Migrazioni, lotta e crisi climatica al Fotografica Festival di Bergamo

È tutto pronto nel cuore della Lombardia per la quinta edizione di Fotografica - Festival di fotografia Bergamo, che si svolgerà dall’11 ottobre al 9 novembre in Città Alta. Il titolo scelto di quest'anno è Coraggiosi si diventa, che evidenzia come il tema dell’intraprendenza costituisca il fulcro della narrazione che animerà la rassegna.
Promosso dall’Associazione Fotografica APS in collaborazione con il Comune di Bergamo, il festival si snoderà attraverso tredici mostre monografiche, allestite in due sedi espositive storiche di Bergamo Alta: il <a href="https://arte.sky.it/archivio/2015/06/bergamo-arte-riscopre-un-antico-monastero-mostra">Monastero del Carmine</a> e l'ex Ateneo di Scienze Lettere ed Arti. L’articolato racconto per immagini proposto nel corso del prossimo mese documenterà le diverse sfaccettature del coraggio nel mondo contemporaneo, una forza d’animo necessaria per fare fronte alle innumerevoli sfide personali e globali.
<h2>LE IMMAGINI DEL CORAGGIO AL CENTRO DEL FESTIVAL BERGAMASCO</h2>
Il programma del festival bergamasco si propone di mostrare al pubblico le diverse forme che il coraggio può assumere, come la resistenza in ambito sociale o il fare fronte alle emergenze globali. Un tema trasversale in tal senso è rappresentato dalla lotta delle donne per l’emancipazione e contro ogni forma di oppressione. In quest’ottica, spiccano le mostre di due fotografe come <a href="https://arte.sky.it/news/2021/festival-bergamo-periferia">Silvia Alessi</a> e Forough Alaei. La prima espone nella natia Bergamo il suo ultimo progetto, intitolato The Cut e dedicato al lavoro clandestino delle parrucchiere in Afghanistan; mentre la fotoreporter iraniana presenta When Women lead, un racconto per immagini dei cambiamenti sociali in atto nel Paese mediorientale da una prospettiva femminile.
Tra gli altri temi di grande interesse approfonditi nel corso di Fotografica 2025 non mancheranno le narrazioni visive dedicate ai fenomeni migratori e alle sfide connesse al cambiamento climatico. Così, mentre il cuneese Nicolò Filippo Rosso ripercorre le rotte dei migranti in America Latina con il suo progetto intitolato <a href="https://arte.sky.it/foto/altro/fotografia-vincitori-international-photography-awards">Exodus</a>, la mostra Cronache d’acqua di <a href="https://arte.sky.it/news/2025/vincitori-world-press-photo-contest-2025">Roselena Ramistella</a> offre una vivida testimonianza della lotta per la sopravvivenza degli agricoltori siciliani ciclicamente minacciati dalla siccità.
<h2>I PROTAGONISTI DELLA QUINTA EDIZIONE DI “FOTOGRAFICA”</h2>
L’ampio spettro tematico della rassegna non tralascerà poi altre manifestazioni di coraggio, incluse quelle legate all’affermazione della propria identità di genere e sessualità. È il caso dell’esposizione Fleeing Uganda, che raccoglie gli scatti del sudafricano <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/02/le-piu-spettacolari-foto-naturalistiche-del-2017-al-forte-di-bard">Brent Stirton</a> che documentano le difficili condizioni degli omosessuali nel Paese dell’Africa centrale. Tra gli altri progetti presentati in questa quinta edizione di Fotografica, si segnalano anche altre due monografiche che approfondiscono con sguardo partecipe il dramma dei migranti: si tratta della mostra NoWay! di <a href="https://arte.sky.it/news/2021/mostra-milano-fabrizio-spucches-pandemia-scalo-lambrate">Fabrizio Spucches</a> e For Humanity di Francesco Roncoli.
L'edizione 2025 del festival è infine caratterizzata dal debutto di Fotografica Next, una open call internazionale rivolta agli artisti under 30. Nell’ambito di tale iniziativa, sono stati assegnati due riconoscimenti, dedicati alla fotografia tradizionale e a quella che integra il supporto dell’<a href="https://arte.sky.it/news/2025/open-call-fotografia-intelligenza-artificiale">intelligenza artificiale generativa</a>. I progetti vincitori saranno protagonisti di uno speciale evento espositivo, pensato per arricchire da una nuova prospettiva le molteplici riflessioni sul coraggio al centro della rassegna.
[Immagine in apertura: NoWay!, Fabrizio Spucches]

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È l'ungherese László Krasznahorkai il premio Nobel per la Letteratura 2025 

Il romanziere ungherese <a href="https://arte.sky.it/archivio/2017/06/grandi-nomi-in-arrivo-a-firenze-per-il-festival-degli-scrittori" target="_blank">László Krasznahorkai</a> ha vinto il premio Nobel per la Letteratura 2025. Il <a href="https://arte.sky.it/news/2023/jon-fosse-nobel-letteratura-2023" target="_blank">prestigioso riconoscimento</a> è stato conferito quest’oggi, 9 ottobre, dall’Accademia di Svezia all’autore magiaro “per la sua opera avvincente e visionaria che, nel mezzo del terrore apocalittico, riafferma il potere dell'arte”. Con l’assegnazione della massima onorificenza in campo letterario, Krasznahorkai succede alla scrittrice sudcoreana <a href="https://arte.sky.it/news/2024/han-kang-premio-nobel-letteratura-2024" target="_blank">Han Kang</a>, vincitrice del Nobel un anno fa. 
<h2>CHI È LÁSZLÓ KRASZNAHORKAI, PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA 2025</h2>
Nato a Gyula, piccolo centro dell’Ungheria meridionale, il 5 gennaio 1954, László Krasznahorkai è considerato il più importante scrittore magiaro vivente. Il suo esordio letterario risale al 1985, con il romanzo apocalittico Satantango, edito in Italia da <a href="https://arte.sky.it/news/2022/libro-disegni-tolkien" target="_blank">Bompiani</a>. Da quest’opera e da altri suoi capolavori, tra cui Melancolia della resistenza, il regista e conterraneo Béla Tarr ha tratto diverse opere cinematografiche di grande successo, a cui lo stesso Krasznahorkai ha collaborato in qualità di sceneggiatore.
Amato dal pubblico e dalla critica per il suo stile decadente e la sua capacità di ritrarre un’umanità sull’orlo della rovina, il romanziere è apprezzato da anni come un “maestro dell’apocalisse", secondo la definizione coniata dalla scrittrice statunitense Susan Sontag. Già vincitore dell’importante <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/07/salman-rushdie-e-margaret-atwood-tra-i-finalisti-del-man-booker-prize-2019" target="_blank">Man Booker International Prize</a> nel 2015, László Krasznahorkai è il secondo scrittore ungherese ad aggiudicarsi il premio Nobel per la Letteratura dopo Imre Kertész, che lo ha ottenuto nel 2002.
<h2>LA STORIA DEL PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA</h2>
Istituito su volontà del chimico e inventore svedese Alfred Nobel 1895 insieme alle onorificenze per i massimi esponenti nei campi della medicina, della chimica, della fisica e della pace, il premio Nobel per la Letteratura è considerato il massimo riconoscimento esistente in ambito letterario. Da oltre 120 anni viene assegnato a cadenza annuale dall’Accademia di Svezia all’autore o autrice che “abbia prodotto il lavoro di tendenza idealistica più notevole”, come espressamente previsto dallo stesso Nobel nel suo testamento.
Con l’assegnazione a Krasznahorkai di quest’anno, il premio è stato conferito 117 volte a 122 persone, di cui 18 donne. Sono stati ben sei gli autori italiani che hanno ricevuto l’ambita medaglia d’oro: da Giosuè Carducci nel 1906 (settimo autore premiato nella storia del Nobel) a <a href="https://arte.sky.it/news/2025/dario-fo-programma-centenario-umbria" target="_blank">Dario Fo</a> nel 1997, passando per giganti della letteratura italiana come <a href="https://arte.sky.it/news/2020/programmi-tv-17-luglio-grazia-deledda" target="_blank">Grazia Deledda</a>, <a href="https://arte.sky.it/news/2025/luigi-pirandello-trilogia-visionario-michele-placido" target="_blank">Luigi Pirandello</a>, <a href="https://arte.sky.it/news/2021/casa-salvatore-quasimodo-modica-museo" target="_blank">Salvatore Quasimodo</a> ed <a href="https://arte.sky.it/news/2025/eugenio-montale-mostra-fotografica-genova" target="_blank">Eugenio Montale</a>. Nel corso degli anni, il premio Nobel per la Letteratura ha finito spesso per assumere una decisa connotazione politica, rendendo omaggio a scrittori dissidenti e perseguitati, come <a href="https://arte.sky.it/news/2021/programmi-tv-22-maggio-dottor-zivago" target="_blank">Boris Pasternak</a> e Aleksandr Solženicyn.
[Immagine in apertura: László Krasznahorkai. Ill. Niklas Elmehed © Nobel Prize Outreach]

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