A Venezia Università Ca’ Foscari celebra Giacomo Casanova

Il 2 aprile 1725 nasceva a Venezia <a href="https://arte.sky.it/news/2025/museo-giacomo-casanova-venezia" target="_blank">Giacomo Casanova</a>, passato alla storia per le sue gesta come avventuriero, scrittore e intellettuale. Nel tricentenario della sua nascita, l'<a href="https://arte.sky.it/news/2024/call-ca-foscari-venezia-patrimonio-culturale" target="_blank">Università Ca' Foscari</a> lo ricorda con l’apertura, prevista per il prossimo 8 maggio, di un cartellone ricco di eventi, esposizioni e pubblicazioni a lui dedicate. 
Il primo appuntamento in programma è la presentazione del volume Giacomo Casanova. Il mito di avventuriero di Antonio Trampus, che sarà ospitata nella suggestiva cornice della Biblioteca Nazionale Marciana, in <a href="https://arte.sky.it/news/2024/murano-illumina-mondo-venezia-2024" target="_blank">Piazza San Marco</a> (nonché trasmessa in diretta YouTube). Attraverso il dettagliato resoconto delle vicende storiche e la ricostruzione della multiforme personalità dell’intellettuale settecentesco, il libro rappresenta una perfetta introduzione al ricco palinsesto di eventi organizzati dall’ateneo veneziano e dedicati ai diversi aspetti di una figura tanto poliedrica come quella di Casanova.
<h2>MOSTRE E PUBBLICAZIONI PER I 300 ANNI DALLA NASCITA DI CASANOVA</h2>
Tra le iniziative più attese del programma di celebrazioni, spiccano indubbiamente due importanti mostre che pongono rispettivamente l’accento sulla <a href="https://arte.sky.it/news/2020/fumetto-casanova-ernesto-anderle" target="_blank">storia dell’avventuriero</a> e sul suo lascito letterario. La prima esposizione, intitolata Casanova in viaggio, inaugurerà il 30 maggio al Museo della Civiltà Istriana, Fiumana e Dalmata di Trieste. Visitabile fino al 30 settembre, la retrospettiva organizzata dall'Università Ca' Foscari rappresenterà il principale evento espositivo allestito in Italia per il tricentenario. La mostra intende portare all’attenzione del pubblico cimeli e testimonianze inedite che documentano le esplorazioni condotte da Casanova, nonché la fortuna del suo mito nel corso dei secoli successivi, quando è divenuto protagonista di numerose storie adattate per il cinema, il teatro e la letteratura. 
Pochi giorni dopo, il 3 giugno, si aprirà invece a Venezia la seconda mostra, intitolata Traduttori, traduttrici e adattamenti di Giacomo Casanova. Allestita negli spazi della Biblioteca di Area Linguistica di Ca' Foscari Zattere, l’esposizione presenterà fino al 20 luglio una serie di libri, documenti e testimonianze fotografiche sull’intenso lavoro di conservazione letteraria condotto da traduttori e adattatori de l’Histoire de ma vie, la celebre autobiografia postuma dell’intellettuale veneziano. A sottolineare la straordinaria attualità della figura di Casanova anche nei mass media contemporanei, in occasione dell'inaugurazione della retrospettiva è prevista la presentazione del fumetto L'ultimo Casanova. Le (dis)avventure di Giacomo Venier, scritto da Marco Corazza e illustrato da Rosario Santamaria.
<h2>IL PROGRAMMA DELL'UNIVERSITÀ DI VENEZIA PER IL TRICENTENARIO DELL’AVVENTURIERO</h2>
Accanto alle iniziative espositive, ci sarà spazio per l’esperienza didattica proposta dall’Escape Room Casanova, che aprirà al pubblico il 22 maggio alla Palazzina Briati. Si tratta di un progetto che unisce storia, cultura e apprendimento ludico per ricreare la fuga dell’avventuriero veneziano dal carcere dei Piombi, stimolando i giovani partecipanti a trovare la soluzione attraverso l'uso di quattro lingue europee e lo studio della storia di Casanova. All’interno di un programma tanto ricco di eventi, non mancherà infine un appuntamento di rilievo come il convegno internazionale Casanova in Time che si terrà dal 4 al 7 giugno tra l'Isola di San Giorgio e Ca' Foscari.
I numerosi eventi, incontri e progetti espositivi in programma nei prossimi mesi offriranno dunque l’opportunità di conoscere più da vicino il retaggio di una figura tanto sfaccettata quanto controversa, evidenziando l'impatto storico e culturale di Giacomo Casanova.
[Immagine in apertura: Venezia. Foto di Kit Suman su Unsplash]

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A Milano l'inedito confronto tra Jago e Caravaggio

Inaugura oggi, 8 maggio, a Milano l’esposizione intitolata Natura Morta, che raffronta due opere d’arte realizzate a distanza di oltre quattro secoli: la celebre Canestra di frutta di <a href="https://arte.sky.it/news/2025/caravaggio-maddalena-estasi-mostra-nuova-delhi-india" target="_blank">Caravaggio</a> e la Natura morta scolpita da <a href="https://arte.sky.it/news/2024/jago-documentario-cinema" target="_blank">Jago</a>. Allestita nella <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/12/speciale-leonardo-da-vinci-alla-veneranda-biblioteca-ambrosiana-di-milano" target="_blank">Veneranda Biblioteca Ambrosiana</a> e curata dalla critica e storica dell’arte <a href="https://arte.sky.it/news/2022/mostra-jago-palazzo-bonaparte-roma" target="_blank">Maria Teresa Benedetti</a>, la mostra si inserisce nel programma espositivo dell’istituzione milanese dedicato all'arte contemporanea.
Il dialogo artistico tra i due lavori in esposizione insiste su un concetto comune: quello della fragilità dell’esistenza. Partendo dal capolavoro di Michelangelo Merisi, che raffigura il tema della caducità dandole la forma di una cesta di frutta matura, lo scultore di Frosinone aggiorna questa riflessione e la proietta nel mondo contemporaneo. Il canestro scolpito da Jago si riempie così di armi da fuoco, simbolo immediato di morte.
LA “CANESTRA DI FRUTTA” DI CARAVAGGIO REINTERPRETATA DA JAGO
L’allestimento della mostra milanese pone l’osservatore al centro di un cortocircuito visivo e concettuale ispirato da due opere distanti nel tempo, eppure unite in un’indagine comune sul senso dell’esistenza. In tale prospettiva, tutto ciò che in Caravaggio è naturale e spontaneo, come il decadimento di un simbolo della vitalità come la frutta, nell’opera di Jago si lega alla violenza prodotta dall'uomo. Le pistole e i fucili sono scolpiti in marmo, una pietra che rimanda alla tradizione della scultura classica, utilizzato però per raccontare la violenza di oggi, i cui “frutti” sono raccolti in una nuova “canestra”.
Ad emergere dal confronto è anche la trasformazione di un genere iconico dell’arte moderna e contemporanea, quello della <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/11/mostra-treviso-natura-morta" target="_blank">natura morta</a>. In questo ambito, la <a href="https://arte.sky.it/mostre-eventi/arte/canestra-caravaggio-palazzo-mazzetti-asti" target="_blank">Canestra di frutta</a> di Merisi rappresenta uno dei primi e più alti esempi nella storia dell’arte, mentre l'opera dello scultore contemporaneo stravolge i canoni del genere per raccontare un’epoca diversa. Al tempo stesso, i toni caldi del dipinto caravaggesco si sono trasformati nel candore assoluto del marmo di Jago, in un dialogo aperto tra pittura seicentesca e scultura contemporanea.
IN SCENA A MILANO UN DIALOGO ARTISTICO SUL TEMA DELLA CADUCITÀ DELLA VITA
In un contesto espositivo di grande valore storico come quello della Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano, il confronto tra il capolavoro di Caravaggio e la Natura morta di Jago rappresenta “un ulteriore incontro fra passato e presente e che rinnova il linguaggio dell’arte, stimolando una critica intensa e attuale”, come ricorda il direttore della Pinacoteca milanese, Monsignor Alberto Rocca.
La mostra, organizzata in collaborazione con Arthemisia, sarà visitabile fino al prossimo 4 novembre, per offrire al pubblico contemporaneo un’importante occasione di riflessione sui punti di contatto e le discontinuità delle opere d’arte esposte.
[Immagine in apertura: Michelangelo Merisi detto Caravaggio, Canestra di frutta, 1597-1600. Olio su tela, cm 47x61. Veneranda Biblioteca Ambrosiana, Pinacoteca – Milano ©Veneranda Biblioteca Ambrosiana / Mondadori Portfolio]

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