Anche Paolo Jannacci e Fabrizio Bosso al Cittadella Jazz 2025

È tutto pronto a Cittadella, in provincia di Padova, per l’appuntamento con una delle <a href="https://arte.sky.it/news/2023/festival-musica-jazz-italia-estate-2023" target="_blank">principali rassegne musicali</a> dell’estate italiana: il Cittadella Jazz Festival, la cui quinta edizione del si terrà dal 29 al 31 agosto. Anche quest’anno la manifestazione coinvolgerà diversi suggestivi luoghi nel cuore della cittadina veneta per una tre giorni musicale ricca di concerti e altri eventi correlati.
Numerosi i protagonisti di spicco dell’edizione 2025, grazie alla partecipazione di alcuni grandi talenti del jazz italiano contemporaneo, a partire da <a href="https://arte.sky.it/news/2024/bologna-jazz-festival" target="_blank">Fabrizio Bosso</a>, che – accompagnato dai Blue Moka – aprirà il festival con il concerto serale alla Jazz Arena di Campo della Marta. La manifestazione sarà inoltre arricchita da una parata musicale a ritmo di samba e da una mostra a ingresso libero del fumettista Antonio “Oak” Carrara, visitabile presso <a href="https://arte.sky.it/archivio/2017/04/riscoprendo-bruno-munari-a-cittadella" target="_blank">Palazzo Pretorio</a> per tutta la durata della rassegna.
<h2>3 GIORNI DI GRANDE JAZZ A CITTADELLA </h2>
Tra i concerti più attesi del cartellone di Cittadella Jazz 2025, spicca l’esibizione del trio di <a href="https://arte.sky.it/news/2022/bologna-festival-jazz" target="_blank">Francesca Tandoi</a> insieme a un ospite d’eccezione: il trombettista vicentino Gianluca Carollo (in programma il 30 agosto). Il concerto conclusivo della manifestazione vedrà invece salire sul palco della Jazz Arena il duo formato da Daniele Moretto e Paolo Jannacci, che presenterà a Cittadella un'esibizione musicale che spazia dal grande jazz alla canzone d’autore, con l’esecuzione anche di immortali classici del <a href="https://arte.sky.it/news/2024/giorgio-gaber-enzo-jannacci-murale-milano" target="_blank">padre Enzo</a>.
Uno dei temi di riferimento della rassegna sarà la celebrazione del 90esimo anniversario dell'organo Hammond. Lanciato in commercio nel 1935, questo strumento ha saputo imporsi tra generi musicali diversi come il blues, il rock e il jazz, grazie alle sue sonorità uniche e distintive. Per rendere omaggio a questo elemento distintivo della musica contemporanea, ogni giorno del festival sarà caratterizzato da un concerto dedicato al periodo d'oro dell'organ jazz.
<h2>CITTADELLA RENDE OMAGGIO AI 90 ANNI DELL’ORGANO HAMMOND</h2>
Oltre al cartellone di eventi principali, il pubblico del festival potrà quotidianamente assistere a un concerto della serie Jazz prima del tramonto, che porterà in Piazza Pierobon nomi del calibro di Mauro Ottolini e <a href="https://arte.sky.it/news/2023/padova-jazz-festival-2023" target="_blank">Vanessa Tagliabue Yorke</a>. Le note del jazz si muoveranno attraverso tutto il centro storico di Cittadella, con la parata musicale dei Combo Chinotto e del sassofonista Giovanni Forestan, in programma nel pomeriggio del 31 agosto.
Ogni serata del festival si chiuderà infine con i concerti Round Midnight all'Autostazione: un terzetto di esibizioni a ingresso libero a cui prenderanno parte ensemble di talento come il Pulse Trio, le Women in Blue e il Trio 3B. Organizzato dall'Associazione Culturale Miles e con la direzione artistica di Valerio Galla, Cittadella Jazz Festival si conferma un punto di riferimento per tutti gli appassionati, grazie alla sua proposta musicale ricca e variegata. 
Bisognerà attendere l'inizio di settembre per il <a href="https://arte.sky.it/news/2025/firenze-jazz-festival-programma" target="_blank">Firenze Jazz Festival</a> e il suo cartellone aperto alla contaminazione tra generi.
[Immagine in apertura: Fabrizio Bosso with Blue Moka (di Roberto Cifarelli)]

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A 350 anni dalla morte, un libro rivela nuovi dettagli sui dipinti di Vermeer

Intitolato Closer to Vermeer: New Research on the Painter and His Art, il nuovo libro curato dal prestigioso <a href="https://arte.sky.it/foto/arte/lee-ufan-rijksmuseum-amsterdam" target="_blank">Rijksmuseum</a> raccoglie i risultati di un’approfondita indagine multidisciplinare dedicata a <a href="https://arte.sky.it/news/2025/frick-collection-new-york-johannes-vermeer-riapertura" target="_blank">Johannes Vermeer</a>. L’opera, edita in occasione del 350esimo anniversario della morte del pittore di Delft, si fonda sulle estese ricerche scientifiche condotte negli ultimi anni, in particolare in occasione della <a href="https://arte.sky.it/news/2025/vermeer-greatest-exhibition-programmi-tv-24-maggio" target="_blank">eccezionale mostra</a> dedicata all’artista dal museo di Amsterdam nel 2023.
Tra i dettagli inediti emersi grazie a questi studi, spiccano le modifiche apportate dal maestro olandese ad alcuni dei suoi capolavori più amati, tra cui la Stradina di Delft, l'Allegoria della Fede Cattolica e Diana e le Ninfe. Tali scoperte offrono una prospettiva del tutto originale sul complesso processo creativo di Vermeer, nonché sulla sua vita personale e sui rapporti con i mecenati che lo sostennero.
<h2>I SEGRETI DELLE OPERE DI VERMEER NEL NUOVO STUDIO DEL RIJKSMUSEUM</h2>
Il volume pubblicato dal museo olandese, in collaborazione con la casa editrice Hannibal, è il frutto di un articolato progetto di ricerca che ha coinvolto esperti di fama internazionale, restauratori e storici dell'arte. L’opera delinea nel suo complesso un quadro più completo della carriera di Johannes Vermeer, rivelando dettagli sorprendenti sull'evoluzione di alcuni dei suoi lavori più celebri.
Le nuove scoperte si concentrano in particolare sulla <a href="https://arte.sky.it/archivio/2016/01/scoperta-strada-delft-dipinto-vermeer" target="_blank">Stradina di Delft</a>, opera realizzata intorno al 1658. A emergere è un dato relativo alla composizione della scena ritratta: in particolare, la porta della casa era stata originariamente dipinta come chiusa. Inoltre, nella versione definitiva, la donna seduta sulla soglia è una figura speculare rispetto a quella che Vermeer aveva inizialmente posizionato all'ingresso del vicolo, a sinistra della dimora. Tali dettagli evidenziano il costante impegno dell’artista nel perfezionare i suoi dipinti: ben 30 delle 37 opere attribuite con certezza al pittore olandese hanno infatti subito piccole correzioni o radicali alterazioni nella composizione e nel significato.
<h2>LE TECNICHE E IL PERFEZIONISMO ARTISTICO DI VERMEER</h2>
Tra i principali risultati conseguiti dallo studio condotto in questi anni sul corpus di opere dell’artista, si segnalano poi i dati emersi in relazione alle numerose innovazioni tecniche adottate da Vermeer durante tutta la sua carriera, come il cambiamento dei pigmenti blu e verdi utilizzati. Dettagli come questi potrebbero presto spingere gli studiosi a riconsiderare l’intera cronologia dei suoi lavori.
La ricerca ha inoltre portato al ritrovamento di interessanti documenti d'archivio che gettano nuova luce sulla vita privata di Vermeer e sul suo rapporto con i committenti. In tale contesto, di particolare interesse risulta un atto firmato dal pittore che conferma il suo ruolo di rappresentante della famiglia dei suoceri, così come due nuovi documenti che indicano Maria de Knuijt come la sua principale mecenate.
[Immagine in apertura: Johannes Vermeer, View of Houses in Delft, Known as ‘The Little Street’, c. 1658–1659. Gift of H.W.A. Deterding, London]

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