Le molteplici espressioni artistiche di un pittore geniale sono le protagoniste della monografia intitolata Goya. Storia, vita e opere di un artista totale (nell'immagine in apertura un dettaglio della copertina), pubblicata negli scorsi mesi da <a href="https://arte.sky.it/news/2025/forever-ago-libro-musica-pierluigi-lucadei" target="_blank">Galaad Edizioni</a>. Autore del saggio è <a href="https://arte.sky.it/news/2023/elsa-schiaparelli-programmi-tv-28-febbraio" target="_blank">Marco Di Capua</a>, storico dell’arte, docente e curatore della GAN – Galleria dell’Accademia di Napoli, che nel suo volume presenta <a href="https://arte.sky.it/news/2025/libro-taschen-goya" target="_blank">Francisco José de Goya y Lucientes</a> come un artista senza tempo, esplorandone la biografia e l’incredibile carriera creativa.
Pittore di camera alla corte dei sovrani spagnoli tra il XVIII e il XIX secolo, l’artista aragonese ha firmato nel corso della sua vita alcuni dei più grandi capolavori dell’arte moderna, come La Maja desnuda, Il 3 maggio 1808 e <a href="https://arte.sky.it/news/2025/ombra-goya-programmi-tv-20-marzo" target="_blank">Saturno che divora i suoi figli</a>. Il ruolo istituzionale coperto per oltre trent'anni non impedì a Goya di creare opere di incredibile intensità emotiva, arrivando a dedicare molte delle sue tele a temi come la crudeltà dell’uomo e l’insensatezza della guerra.
<h2>LA NUOVA MONOGRAFIA DEDICATA A UN MAESTRO DELL’ARTE MODERNA</h2>
Ripercorrendo le tappe essenziali della biografia di Goya, l’autore del saggio concentra le proprie attenzioni su una delle caratteristiche distintive della sua arte: la capacità di scandagliare l’animo umano fino a conoscere – e rappresentare nelle sue opere – gli abissi della ragione. Nei sette capitoli in cui è suddivisa la monografia, Di Capua ricorre a uno stile dettagliato e coinvolgente per descrivere la vita di un artista che ha preso parte in prima persona al vibrante contesto politico spagnolo dell’epoca.
La capacità di Goya di creare opere che tanto colpiscono l'osservatore contemporaneo, pur partendo da personaggi ed eventi del suo tempo, lo rendono un artista universale. Tale profondità è ben rappresentata da cicli iconici, come le <a href="https://arte.sky.it/news/2022/mostra-goya-grosz-parma" target="_blank">celebri incisioni</a> dei Capricci e dei Disastri della guerra, che raffigurano su tela l’essenza più spaventosa della follia umana. Questo stesso approccio porterà il pittore iberico a realizzare in tarda età la serie delle <a href="https://arte.sky.it/news/2021/mostra-goya-fondazione-beyeler-basilea" target="_blank">Pitture nere</a>, in cui viene proposta una visione cupa e spettrale del destino dell’umanità.
<h2>L’EREDITÀ ARTISTICA DI FRANCISCO GOYA</h2>
Il nuovo volume dedicato alla vita e all’arte di Goya descrive in modo particolareggiato la Spagna di inizio Ottocento, la cui struttura sociale è stata rappresentata dall’artista aragonese in tutta la sua contraddittorietà. Benché animato da un crudo disincanto, Francisco Goya è stato realmente un “artista totale”, come evidenziato da Di Capua nel titolo della monografia. La grande varietà di soggetti ritratti nel corso della sua lunga carriera creativa testimonia infatti come il pittore non abbia mai perso fiducia nell’esercizio della ragione.
Lasciando coesistere nelle sue tele la passione e l’angoscia, l’amore e la ragione, Goya ha saputo raffigurare tutta la violenza e l’orrore della vita, ma anche la tenerezza e l’erotismo. Nelle pagine conclusive, l’autore del saggio prende quindi in esame La lattaia di Bordeaux, una delle ultime opere del pittore spagnolo. Nel ritratto di una semplice contadina, conosciuta durante l’esilio in Francia che Goya si impose prima di morire, l’artista ormai ultra-ottantenne offre all’osservatore un ultimo barlume di speranza nel futuro.

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Paladino, Gastel e Kentridge nel programma della Grande Brera a Milano

Giovanni Agostino da Lodi, <a href="https://arte.sky.it/news/2025/mostra-mimmo-paladino-perugia-spoleto">Mimmo Paladino</a>, Giovanni Gastel e <a href="https://arte.sky.it/news/2025/william-kentridge-spoleto">William Kentridge</a> sono solo alcuni dei protagonisti della prossima stagione espositiva della <a href="https://arte.sky.it/news/2024/palazzo-citterio-milano-grande-brera-mario-cucinella">Grande Brera</a> a Milano. L’istituzione culturale ha annunciato nei giorni scorsi il calendario di mostre in programma nei prossimi mesi, con iniziative “pensate per soddisfare le curiosità di un pubblico il più possibile eterogeneo”, come sottolineato dal Direttore Generale, Angelo Crespi.
Il palinsesto di eventi è concepito per creare nel cuore di Milano un “hub culturale” che coinvolga le diverse sedi dell’istituzione: la <a href="https://arte.sky.it/news/2025/linus-60-anni-mostra-pinacoteca-brera-milanesiana">Pinacoteca di Brera</a>, <a href="https://arte.sky.it/news/2025/arlesiana-van-gogh-mostra-milano-palazzo-citterio">Palazzo Citterio</a> e la Biblioteca Nazionale Braidense. Nell’arco dei prossimi nove mesi, verranno approfonditi temi che attraversano idealmente la storia dell’arte, dal Rinascimento ai linguaggi del digitale, dando vita a un avvincente dialogo multidisciplinare.
<h2>LE MOSTRE DELLA GRANDE BRERA, DAL RINASCIMENTO ALL’ARTE DIGITALE</h2>
L’articolato programma espositivo del complesso milanese punta a coprire una grande varietà di tecniche e discipline. All’esplorazione dell’arte rinascimentale è dedicata la mostra che si terrà presso la Pinacoteca di Brera dal 14 maggio al 30 agosto 2026. Si tratta della prima retrospettiva dedicata a <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/09/leonardo-mostra-milano-grafica">Giovanni Agostino da Lodi</a>, artista lombardo attivo tra XV e XVI secolo, il cui percorso creativo sarà indagato anche attraverso il raffronto con le opere di maestri come <a href="https://arte.sky.it/mostre-eventi/arte/giovanni-bellini-compianto-cristo-morto-museo-diocesano-milano">Giovanni Bellini</a>, <a href="https://arte.sky.it/archivio/2017/10/mostra-giorgione-tessuti-castelfranco-veneto">Giorgione</a> e <a href="https://arte.sky.it/news/2025/leonardo-da-vinci-libro-untraceable-life">Leonardo da Vinci</a>, attivi a quel tempo tra Lombardia e Veneto.
Parallelamente, Palazzo Citterio punta a confermare la propria natura di centro dedicato alle arti dell’ultimo secolo, inaugurando il proprio cartellone di eventi con un’esposizione su <a href="https://arte.sky.it/news/2023/bice-lazzari-programmi-tv-12-maggio">Bice Lazzari</a>. La monografica, in programma dal 16 ottobre al 7 gennaio, raccoglierà oltre cento opere realizzate dall’artista veneziana nel corso del Novecento per ripercorrere la sua evoluzione dal minimalismo all’arte applicata. Il 30 ottobre, nella stessa sede di via Brera, sarà inoltre inaugurata l’installazione Nobu at Elba Redux, imponente opera di <a href="https://arte.sky.it/archivio/2017/02/la-capitale-della-cultura-pistoia-ospita-giovanni-frangi">Giovanni Frangi</a> che resterà visibile fino al 18 gennaio all’interno della Sala Sterling.
<h2>I “DORMIENTI” DI MIMMO PALADINO ARRIVANO A PALAZZO CITTERIO</h2>
Il primo degli appuntamenti del 2026 a Palazo Citterio sarà la retrospettiva dedicata a <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/03/morte-giovanni-gastel-fotografia">Giovanni Gastel</a>, in cartellone dal 30 gennaio al 26 luglio. Sarà l'occasione per ripercorrere l’intera carriera del fotografo milanese, dagli esordi nel campo della moda agli originali ritratti realizzati negli anni Duemila. Il focus sul contemporaneo sarà inoltre arricchito dall’allestimento di un’importante opera di William Kentridge. Inserita nel contesto della mostra diffusa Metafisica & Metafisiche, in programma a Milano nei primi mesi del prossimo anno, l’installazione dell’artista sudafricano renderà omaggio a <a href="https://arte.sky.it/news/2025/giorgio-morandi-mostra-varsavia-zacheta">Giorgio Morandi</a>.
L’ultimo capitolo espositivo in programma a Palazzo Citterio vedrà come protagonista Mimmo Paladino, che riporta a Milano una delle sue installazioni più celebri: la serie dei Dormienti, protagonista tra maggio e luglio 2026 in Sala Sterling nella sua versione integrale, composta da ben trenta elementi. Non mancheranno infine le esposizioni temporanee dedicate ai linguaggi digitali, con artisti come <a href="https://arte.sky.it/news/2024/quayola-videomapping-casa-batllo">Quayola</a>, Alice Zanin e Debora Hirsch che nel corso dei prossimi mesi occuperanno gli spazi della sede espositiva di via Brera per presentare opere in cui si fondono tecnologia, ricerca artistica e attenzione al tema della biodiversità.
Il programma si completa con gli eventi espositivi alla <a href="https://arte.sky.it/archivio/2017/03/i-libri-dartista-di-alina-kalczynska">Biblioteca Nazionale Braidense</a>. Dalla creatività dei gioielli non preziosi della collezione di <a href="https://arte.sky.it/archivio/2016/04/i-gioielli-di-patrizia-sandretto-re-rebaudengo-in-mostra">Patrizia Sandretto Re Rebaudengo</a> (esposti dal 10 ottobre al 5 novembre), alle retrospettive che celebreranno tre maestri della letteratura del Novecento come <a href="https://arte.sky.it/foto/altro/roma-mostra-pasolini-rhinoceros-gallery">Pier Paolo Pasolini</a>, Yukio Mishima e <a href="https://arte.sky.it/news/2022/mostra-umberto-eco-biblioteca-braidense-milano">Umberto Eco</a>, gli appuntamenti culturali dei prossimi mesi a Milano confermano l’importanza della Grande Brera come punto di riferimento internazionale per la cultura e l’arte.
[Immagine in apertura: Mimmo Paladino, Dormienti, 1998. Installazione alla Roundhouse di Londra, 1999. Foto Peppe Avallone - Milano, Palazzo Citterio, maggio – luglio 2026]

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