualmente quasi cento immagini scattate da Modotti tra il 1923 e il 1930.
Oltre a raccontare una storia esemplare di integrazione culturale e appassionato impegno civile, la retrospettiva romana rende omaggio a una delle principali esponenti dell’arte fotografica del Novecento, ed evidenzia come il corpus delle sue opere, pur pienamente apprezzato solo dopo la sua morte, l’abbia consacrata negli ultimi anni come pioniera dell’uso sociale del mezzo fotografico.
[Immagine in apertura: Tina Modotti, Bandiera, 1928]

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