Una grande mostra per l'apertura della "nuova" Fondation Cartier pour l’art contemporain

Mancano poco meno di sei mesi all’evento inaugurale che segnerà l’apertura della nuova sede della Fondation Cartier pour l'art contemporain, in <a href="https://arte.sky.it/news/2024/yann-kebbi-metropolitana-palais-royal-parigi" target="_blank">Place du Palais-Royal</a>, nel cuore di Parigi. L’edificio destinato ad accogliere la fondazione è un palazzo storico che un tempo ospitava i Grands Magasins du Louvre. La struttura originale è stata oggetto di un profondo intervento di restauro a cura del celebre architetto francese <a href="https://arte.sky.it/foto/arte/jean-nouvel-velasco-vitali-arte-sella-2024" target="_blank">Jean Nouvel</a>, che già trent'anni fa aveva seguito i lavori della <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/02/mostra-damien-hirst-parigi-fondation-cartier" target="_blank">precedente sede</a> su Boulevard Raspail.
L'apertura al pubblico è fissata per il 25 ottobre, giorno in cui inaugurerà la mostra Exposition Générale, ideata per celebrare la ricchezza e la varietà della collezione permanente della fondazione. L’esposizione presenterà i grandi capolavori raccolti in oltre quarant’anni dall’istituzione francese, a testimonianza della straordinaria opera di acquisizione dei migliori esempi internazionali di arte contemporanea. 
L’EVENTO ESPOSITIVO PER RACCONTARE I 40 ANNI DELLA FONDATION CARTIER
Il progetto di Nouvel per la nuova sede della Fondation Cartier prevede la trasformazione di un edificio in <a href="https://arte.sky.it/news/2024/parigi-citta-amore-programmi-tv-14-febbraio" target="_blank">stile Haussmann</a>, realizzato nell’ambito dei grandi interventi urbanistici che trasformarono Parigi intorno alla metà del XIX secolo storico. Dopo aver ospitato per anni l’iconico polo commerciale dei Grands Magasins du Louvre, il palazzo manterrà la sua facciata sulla piazza pedonale, caratterizzata dalle ampie vetrate che aprono lo spazio alla città. Gli interventi dell’architetto francese si caratterizzano all’interno per la loro modularità, con una struttura dinamica, composta da cinque piattaforme regolabili a diverse altezze. Tale mobilità dei futuri spazi espositivi è studiata per adattare la nuova sede a ogni tipologia di mostra, dalle arti visive alle performance.
Un esempio concreto in tal senso sarà offerto da Exposition Générale, la retrospettiva inaugurale che presenterà circa seicento opere raccolte dalla Fondation Cartier dal 1984 a oggi. Rievocando fin dal suo titolo le grandi esposizioni allestite in questo stesso luogo tra XIX e XX secolo, la mostra si propone di conservare e modernizzare lo spirito di quegli eventi storici, aprendo al pubblico i propri spazi per favorire lo scambio e l’incontro culturale. La rassegna, che sarà visitabile fino al mese di agosto 2026, approfondirà così i principi ispiratori della fondazione, come l’arte, l’architettura, le scienze e la tecnologia, attraverso un’ampia selezione di capolavori iconici.
PRESTO A VENEZIA UNA MOSTRA SUL PROGETTO A CURA DI JEAN NOUVEL
In attesa della futura inaugurazione nella capitale francese, un’esposizione in programma a Venezia nelle prossime settimane illustrerà al pubblico della <a href="https://arte.sky.it/news/2025/biennale-architettura-leone-oro-carriera-donna-haraway-italo-rota" target="_blank">Biennale Architettura 2025</a> il progetto della nuova sede. Allestita presso la <a href="https://arte.sky.it/news/2025/bando-arte-digitale-giorgio-cini-venezia" target="_blank">Fondazione Giorgio Cini</a> sull’Isola di San Giorgio Maggiore, la mostra The Fondation Cartier pour l’art contemporain by Jean Nouvel racconterà le innovative scelte dell’architetto francese anche attraverso un modello in sezione di grandi dimensioni.
Fedele ai concetti enunciati nel suo manifesto programmatico del 1980, Il futuro dell’architettura non è più architettonico, Nouvel ha dato vita a un progetto museografico pienamente contestuale e in linea con l’idea di spazio culturale aperto, dinamico e multidisciplinare che anima l’azione della stessa fondazione parigina. Oltre al modello, la mostra in programma dal 10 maggio al 14 settembre presenterà proiezioni, fotografie in scala 1:1, piante e prototipi per condurre il pubblico alla scoperta di un’esperienza architettonica che si preannuncia imperdibile.
[Immagine in apertura: the building that will house the Fondation Cartier pour l’art contemporain from 2025, Place du Palais-Royal, Paris. Interior architecture by Jean Nouvel. Photo © Luc Boegly]

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La monumentale opera di Juliana Lima Vasconcellos a Milano

Presto una nuova opera di arte pubblica di Ai Weiwei a New York

C’è grande attesa a New York per l’inaugurazione di Art X Freedom, il nuovo programma di arte pubblica al FDR Four Freedoms State Park su Roosevelt Island. La prima commissione è stata affidata all’artista cinese <a href="https://arte.sky.it/foto/arte/mostra-ai-weiwei-bologna" target="_blank">Ai Weiwei</a>, autore di un'installazione site specific intitolata Camouflage, che sarà presentata il prossimo 10 settembre.
L'opera, che resterà visitabile fino al 1° dicembre, occuperà una vasta area all’estremità meridionale dell’isola sull’East River che ospita il parco dedicato a <a href="https://arte.sky.it/news/2021/programmi-tv-13-luglio-icone-novecento-serie" target="_blank">Franklin Delano Roosevelt</a>, realizzato nel 2012 su progetto dell’architetto modernista <a href="https://arte.sky.it/news/2022/kimbell-art-museum-louis-kahn-anniversario" target="_blank">Louis Kahn</a>. Ideato come un’imponente struttura aperta, coperta da una rete mimetica, il santuario progettato dall’artista dialoga con gli spazi del memoriale e con il monumento al grande presidente statunitense, fautore dei principi di libertà e giustizia sociale.
L’INSTALLAZIONE DI AI WEIWEI NEL PARCO DI ROOSEVELT ISLAND
Attraverso questa nuova opera d’arte temporanea, Ai Weiwei torna a coinvolgere direttamente il pubblico, invitandolo a interrogarsi su temi di stringente attualità, come l’identità, la verità e l’impatto dei conflitti su scala globale. Passeggiando sotto la copertura offerta da un simbolo militare come il telo mimetico, i visitatori potranno prendere attivamente parte allo sviluppo continuo dell’installazione, legando al drappeggio i propri messaggi sui temi della libertà e della vulnerabilità. L’intera opera sarà simbolicamente sormontata da un proverbio ucraino sulla duplice natura dei conflitti: "Per alcune persone, la guerra è guerra, per altre, la guerra è la cara madre".
Oltre a inserirsi perfettamente nel percorso artistico di Ai Weiwei, l'installazione riflette appieno i principi ispiratori del nuovo programma di arte pubblica promosso dalla fondazione newyorkese Four Freedoms Park Conservancy. La data inaugurale cade inoltre in prossimità di due ricorrenze importanti: l'apertura dei lavori dell’80esima Assemblea Generale dell’ONU (che si terrà nel <a href="https://arte.sky.it/news/2023/onu-new-york-mostra-schiavitu" target="_blank">Palazzo di Vetro</a> a poca distanza dal parco), e gli 80 anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, avvenuta ufficialmente il 2 settembre 1945.
LIBERTÀ E GIUSTIZIA SOCIALE NELLA NUOVA INIZIATIVA DI ARTE PUBBLICA A NEW YORK
L'installazione Camouflage rappresenta la prima tappa di un programma artistico destinato a rinnovarsi con nuove commissioni. La giuria di Art X Freedom sarà infatti chiamata ogni anno a selezionare una proposta tra quelle sottoposte da un comitato incaricato di scrutinare i migliori progetti di public art sui temi di giustizia sociale e libertà.
Il parco della piccola isola fluviale che divide i quartieri newyorkesi di <a href="https://arte.sky.it/news/2024/new-york-hot-dog-scultura-times-square" target="_blank">Manhattan</a> e Queens si appresta dunque a diventare un punto di riferimento culturale della Grande Mela, grazie ai contributi di intellettuali e artisti contemporanei del calibro di Ai Weiwei. Un’iniziativa che nasce dall’esigenza di raccontare “l'urgente necessità di proteggere la libertà di tutti, inclusa la libertà di parola, di espressione e il diritto al dissenso: valori che sono il fondamento della democrazia e della giustizia”, come ha voluto sottolineare la co-direttrice di Art X Freedom, <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/06/jean-michel-basquiat-re-del-mercato-dellarte-dieci-milioni-di-dollari-per-un-suo-dipinto" target="_blank">Agnes Gund</a>.
[Immagine in apertura: Ai Weiwei, Camouflage, 2025. Rendering of installation looking Southwest. Image © Ai Weiwei]

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