L'arte di Giorgio Morandi conquista la Polonia

Ha inaugurato a metà luglio nel centro di Varsavia la retrospettiva intitolata Giorgio Morandi, prima esposizione museale dedicata al pittore bolognese in Polonia. Curata dal direttore del Museo Morandi di Bologna, <a href="https://arte.sky.it/news/2025/mostra-illustrazioni-gianluca-costantini-bologna" target="_blank">Lorenzo Balbi</a>, la monografica sarà visitabile fino al prossimo 5 ottobre negli spazi della Zachęta – Narodowa Galeria Sztuki, la galleria nazionale d’arte della capitale polacca.
Il cuore dell’esposizione offre una visione integrale della carriera artistica di <a href="https://arte.sky.it/news/2023/fumetto-giorgio-morandi" target="_blank">Giorgio Morandi</a>, a partire dall’adesione ai principi della rivista Valori Plastici, vicini alle avanguardie europee di inizio Novecento. Il percorso espositivo accompagna quindi i visitatori alla scoperta dell’evoluzione artistica del pittore bolognese, presentando tanto le opere astratte realizzate durante la Seconda Guerra Mondiale, quanto le sue celeberrime <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/03/focus-sulle-nature-morte-di-giorgio-morandi-al-museo-novecento-di-firenze" target="_blank">nature morte</a> e i paesaggi dipinti negli ultimi anni.
<h2>LA PRIMA RETROSPETTIVA SU MORANDI IN POLONIA</h2>
L'esposizione attualmente in corso a <a href="https://arte.sky.it/news/2025/mostra-ceramica-italiana-varsavia" target="_blank">Varsavia</a> ripercorre le diverse fasi della produzione creativa di Morandi, sempre contrassegnate da un linguaggio compositivo misurato e raffinato. Tra i capolavori in mostra spiccano tre opere che offrono una prospettiva esemplare sull’evoluzione espressiva dell’artista. La prima è Natura morta su tavolo, opera del 1920 fortemente ispirata dai volumi della scultura classica. Nella successiva Natura morta con conchiglie, dipinta da Morandi nel 1940, è invece possibile notare una virata decisa verso l’astrattismo simbolico. Tale raffronto ideale è chiuso dalla Natura morta del 1956, in cui Morandi ricorre a quel linguaggio minimalista ed equilibrato che caratterizzerà le opere della maturità.
Attraverso sottili variazioni di tono e il rigore assoluto nella composizione, l’artista bolognese riusciva a trasformare vedute, paesaggi e oggetti della vita quotidiana, donando loro una nuova forma e un nuovo significato. Accanto ai suoi celebri dipinti, la mostra raccoglie poi numerose incisioni, tra cui la celebre Pane e limone. Oltre a restituire una panoramica completa della produzione dell’artista, questi lavori offrono una preziosa testimonianza della grande sensibilità e maestria tecnica di Giorgio Morandi.
<h2>IN MOSTRA A VARSAVIA NATURE MORTE E VEDUTE DEL MAESTRO BOLOGNESE</h2>
Figura centrale dell’arte italiana ed europea del XX secolo, Giorgio Morandi trascorse quasi tutta la sua vita a Bologna, dipingendo e lavorando per oltre trent’anni come professore di tecniche dell’incisione all'Accademia di Belle Arti di Bologna. Pur restando sempre fedele a uno stile di vita semplice e riservato, l’artista bolognese partecipò con le sue opere a numerose mostre in tutto il mondo, ottenendo riconoscimenti internazionali prestigiosi, tra cui il Premio per la Pittura alla <a href="https://arte.sky.it/news/2020/mostra-biennale-venezia" target="_blank">Biennale di Venezia</a> del 1948.
Organizzata in collaborazione con il <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/12/bologna-palazzina-magnani-museo-morandi" target="_blank">Museo Morandi</a> e con la partnership dell’Istituto Italiano di Cultura di Varsavia, la mostra alla Zachęta ha ricevuto il patrocinio onorario dell'Ambasciata d'Italia in Polonia. Un riconoscimento che conferma l’importanza culturale di questa esposizione, il cui obiettivo è avvicinare e far conoscere anche al pubblico dell’Europa orientale la grande rilevanza e l’attualità di un maestro dell’arte del Novecento.
[Immagine in apertura: exhibition Giorgio Morandi, Zachęta – National Gallery of Art, 18.07- 05.10.2025, from left: Giorgio Morandi: Still Life, 1941, Large Circular Still Life with Bottle and Three Objects, 1946, photo by Daniel Rumiancew / Zachęta archive, CC BY-SA]

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A Roma si cercano artisti per il nuovo progetto di Mario Cucinella Architect

Nel cuore della Capitale, a due passi dalla maestosa San Pietro, sta per prendere vita un intervento destinato a ridefinire il volto di un’intera porzione di città. Il nuovo edificio polifunzionale in via del Crocifisso, firmato dallo studio <a href="https://arte.sky.it/foto/architettura/filla-padiglione-bologna-mario-cucinella-architects" target="_blank">MCA - Mario Cucinella Architects</a> e promosso da Techbau, è una dichiarazione d’intenti: sostenibilità, innovazione e cultura si intrecciano in un ecosistema urbano concepito per restituire qualità alla vita quotidiana, ai suoi ritmi e alle sue necessità. Un centro vivo e permeabile, pensato per ospitare uno studentato da quattrocento camere, spazi commerciali, una palestra e un centro congressi. E a rendere il tutto ancora più significativo è la collaborazione con la <a href="https://arte.sky.it/mostre-eventi/arte/yoktunuz-turchia-galleria-nazionale-arte-moderna-roma" target="_blank">Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea</a> per la realizzazione di un'opera collettiva nella corte interna dell’edificio.
<h2>UN NUOVO PROGETTO DI MARIO CUCINELLA ARCHITECTS A ROMA</h2>
Gli artisti emergenti sono chiamati a raccolta dal <a href="https://gnamc.cultura.gov.it/evento/connessioni-urbane/" target="_blank">bando</a> Connessioni Urbane, con la sfida di progettare un’opera per un’enorme parete di 145 metri per 10 d’altezza, che separa il nuovo edificio dalla stazione ferroviaria di Roma San Pietro. Un muro che da "barriera" si trasformerà in superficie narrativa, grazie a un concorso pubblico rivolto ad artisti italiani tra i 18 e i 35 anni. L’intervento artistico dovrà dialogare con l’identità stratificata del luogo: la solennità della Basilica, la frenesia dei pendolari, l’energia degli studenti. Tra i temi proposti: la connessione tra passato e futuro, il movimento, la sostenibilità e la dimensione collettiva dello spazio. Così, l’arte sarà parte integrante del paesaggio urbano, con opere visibili, accessibili e capaci di emozionare chi vive, lavora o semplicemente attraversa la zona. 
<h2>COME PARTECIPARE AL BANDO PER ARTISTI</h2>
Il concorso è aperto fino al prossimo 9 dicembre: possono partecipare gratuitamente artisti italiani (singoli o in collettivo) dai 18 ai 35 anni, inviando un concept progettuale per uno o più interventi su porzioni del muro (di minimo 50 metri quadrati), con bozzetti, descrizioni tecniche e documentazione amministrativa. Le opere – realizzate con i materiali forniti da Techbau – potranno essere murales, sculture o installazioni integrate con elementi vegetali e tecniche eco-compatibili. I progetti saranno selezionati in modalità anonima. 
[Immagine in apertura: MCA - Mario Cucinella Architects, Vista della nuova piazza del Crocefisso.]

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